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‘ Il bello del calcio ’
Per Mazzarri è giusto che la gente apprezzi la squadra per come si comporta

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13 Novembre 2010 -- Nell’odierna intervista, il tecnico azzurro dice di essere contento per l’euforia creatosi tra i tifosi dopo i recenti risultati ottenuti: “Ci fa piacere di aver creato questo grande entusiasmo. Questo è il bello del calcio, la gente deve poter sognare, apprezzare la loro squadra da come si comporta. Sento da più parti che alla gente piace il modo con cui il Napoli affronta le gare. Piace perché gioca palla a terra e fuori casa riesce ad imporre il proprio gioco. Per noi l'unico problema era gestire l'Europa League, mi aspettavo qualche difficoltà in più in campionato invece non è successo. E' merito della crescita veloce dei nuovi acquisti, che sono migliorati in maniera vertiginosa. Il turnover l'ha dimostrato. Poi era difficile prevedere il nostro terzo posto, quindi stiamo crescendo tanto. Questo è motivo di soddisfazione, ma noi addetti ai lavori dobbiamo isolarci da questo. Per noi è importante come si lavora tutti i giorni, come si migliora, come si cresce. Abbiamo fatto una serie di risultati importanti, bisogna continuare a fare come è stato fatto fino ad ora. Interpretando le partite al meglio, correggendo gli errori fatti nella partita precedente”.

Mazzarri ha poi analizzato l’andamento del campionato: “L’organizzazione tattica delle squadre attuali e l’attenzione sulla preparazione atletica, hanno portato negli ultimi tempi il campionato italiano ad essere molto equilibrato. E’ diventato un bel campionato; dove le più piccole, quelle che sulla carta sono con meno valori tecnici, se riescono a far coincidere la tattica con la preparazione fisica, possono fare risultato anche con una squadra più in alto in classifica. Le squadre che hanno meno valori tecnici se adottano dei provvedimenti tali da esprimere il loro gioco, possono fare risultato. L’unica cosa che noto, da qualche partita, si è incominciato a delineare più spazio tra le prime cinque o sei in classifica e le altre, si è creato una specie di solco. Mentre fino a poco tempo fa, c’era uno stacco di due, tre punti”.

“Nel calcio moderno – ha continuato il tecnico - non si può prescindere dal far coincidere i risultati sportivi con i bilanci societari. Questo impone a tutte le società di fare il passo quando è lunga la gamba. Rimanendo nel ‘range ’di questo ragionamento, bisogna lavorare sempre di più sul campo, per ottenere risultati sportivi. Bisogna essere bravi nel valorizzare i giocatori e farli rendere molto. Una squadra è composta da giocatori che hanno più talento e da giocatori che ne hanno meno, ma che sono altrettanto utili. E’ l’assieme della squadra che vince o perde le partite. Per esempio, Lavezzi può esprimere il proprio talento proprio perché se perde la palla, c’è una squadra pronta a recuperarla. Quindi è sempre un discorso del collettivo e secondo me il Napoli incarna più di tante altre squadre, questo tipo di atteggiamento. Una piazza come Napoli mi stimola tanto, perché sei sempre sotto pressione e devi fare sempre di più, è la piazza ideale per il mio carattere. Non si può mai sapere cosa succede nel mondo in cinque anni, ma io spero di restare a lungo”.

A cura di F. Angelillo
Redazione www.CalcioNapoliNews.it