28 Ottobre 2008 -- Detto da lui, che è uno dei centrocampisti più corteggiati al mondo, e che soprattutto ha un ciuffo biondo sparato verso il cielo come le sue ambizioni, fa un certo effetto: "Dobbiamo lavorare a testa bassa. E' l'unico modo per migliorare sempre". Marek Hamsik presenta a modo suo la partita con la Reggina: freddo, concreto, stakanovista convinto. E moderato.
IL MILAN - Il giocatore slovacco vede un amaranto striato di nero: "Per quanto mi riguarda, loro valgono quanto il Milan. Sì, sarà una sfida delicata, durissima: in Italia non esistono avversari più semplici da affrontare". Il Napoli, tra l'altro, è atteso da un esame importante: sfatare il mito, che risale al campionato precedente, di soffrire le squadre meno blasonate: "Vogliamo vincere, ci abbiamo preso gusto, è fondamentale per confermare il primo posto in classifica". Che significa sognare. Che fa rima con aspirazioni da Champions: "Abbiamo meritato questa posizione - continua Hamsik -, ma ora dobbiamo migliorare il nostro rendimento anche con le piccole. Finora abbiamo marciato a ritmi alti, anche se con il Genoa siamo stati sfortunati".
I GOL - Domani riaprono le curve: "E' anche per questo motivo che ci teniamo a fare una bella figura: domenica andremo a sfidare il Milan, sarà stupendo, ma ora pensiamo soltanto a quanto sia bello giocare al San Paolo. Di notte. Con lo stadio pieno". La notte, sì, che tra l'altro porta fortuna alla squadra e anche a Marek: segno con Panionios, Vllaznia, Palermo e Juventus sotto i riflettori. E poi con la Roma in trasferta e la Fiorentina. Un totale di 6 gol stagionali, 4 in campionato in 7 presenze, 3 in altrettante passerelle a Fuorigrotta (più i 2 in coppa con greci e albanesi): "Io sono un centrocampista, non un attaccante: ho maggiore libertà, ma segnare non è certo il mio primo pensiero". Giusto. La priorità è vincere. Ovunque e comunque.
Fabio Mandarini (ga.spo.)