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Mertens, tre punti d'oro!
Il belga torna al gol dopo un digiuno di nove giornate e consente alla squadra di Sarri di vincere di misura a Bergamo

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21 Gennaio 2018 -- Dalla temuta battaglia di Bergamo il Napoli esce a testa altissima e con in tasca tre punti di straordinario valore, conquistati grazie alla rete nella ripresa (20') di Mertens e a una parata super di Reina su Cristante, che ha stroncato la reazione finale dell'Atalanta. Ma il successo degli azzurri, nonostante la grande sofferenza del primo tempo, è stato a conti fatti meritato. La squadra di Sarri ha infatti costruito più occasioni ed è stata brava a resistere alla maggiore forza fisica dei rivali, in 90' di accesa battaglia.

È stata una partita per lunghi tratti più combattuta che giocata, con l'Atalanta molto più a suo agio nei duelli a tutto campo che hanno caratterizzato il primo tempo, in cui l'unica vera emozione è stato un bel tiro a giro di Lorenzo Insigne (22'), che per poco non ha sorpreso Berisha. Il Napoli non è riuscito però a fare circolare il pallone con la solita rapidità e si è di fatto consegnato al pressing asfissiante dei rivali, bravi pure ad adeguarsi più in fretta al metro di giudizio abbastanza permissivo di Orsato, osservato con attenzione dalla tribuna dai vertici della classe arbitrale, Rizzoli e Rosetti. Meglio la formazione bergamasca, all'inizio, anche se la supremazia territoriale e soprattutto atletica di Gomez e compagni si è concretizzata solamente in una lunga serie di calci d'angolo. Sarri ha sentito tanto la mancanza di Hamsik e s'è sgolato inutilmente dalla panchina, chiedendo ai suoi giocatori di sottrarsi a un impari e perdente scontro corpo a corpo in cui ha sofferto addirittura un colosso come Koulibaly, sovrastato spesso da Cornelius. Male il tridente, con Mertens e Callejon incapaci di lanciarsi negli spazi e di sfruttare la loro maggiore velocità. Ma gli azzurri hanno avuto almeno il merito di non concedere quasi niente dalle parti di Reina, impegnato solo in un paio di uscite. Il pareggio senza gol all'intervallo ha dunque fotografato alla perfezione lo svolgimento tattico della sfida, che ha offerto uno spettacolo meno accattivante rispetto alle attese.

Molto più appassionante la ripresa, che il Napoli ha iniziato con più determinazione e subendo un po' di meno il pressing dell'Atalanta, eluso con maggiore frequenza dai mediani di Sarri. Soltanto i riflessi di Berisha (9') hanno negato il gol del vantaggio a Cellejon, che aveva colpito di testa da pochi passi su un millimetrico cross di Insigne. Il salvataggio è stato poi completato sulla linea da Masiello, che ha anticipato con un guizzo Mertens e gli ha impedito il facile tap-in, sulla prodigiosa respinta del portiere. Ma gli azzurri, ora più sicuri, sono riusciti lo stesso a sbloccare il risultato poco dopo con Mertens (20'), scattato alla spalle della difesa avversaria su un lancio di Callejon e bravo ad infilare di contro balzo Berisha. Dalla curva sono partiti come risposta dei cori razzisti e una bottiglietta ha colpito Koulibaly, che s'è lamentato parecchio con il direttore di gara. Callejon è stato poi ammonito per aver risposto con un gesto plateale alle offese ricevute. La sfida è diventata ancora più spigolosa con i giocatori di Gasperini (in tribuna per la squalifica) avanti a testa bassa. La firma sulla fondamentale vittoria della capolista ha dovuto allora metterla Reina, con una straordinaria parata (26') sul tiro dal limite dell'area di Cristante, nell'unica vera palla gol costruita dai nerazzurri.

Il Napoli ha avuto invece almeno tre opportunità per raddoppiare nel finale, approfittando degli spazi concessi giocoforza dall'Atalanta. Mertens, Hamsik e Rog non sono riusciti a sfruttarle, ma hanno legittimato comunque con i loro pericolosi assalti il successo di misura della squadra di Sarri. Anche il tabù di Bergamo è stato superato e la Juventus dovrà continuare a rincorrere: la fuga degli azzurri al vertice della classifica continua. (FONTE:Repubblica.it)