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Il Napoli accelera per Inler
Si tratta per una cifra attorno ai 15 milioni. Lo svizzero piace anche all’Arsenal e in Germania

23 Aprile 2010 -- Rumors: e lasciano il segno. Perché viaggiano di bocca in bocca, intrigano oppure inquietano, ma agitano le masse, affamate di storie. Cose turche danzano nell’aria, voci d’un mercato eternamente in fibrillazione, un filone d’oro sull’asse Udine-Napoli prossimo alla riapertura: Gokan Inler ( 26), piedi allo zucchero filato, petto in fuori e lancio millimetrico è di nuovo in pole position nella lista di gradimento della triade De Laurentiis- Bigon- Mazzarri, un desiderio da appagare a suon di euro però attraverso una trattativa complessa da definire possibilmente in fretta. L’Europa è ormai divenuta una conquista da certificare con l’aritmetica e la finale di Coppa Italia tra Roma e Inter ha ulteriormente blindato la classifica: restano quattro sfide al calor bianco e la necessità di regalarsi la certezza, ma i passaporti sono pronti e le idee chiarissime.

Inler è la tentazione di sempre, un principe della metà campo che danza palla al piede, aspetto regale a sostegno d’una poliedricità indiscutibile: è mediano d’interdizione, mezzala di spessore ma all’occorrenza persino play maker. Ha un bel po’ di italiane al seguito, qualche tedesca e per un periodo è finito sui taccuini degli osservatori di Wenger e dell’Arsenal: il Napoli ha rotto gli indugi e si è rifatto avanti, per ascoltare le richieste della famiglia Pozzo, gioiellieri d’un calcio lungimirante. Per Inler si tratta intorno ai quindici milioni di euro, difficile inserire nella trattativa contropartita tecnica: Cigarini sarebbe una possibilità, se l’Udinese non avesse ancora D’Agostino.

Intanto, discorso rilanciato intorno allo svizzero d’origine turca, il prototipo del centrocampista moderno inseguito da Mazzarri per dare chili e centimetri alla zona nevralgica: Inler ha le caratteristiche ideali per calarsi nel Napoli formato europeo ed ha una più che sufficiente esperienza internazionale da mettere al servizio di un club che vuol crescere ancora; Inler è sedotto da Napoli, persino da via Petrarca, ritenuta, da amici a lui vicini, la zona in cui metter tenda ad affare fatto. L’asta è un pericolo che De Laurentiis vuole evitare e i contatti a questo servono, a guadagnare una sorta di opzione morale nel contesto di un rapporto di suo già saldo con Giampaolo Pozzo.

Il progetto-Napoli prevede tre colpi secchi, uomini che garantiscano il salto di qualità e che non gravino sull’età media della squadra: i ventisei anni di Inler vanno benissimo, ma vanno ancora meglio i ventuno di Victor Ruiz, centrale di sinistra della difesa dell’Espanyol, gigante già osservato a più riprese e direttamente richiesto alla società catalana. La prima offerta, quattro milioni di euro, è stata congelata al mittente, la seconda viene annunciata dai quotidiani che impazzano sulle ramblas e che hanno preso atto dell’offensiva partenopea. L’Espanyol non vorrebbe cedere un pezzo pregiato della propria cantera, elemento talmente ben visto sin dalle giovanili da spingere a redigere un contratto con tanto di clausola rescissoria da otto milioni di euro: a quella cifra il Napoli non intende approdare, ma il negoziato è prossimo alla riapertura, perché le relazioni su Victor Ruiz e le conferme recentissime come nella sfida di sabato scorso con il Barcellona hanno già largamente convinto.

Il Napoli che sarà avrà facce anche conosciute, come quella di Gianluca Grava: non sarà certo andato a Castelvolturno per cambiare un po’ d’aria Gaetano Fedele, manager del difensore (e di Paolo Cannavaro). Si va verso il rinnovo sino al 2011 per il trentatrenne tuttofare, l’unico autorizzato ad avere qualche anno in più degli altri.
A. Giordano
C.d.S