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Catania in B al posto del Napoli
Dopo la nuova riammissione della società etnea in B, il Tar revoca l'iscrizione del Napoli

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14 Agosto 2003 -- Nuova bufera sul calcio italiano che vede rientrare prepotentemente in scena il Catania. Il Tar di Reggio Calabria ha infatti sentenziato la revoca dell'iscrizione del Napoli in favore della società sicula.

Le basi del ricorso etneo si riferiscono questa volta al caso delle "false fideiussioni" che, a parere dei legali della società sicule avrebbe danneggiato il Catania. Secondo gli stessi, infatti, la società sportiva calcio Napoli non avrebbe adempito in modo corretto alle procedure per l'iscrizione in serie B, e per tal ragione la società partenopea sarebbe dovuta essere esclusa dai campionati.

Questa nuova sentenza non solo coinvolge direttamente il Napoli ma crea l'ennesimo scompiglio nei vertici calcistici proprio a pochi giorni d'inizio del campionato e soprattutto in vista della prima gara della Tim Cup, prevista per il prossimo 16 Agosto.

Già ieri la società sicula aveva ricevuto a proprio favore una nuova sentenza emessa questa volta dal TAR di Catania. L'ordinanza aveva difatti annullato sia la delibera del Consiglio Federale dello scorso 30 e 31 Luglio, quanto quella della CAF emessa il 17 dello stesso mese, alla base della decisione della Figc, dando agli organi competenti non più 15 di giorni di tempo per rendere esecutivo il provvedimento.

Subito dopo la comunicazione della sentenza era subito intervento il presidente Gaucci dichiarando che il prossimo 31 Agosto il Catania non si presenterà a Brindisi per disputare la prima giornata di serie C in quanto sarebbe accettare implicitamente la decisione della Figc, dopo essere stati riammessi in B. Sul ipotesi di eventuali penalità per le gare non disputate, Gaucci ha affermato “Li pagherà Carraro. Lui ha fatto questi danni e lui li deve pagare”, un chiaro ed esplicito riferimento al presidente della Figc ritenuto responsabile della vicenda tuttora in corso.

Sempre in relazione al caso Catania lo stesso Carraro, intervenendo sulle voci di eventuali indagini parte della magistratura di Catania sulla propria persona, aveva così dichiarato: "Non sono stato portato in alcun modo a conoscenza di una pretesa iscrizione del mio nome nel registro degli indagati presso il Tribunale di Catania, ipotesi che non posso confermare, non conoscendo l'attendibilità né la serietà di chi ha diffuso tale notizia. Nel corso della mia vita professionale e pubblica ho subito numerose indagini da parte della Magistratura che si sono sempre concluse con archiviazioni o assoluzioni, essendo stata accertata la mia indiscussa correttezza. Non ha mai commentato le iniziative della Magistratura che mi riguardavano ed intendo fare così anche questa volta, con totale serenità."