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Undicesima vittoria
Il Napoli torna al successo con Insigne e Zielinski. Di Romagnoli in pieno recupero la rete della bandiera per i rossoneri.

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18 Novembre 2017 -- Dal lunedì nero dell’Italia a San Siro al sabato azzurro del San Paolo il protagonista rimane uno: Lorenzo Insigne. Il talento del Napoli è stato protagonista involontario della serata da incubo della Nazionale dopo la decisione di Ventura di lasciarlo per 90 minuti in panchina, e alla ripartenza della Serie A è proprio lui il protagonista del big match del sabato sera. Un gol, un palo e tante giocate spettacolari che rendono di ancora più difficile comprensione la scelta dell’ex Ct azzurro di non schierarlo nella sfida decisiva per la qualificazione al Mondiale. Se Ventura ha deciso di non fare affidamento su Insigne, dall’altra parte Sarri non pensa nemmeno lontanamente di poter rinunciare al suo esterno sinistro, trascinatore della capolista contro la sua vittima preferita (ben 6 gol al Milan, almeno 2 in più rispetto ad ogni altra squadra). A stendere il Milan due inserimenti centrali con tempi perfetti – in uno dei due casi è servito il Var per restituire la rete regolare al Napoli; nel primo tempo a battere Donnarumma è stato proprio Lorenzinho, servito da Jorginho, mentre nella ripresa Zielinski, che al primo pallone toccato dopo essere subentrato a Hamsik passa sotto le gambe del portiere rossonero. Il Milan perde l’ennesimo scontro contro una big di questa Serie A, a nulla sono serviti i cambi tattici e le scelte coraggiose di Montella, che si è presentato al San Paolo senza terzini di ruolo e ha perso per infortunio Suso. La rete della bandiera di Romagnoli nei minuti di recupero del secondo tempo serve solo per il morale dei rossoneri, attesi da una serie di impegni più agevoli nelle prossime settimane.


Insigne show nella prima frazione
Sarri contro Montella in una sfida tra napoletani cresciuti in Toscana. A sorprendere è l’allenatore del Milan, che rinuncia a tutti i suoi terzini di ruolo e sceglie Borini e Bonaventura sulle due fasce nel suo 3-4-2-1 che vede Locatelli schierato nell’insolita posizione di trequartista con l’intento di dare fastidio a Jorginho in fase d’impostazione. La partita è una prova del nove per il Milan, reduce dalla buona prestazione col Sassuolo e più in generale da due vittorie nelle ultime due partite lontano da San Siro e i rossoneri cominciano bene, riuscendo a limitare il potenziale offensivo del Napoli nella prima mezz’ora. I padroni di casa si rendono infatti pericolosi solo in due occasioni nei primi trenta minuti, prima con Callejon – servito da Insigne sul suo consueto movimento – che di testa impegna Donnarumma, e poi con Allan da fuori area, con una conclusione troppo poco angolata. Dall’altro lato dopo venti minuti sena particolari azioni offensive, cerca di scuotere i suoi Suso, autore di un paio di inserimenti palla al piede dalla destra che terminano con due conclusioni non irresistibili. La volta della partita arriva al 33’, quando Jorginho – per la prima volta libero di impostare con palla scoperta – trova un corridoio perfetto per Insigne, che si presenta davanti a Donnarumma e lo batte di destro nonostante la deviazione del numero 99. L’arbitro annulla su segnalazione dell’assistente per fuorigioco, ma giustamente il guardalinee aspetta che la palla entri in rete per alzare la bandierina; così può intervenire il Var, che valuta la posizione di partenza dell’esterno offensivo del Napoli regolare e Doveri convalida la rete del vantaggio per la squadra di Sarri. Il gol dà fiducia ai primi della classifica, che iniziano a creare occasioni con continuità, in particolare con il suo numero 24, voglioso di dimostrare il suo valore dopo i 90 minuti di panchina nella sfida di ritorno dei playoff per il Mondiale contro la Svezia. Insigne infatti si rende molto pericoloso nei minuti finali della prima frazione: prima riceve un rilancio perfetto di Reina e da solo davanti a Donnarumma colpisce il palo, poi nell’ultima azione del primo tempo costringe il portiere del Milan alla grandissima parata sul consueto tiro a giro del talento prodotto della primavera azzurra.


Zielinski fa 2-0, il Milan ci prova
Il Milan rientra senza Suso, costretto a chiedere il cambio negli ultimi minuti del primo tempo a causa di un problema muscolare, al suo posto André Silva. L’ingresso del portoghese non modifica il copione della gara, che vede il Napoli chiudere costantemente il Milan nella propria metà campo e creare occasioni – soprattutto dopo la rete del vantaggio. Al 48’ è Mertens ad avere l’occasione del raddoppio, ma il belga si fa ipnotizzare da un ottimo Donnarumma, che rimane fermo e respinge la potente conclusione del finalizzatore azzurro, servito ancora una volta dall’ottimo Insigne al termine di uno scambio spettacolare. Due minuti più tardi Hamsik va vicino a superare il record di reti di Maradona con un diagonale sinistro che si infrange ancora una volta su Donnarumma, per distacco il migliore dei rossoneri. Dopo 60 minuti arriva anche il primo tocco in area avversaria del Milan, che sfonda sulla destra con Kessié, ma il cross dell’ivoriano viene respinto da Koulibaly, ottimamente piazzato. Sarri inizia a inserire forze fresche dalla panchina: Maggio prende il posto di Mario Rui, mentre Zielinski rileva ancora una volta Hamsik, che fallisce l’ennesima occasione di raggiungere Maradona. Il cambio di Sarri è vincente, perché al primo pallone toccato al 73’ il centrocampista polacco fa subito centro: Zielinski si inserisce centralmente sul filo del fuorigioco, Mertens – che si era temporaneamente allargato sulla sinistra – lo serve con una palla fantasiosa che trova scoperta la difesa rossonera e questa volta nemmeno Donnarumma riesce a respingere il sinistro in diagonale dell’ex giocatore dell’Empoli, che fa 2-0. Il Milan non si arrende e Bonaventura impegna per la prima volta Reina; la reazione dei rossoneri è coraggiosa e mette in difficoltà la retroguardia del Napoli, che inizia a subire la pressione della squadra di Montella. La rete che può riaprire l’incontro arriva però troppo tardi: Romagnoli realizza un meraviglioso gol al volo di sinistro da oltre 30 metri su respinta della difesa nei minuti di recupero, ma il Milan non ha il tempo di impensierire di nuovo Reina. Finisce 2-1 per il Napoli, che riparte dopo il pareggio sul campo del Chievo.

Milan, primo tempo da incubo
Per la terza volta in questa Serie A una squadra non ha mai toccato il pallone nell'area avversaria. Nelle prime due occasioni il protagonista in negativo è stato il Benevento - senza tocchi in area nelle trasferte contro Juventus e Napoli - mentre in questa occasione è stata la squadra di Montella: nella prima frazione infatti nessuno dei rossoneri è riuscito a toccare la palla nell'area della squadra di Sarri.

Insigne e Zielinski contro la loro vittima preferita
6 gol di Insigne in 10 match di Serie A contro il Milan: almeno due in più che contro ogni altra squadra. L'esterno azzurro è stato il migliore in campo della sfida contro i rossoneri e ha impegnato diverse volte Donnarumma. Soltanto il palo gli ha impedito di realizzare una doppietta. Secondo gol di Piotr Zielinski contro il Milan: proprio come Insigne, a nessuna squadra ha segnato di più in Serie A. Per Alessio Romagnoli è invece la seconda rete consecutiva dopo quella al Sassuolo, è la prima volta nella sua carriera.

FONTE:SKY