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Sul filo di lana!
Milik prima e Diawara allo scadere del recupero regalano i tre punti al Napoli andato sotto con Stepniski dopo che Mertens si era visto respingere il rigore da Sorrentino.

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08 Aprile 2018 -- Sul filo di lana il Napoli ottiene la vittoria ed i tre punti che lo riportano a meno quattro dalla capolista consentendogli di continuare a sognare ad ormai sette gare dal termine. Ci ha pensato Diawara allo scadere dei tre minuti di recupero, con un tiro a giro di destro su angolo. Per il centrocampista azzurro, oggi in campo al posto dello squalificato Jorginho è il primo gol in serie A ed ovviamente con la maglia azzurra (in precedenza aveva segnato in azzurro in Champions contro il City su calcio di rigore).

Il gol di Diawara ha fatto esplodere il San Paolo in un urlo incontenibile di felicità per una vittoria ormai quasi insperata per una gara che sembrava stregata. Infatti, gli azzurri, nonostante il possesso palla ed i tanti tiri in porta non erano riusciti a sfondare fino all'ottantanovesimo ed anzi, al ventottesimo della ripresa erano andati addirittura sotto di un gol, sull'unico errore difensivo della coppia Tonelli-Koulibaly, col primo oggi schierato al posto di Albiol squalificato. Koulibaly, infatti, passa un po' corto e lento per Tonelli che intanto stava salendo con Hysaj e così si fa prendere in velocità dall'ex Giaccherini il quale serve al centro per Stepinski che, entrato nella ripresa al posto di Meggiorini, di destro insacca nell'angolo alla sinistra di Reina portanto incredibilmente il Chievo in vantaggio praticamente sull'unico tiro in porta!

Il Napoli, invece, era stato a lungo impreciso sotto rete, con Insigne, Hamsik e Callejon, ma aveva trovato sulla strada anche uno straordinario Sorrentino che al sesto minuto della ripresa ha ipnotizzato il tiro dal dischetto di Dries Mertens respingendo il tiro dagli 11 metri che lo stesso Mertens si era procurato per atteramento di Depaoli.

Già primo dello svantaggio azzurro, Sarri decide di schierare la carta della disperazione, ovvero, fuori Hamsik e dentro Milik per passare ad un 4-2-3-1 che a volte però diventava anche un 4-2-4 con gli esterni che si allargavano tanto per cercare di scardinare la diga eretta dal Chievo di Maran davanti a Sorrentino. Milik ha una prima occasione colpendo con la punta del piede tra due avversari in diagonale, ma ancora una volta Sorrentino, sicuramente il migliore dei suoi, si esalta smanacciando in angolo con la punta delle dita. Prima del gol del vantaggio del Chievo, Sarri inserisce anche Zielinski per Allan alla ricerca di conclusioni dal limite. Tonelli stacca ottimamente di testa su angolo dalla destra, ma la traversa salva il Chievo ed aumenta il record negativo di legni colpiti dal Napoli!

Poco dopo ancora Sorrentino vola e smanaccia in angolo il tiro a giro di Insigne destinato in fondo al sacco. Ci provano allora anche Mertens e Zielinski con tiri dal limite, ma la palla esce di poco e la gara sembra veramente stregata, quasi ci fosse una barriera invisibile a deviare i tiri azzurri! I minuti passano ed ormai siamo all'89esimo quando Milik con un gran colpo di testa, su cross da 30 metri preciso di Insigne, riporta la gara in parità!

Il Napoli ci crede, saltano gli schemi e viene fuori solo il cuore e la grinta sotto la spinta di un San Paolo che è una bolgia. Ci sono mugugni e proteste quando l'arbitro assegna solo tre minuti di recupero, nonostante le cinque sostituzioni ed il tempo perso per diversi infortuni e perdite di tempo degli avversari, in particolare sulle rimesse dal fondo di Sorrentino. Il Napoli protesta per un tocco di mano in area di Gobbi, ma l'arbitro Manganiello lascia proseguire. Poco dopo, ancora di testa Milik vede la palla destinata in fondo al sacco deviata da una grande parata di Sorrentino, ma il Napoli continua ad attaccare fino al calcio d'angolo giunto ormai quasi allo scadere dei tre minuti di recupero sul quale Diawara mette il sigillo definitivo, stoppando di destra e poi sempre di destro insaccando a giro.

Come abbiamo detto, è stata una gara che sembrava quasi stregata, ma il Napoli buttando il cuore oltre l'ostacolo ci ha creduto fino alla fine ed ha meritatamente vinto. Certo qualche giocatore è apparso sotto tono, a cominciare da Mertens, passando anche per Allan, ma i due hanno dato tantissimo in questo campionato e davvero non si può biasimarli. Il Napoli è ancora li, a tenere vivo questo campionato, l'unico campionato ancora in bilico tra i maggiori di Europa con ben 77 punti e con ancora 7 gare da giocare. Ora godiamoci questa vittoria e poi subito testa al Milan dove rientreranno Albiol e Jorginho, ma non ci sarà Mario Rui che, diffidato ed oggi ammonito, verrà squalificato e quindi non sarà della gara. Stigamtizziamo poi i fischi ingenerosi a Lorenzo Insigne, l'unico capace di inventare qualcosa e di rendersi pericoloso, oltre ad aver fornito diversi assist per i compagni, tra cui quello da 30 metri per il gol del pareggio di Milik. Ovviamente stigmatizziamo anche la sua reazione a qualche mugugno del San Paolo, evidentemente la pressione è tanta e lui la sente troppo, ma gli errori del passato dovrebbero avergli insegnato, cosa che evidentemente non è successa.

Stigmatizziamo poi, pronti a prenderci anche gli insulti di non vuol capire che il calcio è cambiato, i soliti cori beceri contro De Laurentiis, a nostro avviso, certo non esente da qualche errore in tutti questi anni, ma sicuramente il principale artefice di questo grande Napoli che da dieci anni a questa parte, se non ci fossero stati i soliti aiutini alla attuale capolista, avrebbe vinto tre scudetti, oltre alle reali vittorie di coppa Italia, due, e Supercoppa, una, e con un'altra scippata, guardacaso, sempre dalla stessa squadra in quel di Pechino che grida ancora vendetta. Scusateci ma proprio non riusciamo a capire come si possa, intanto insultare il proprio presidente (ci semra un po' come martellarsi sui testicoli modello Tafazzi) ma insultare a nostro avviso uno dei principali artefici, insieme a mister Sarri e questi ragazzi del più bel Napoli di sempre, che ha riscritto e sta riscrivendo tutti i record della storia azzurra e che, comunque vada e benchè ne dicano i vari 'soloni', è già e resterà per sempre nella storia, nel cuore e nella mente di chi l'ha vissuto, intanto che si appresta ad entrare per la terza volta consecutiva in Champions, quinta volta negli ultimi sei anni (dal 2010 sempre in competizioni Europee) cosa mai successa prima.

A cura di Michele Spampanato, Redazione CalcioNapoliNews.it