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Governo: Autonomia allo sport
Il Consiglio dei Ministri interviene con pochi articoli volti a fornire indipendenza giuridica allo sport. La parola finale passa ora alla Figc.

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19 Agosto 2003 -- Si è da poco concluso la riunione del governo che ha approvato una serie di articoli volti a sbloccare la crisi che sta vivendo lo sport italiano.

Il decreto, impropriamente definito "salva-calcio", riguarda in realtà tutti i settori sportivi sebbene per motivi di interesse pubblico ed economici, l'aspetto calcistico risulti quello primario. Come espresso già nei giorni precedenti dai massimi vertici del governo, l'obiettivo di questo decreto è quello di intervenire nei rapporti fra giustizia sportiva e giustizia ordinaria definendone autonomia ed ambiti.

In particolare, tra i punti approvati, si evidenzia l'importante innovazione che autorizza ricorsi al solo Tar del Lazio e comunque solo per ragioni o motivi che esulano chiaramente dalla competenza di organi giuridici di natura sportiva. Al riguardo è stato altresì sancito, in via transitoria, che "le misure cautelari già emanate vengano sospese fino all'eventuale nuova pronuncia del TAR Lazio medesimo".

Sempre al fine di portare maggiore stabilità nel mondo dello sport, il Consiglio dei Ministri ha anche invitato tutti gli organi sportivi a potenziare tutti gli enti competenti nell'ambito della giustizia sportiva.

Nonostante l'approvazione degli articoli precedenti, resta comunque ancora un'incognita la soluzione che la Figc vorrà adottare nella composizione dei prossimi campionati di serie A e B. Tale risposta non tarderà comunque ad arrivare visto che il ministro Urbani, ingerente nell'ambito calcistico, ha dato un ultimatum alla Figc. I vertici del governo calcistico avranno così un massimo di tre giorni per adottare una soluzione tale da consentire il regolare avvio dei campionati.

Conferenza stampa a termine del Consiglio dei Ministri del 19/8/2003