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Milan-Napoli: commenti a caldo
Le dichiarazioni di Pato, Kakà, Ronaldo, Ancelotti, Reja, Marino.

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14 Gennaio 2008 -- Pato - "Devo ringraziare il Milan che mi ha permesso di scendere in campo questa sera, sono molto felice per la partita e per il gol che ho fatto. Sono contento che il Milan abbia vinto perchè adesso questa squadra è la mia vita. Ringrazio questa società che mi dà la possibilità di giocare e sono grato di tutto quello che ha fatto fino ad oggi per me, devo anche ringraziare i miei compagni. In futuro voglio diventare un grande giocatore con la maglia del Milan e sono a disposizione dell'allenatore per quelle che saranno le sue scelte.
Ho sempre sognato di poter giocare una partita con la maglia del Milan e averlo potuto fare contro una squadra forte come il Napoli mi ha reso molto felice.
Prima di scendere in campo ero molto emozionato di giocare in una squadra forte come il Milan che è ricca di tanti campioni. Il presidente Berlusconi prima della partita mi aveva detto di stare tranquillo perchè ho sempre giocato a calcio e non sarebbe stato diverso dalle altre volte."

Kakà - "E' stata una bella partita questa sera, per tutto, per il Milan, per la squadra, per l'esordio di Pato, per il rientro di Ronaldo. Alexandre ha fatto un esordio bellissimo, con un gol altrettanto bello. E' un giocatore con molta personalità, è riuscito a trovare il gol e a puntare gli avversari e la porta. Prima della partita gli ho detto di stare tranquillo che se anche il gol non fosse arrivato oggi prima o poi sarebbe arrivato.
Quello che è mancato in alcuni momenti è stato quando eravamo in vantaggio non riuscire a tenere il passo e aver subito due gol, ma poi è andato tutto al meglio.
Sono contento perchè il ritiro di Dubai ci ha fatto molto bene, abbiamo recuperato Ronaldo, è arrivato Pato e si è visto che questo Milan è pronto a fare bene per il resto della stagione."

Ronaldo - "In questo momento non sono preoccupato per il rinnovo del mio contratto, quello che mi preoccupa, invece, è giocare e cercare sempre di fare bene. Ho trascorso i sei mesi più brutti della mia vita calcistica e tornare in campo facendo subito due gol è stato molto bello, divertente e spero di andare avanti così. Riuscire a scendere in campo senza problemi fisici è bello, forse non riuscirò a segnare in ogni partita, ma l'importante è stare bene e poter dare il mio contributo alla squadra perchè ho sofferto in questo periodo lontano dal campo. Ora sono tornato e sono davvero contento."

Ancellotti - "Abbiamo rischiato qualcosa con l’atteggiamento, però era indispensabile vincere questa gara, incominciare a recuperare punti, in questo momento della stagione. Nel primo tempo c’è stato quel gol dovuto ad un nostro eccessivo sbilanciamento. Il secondo gol è nato da una ingenuità perché la difesa era piazzata bene”.

Reja - "Un vero peccato perché dopo un primo tempo di quella levatura non mi aspetavo proprio una flessione così netta nella ripresa. Devo dire che nella prima parte mi è piaciuta molto la squadra proprio come carattere ed interpretazione del campo. Abbiamo giocato come sappiamo ed abbiamo addirittura creato quanto e forse più del Milan in fase di manovra. Avevamo reagito alla grande e ribattuto colpo su colpo. Non so cosa sia successo poi. Di certo penso che il terzo gol sia stato determinante a livello psicologico. Ci ha condizionato al punto da farci mollare. Abbiamo subìto il colpo sotto il profilo mentale e nervoso e non siamo più riusciti a ripartire con il giusto dinamismo. Ci siamo persi e questo non mi è piaciuto. Per quanto mi riguarda sono più arrabbiato delle brutte cose viste nella ripresa che soddisfatto delle buone indicazioni che mi aveva dato il primo tempo. Una squadra che vuole crescere non deve commettere errori di un certo tipo. Sono molto amareggiato ed infastidito perché usciamo da San Siro con un passivo che non meritavamo assolutamente. Chiaro che di fronte avevamo grandi campioni ma è altrettanto chiaro che se concedi palle gol per via di amnesie difensive poi vieni punito. In particolare non so cosa sia successo sul terzo gol di Ronaldo quando avevamo tutti piazzati in area eppure li abbiamo lasciati liberi di agire. Ripeto: peccato perché il nostro gioco lo avevamo espresso fino a quel momento. E aveva dato anche ottimi frutti. Poi dopo è scattata una molla psicologica che ci ha condizionato. Il terzo gol ha spento la luce. Perdere a Milano ci sta ma in questo modo scoccia molto. Adesso rimettiamoci al lavoro, abbiamo già giovedì la Coppa Italia e speriamo di riattaccare il filo positivamente. Di certo dobbiamo essere più reattivi sulle palle vaganti in area perché una squadra che vuole crescere non deve commettere quel tipo di errori. Ma sono fiducioso e speriamo di tornare ad esprimerci sui livelli che conosciamo sin dal prossimo impegno".

Marino - "Purtroppo c'è stata qualche distrazione di troppo - commenta il Direttore Generale - e devo dire che abbiamo preso gol su situazioni rocambolesche che ci hanno visto commettere errori piuttosto evidenti. Soprattutto la terza segnatura è stata frutto di una disattenzione collettiva: eravamo con la difesa schierata ed abbiamo lasciato spazi prima a Seedorf e poi a Ronaldo. Con un po' di concentrazione in più si poteva evitare. Peccato perché nel primo tempo mi è piaciuta la reazione. Siamo stati alla pari del Milan, abbiamo rimesso in corsa la gara con grande determinazione. Poi però abbiamo rovinato quanto di buono costruito sin lì dopo pochi secondi della ripresa allorquando abbiamo concesso un gol al Milan che davvero ci ha tagliato le gambe. Lì credo che sia finita la partita, perché poi la squadra non ha ritrovato più i suoi meccanismi. Ecco, così come sono contento della prestazione del primo tempo sono deluso per il secondo. Chiaro che avevamo di fronte giocatori straordinari. Devo fare i complimenti soprattutto a Pato, un ragazzo che mi ha colpito tanto e che davvero è stata l'anima creativa del Milan stasera. Però allo stesso tempo dopo aver applaudito al loro talento devo rammaricarmi dei nostri errori. Non sono certo queste le partite che il Napoli deve imperativamente vincere ma, siccome questo è un anno in cui ogni gara deve essere un momento di crescita, prenderemo ad esempio il secondo tempo di stasera a San Siro per capire cosa non bisogna assoltamente fare in futuro. Apprendere dagli errori per poterci correggere e dare sempre impulso al nostro progetto".