CalcioNapoliNews.it
Cerca tra gli articoli
gif
link Homepage    link Email    linkForum     link Chi siamo    link Links     Maradona DayMaradona Day
   linkFile Audio Gol    Area Jolly- Foto, ScreenSaver, Desktop, ...Area Jolly    La Rosa La Rosa     Archivio StoricoArchivio Storico
Scoglio, E' subito show
"Tiro fuori il Napoli dal baratro, poi lo porto in A". "A gennaio vedrete il mio Napoli". "Con me gioca solo chi ha tre palle". (L'Audio della conferenza stampa)

foto
17 Dicembre 2002 -- Pirotecnico, scoppiettante, esaltante, trascinatore. Ecco Franco Scoglio ed è subito giunta quella scossa di entusiasmo, di adrenalina di cui il "moribondo" Napoli - come lui stesso l'ha definito - aveva bisogno.

"Speriamo di fare grandi cose insieme": questo l'esordio del professore che ha subito invitato i giornalisti a seguire l'allenamento ("Così vi viene un pò di entusiasmo").

Soprattutto, però, il professore ha subito messo in chiaro quale è stato il programma che intende svolgere insieme a Naldi: anzitutto tirarsi subito fuori dalla situazione di classifica e disputare un campionato dignitoso per poi puntare alla serie A l'anno prossimo ed "attaccare le prime otto posizioni della classifica fra due anni".

Questo è il livello delle ambizioni che il nuovo tecnico del Napoli squaderna nella sua prima uscita pubblica a Napoli: non vuol sentire parlare di "salvezza" perchè una "parola troppo triste" ed assicura che l'operazione riscatto avverrà in tempi brevi: "Anzitutto dovremo tirarci fuori da questa situazione. E' una cosa che noi faremo (ripetuto tre volte, ndr) e poi penseremo a realizzare quel programma cui il presidente e la città aspirano" (cioè il ritorno in serie A, ndr).

Quanto alla squadra, Scoglio ha spiegato di non aver troppe parole da spendere con i calciatori: "Io non amo parlare molto con la squadra: in campo non parlo più di tre minuti e negli spogliatoi non più di cinque. Io non alleno, io insegno. La didattica è la cosa più importante. Alla squadra dirò pochissimo, chiederò se prima eravate bravi, come è possibile che adesso state facendo così male".

Non scende nel dettaglio tattico: "A chi mi chiede come giocherò il Napoli, rispondo che questa è una domanda oziosissima, non ve lo dirò mai, dovrete essere voi a scoprirlo. Nello spazio di 3-4 settimane spero di schierare in campo il Napoli che ho nell'animo, che riprenderà l'idea tattica che ho adottato con la Tunisia".

Per questo, chiederà ai calciatori di rinunciare a qualche giorno di ferie, "perchè è brutto andare in ferie con la malinconia". "Se siamo in una posizione brutta situazione di classifica meglio rinunciare a qualche giorno di ferie. Per me sarebbe piacevolissimo se facessimo un bel periodo assieme per presentarci con un'identità 'scogliana' al 6 gennaio".

Quanto ai rinforzi, il professore annuncia che potrebbe esserci qualche ritocco, ma senza nomi eclatanti. "Mi potrebbe mancare qualche cosa, ma non in termini di nomi di eclatanti: vado alla ricerca di gente che realizzi il mio progetto tecnico-tattico. Non solo i giocatori ad essere determinanti, ma l'idea tattica. Vado controcorrente, non ho bisogno di nomi roboanti, che già ce ne sono".

Poi la promessa al pubblico: "Con il Genoa facevamo pressing per 90 minuti, oltre la linea del portiere avversario, fino a sopra le gradinate. Al termine della gara, non avevamo alcun timore, indipendentemente dal risultato, a presentarci di fronte alla fossa del Grifone per raccogliere gli applausi".

Il finale in crescendo è preso dal meglio del frasario "scogliano": "Con me gioca solo chi ha tre palle, chi ne ha due è in bilico tra panchina e tribuna". Detto questo, però, il 'professore' si schiera subito a protezione del suo gruppo: "Se facciamo schifo, voi criticatemi, ma lasciatemi stare i giocatori, se giocano male è colpa mia".

E poi rivolto ai tifosi, "Non dico aiutate la squadra, adesso siamo noi che dobbiamo aiutare i tifosi, quando saremo in grado con il nostro spettacolo di farli divertire".

Il professore insomma è pronto a fare grandi cose: "Adesso risolviamo questo primo problemino della posizione in classifica, poi nello spazio di tre anni abbiamo bisogno di raggiungere un grande obiettivo".