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Ancelotti al Napoli, svolta finale.
De Laurentiis, stufo di aspettare Sarri, ieri ha incontrato Ancelotti e nelle prossime ore è previsto un nuovo summit per provare a chiudere la trattativa

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23 Maggio 2018 -- -L'INCONTRO DI IERI ALLA FILMAURO.
Che l'era Sarri sia ormai al tramonto è abbastanza chiaro. La rivoluzione al Napoli che sta mettendo in pratica Aurelio De Laurentiis parte dalla guida tecnica, e che guida tecnica! Il presidente del Napoli ha incontrato nella serata di ieri Carlo Ancelotti per valutare la sua volontà di allenare il Napoli. Le parti si rivedranno in mattinata per quella che potrebbe davvero essere una "fumata bianca" e regalare a Napoli città e al club uno degli allenatori più vincenti al mondo. Infatti con Carlo Ancelotti il Napoli si darebbe quel carattere internazionale che solo in parte ha vissuto durante l'era Benitez. Avere Ancelotti in panchina significherebbe poi allestire anche una squadra di prim'ordine per trionfare innanzitutto in Italia e ben figurare in Europa. Accessoria all'arrivo di Ancelotti potrebbe essere anche l'ipotesi di ingaggio di Mario Balotelli.

-L'incontro di ieri sera
Quando erano da poco passate le 21:30, l’ex allenatore del Bayern, in compagnia di sua moglie, è entrato negli uffici della Filmauro a Roma in via Ventiquattro Maggio, a due passi dal Quirinale per discutere proprio di un suo approdo sulla panchina del Napoli nella prossima stagione. Venti minuti prima circa, era arrivato direttamente da Milano anche il presidente Aurelio De Laurentiis, accompagnato dall’amministratore delegato Chiarelli e da suo figlio Luigi. Il patron del Napoli ha partecipato a Milano all'Assemblea di Lega, ma è stato il primo a lasciare l’incontro e a ripartire verso la Capitale a causa del summit evidentemente già programmato con l’ex allenatore del Bayern. L’incontro, che era stato programmato per mercoledì mattina, è stato anticipato alla serata ed è durato tre ore circa. A mezzanotte e venti, la terza auto con a bordo il sogno del Napoli per la panchina ha lasciato la Filmauro.

-De Laurentiis e l’ultimatum di domenica a Sarri
Poco dopo l’ultima partita contro il Crotone, che ha chiuso il campionato del suo Napoli, parlando alla Radio ufficiale del club, Aurelio De Laurentiis aveva messo fretta a Maurizio Sarri. “Per me la data non c’è più, il tempo scaduto, perché a un certo punto l’abbiamo affrontato questo problema, in tutti i modi, poi io mi devo prendere la responsabilità: dobbiamo andare avanti. Non è detto comunque che vada via, c’è una clausola: vediamo cosa accadrà”.

-Carlo Ancelotti: palmares e carriera
Carlo Ancelotti è un top allenatore. Nonostante l’esonero dal Bayern di qualche mese fa, ha vinto dappertutto. Anche al primo anno in Germania. Uno dei pochi allenatori ad aver portato a 'casa' tre Champions League (due sulla panchina del Milan, una su quella del Real Madrid), e altrettante Supercoppe europee. Ma se è tanto amato, l’allenatore emiliano lo deve anche al suo carattere, da secondo padre nei confronti dei suoi giocatori, come ha sottolineato nei giorni scorsi Andrea Pirlo nel corso de "I Signori del calcio" su Sky Sport. Ancelotti è stato anche l’allenatore ad aver riportato la Champions League, la Decima, quella della "maledizione", in casa Real Madrid dopo dodici lunghi anni di digiuno. Dall’Italia, all’Inghilterra, passando per Francia, Spagna e Germania, ha vinto come dicevamo dappertutto. Dopo essere partito con un ruolo da vice di Sacchi in Nazionale (dal ’92 al ’95), è passato alla Reggiana in Serie B, con la quale ha raggiunto primo posto e promozione in Serie A. Dalla Reggiana al Parma (nel ’96), con cui ha raggiunto prima il secondo posto (con qualificazione alla Champions) e poi un quinto posto. Nel ’99 sostituisce Marcello Lippi alla Juventus: sarà quella la stagione forse meno fortunata dell’allenatore di Reggiolo: un quinto posto in campionato e una semifinale di Champions persa. Due secondi posti nei due anni successivi. Dal 2001 passa a sostituire Terim sulla panchina del Milan. In rossonero la sua carriera prende il volo: vince: uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa, due Champions, due Supercoppe europee e un Mondiale per club. Nel 2009 allena il Chelsea che vincerà con lui una Premier, un Community Shield, una Coppa d’Inghilterra. Dopo essere stato esonerato a fine 2011 dal Chelsea, ha ricominciato a dicembre dal Psg. Anche qui vittoria del campionato. Sulla panchina del Real Madrid (dal 2013) vince una Coppa del Re, una Champions, una Supercoppa europea e un Mondiale per club. È stato esonerato a fine stagione 2015, dopo essere stato eliminato dalla Juve in Champions, e aver raggiunto il secondo posto in Liga dietro al Barcellona. Nel dicembre 2015 riparte dal Bayern Monaco dove vince una Bundesliga e due Supercoppe di Germania. Il resto è storia dei giorni nostri: l’esonero, il ritorno di Heynches sulla panchina di quelli che si confermeranno a fine stagione campioni di Germania. Dopo alcune voci sulla possibilità di diventare Ct della Nazionale, ora la possibilità Napoli. (FONTE: SKY)