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Caos Catania, il Napoli chiede i danni
La società partenopea passa al contrattacco dopo la sentenza della giustizia ordinaria, per Perinetti il Napoli è inattaccabile

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02 Luglio 2003 -- Il Consiglio federale, che si riunisce oggi per approvare la delibera preparata ieri sera da Carraro, riammetterà di fatto il Catania in serie B annullando la sentenza della Corte Federale. Ma per mettere la parola fine alla vicenda, e dire che B sarà quella del prossimo anno, si dovrà ancora aspettare l'arbitrato del Coni sulla richiesta del Napoli di annullare il precedente grado di giustizio, favorevole al Catania, ovvero la decisione della Caf.

Ieri, infatti, secondo quanto ha comunicato il Coni, il Napoli Calcio ha trasmesso un'istanza di arbitrato presso la Camera di Conciliazione e Arbitrato dello Sport del Coni, in merito al caso Catania. Nell'istanza il Napoli richiede che venga nominato "un arbitro unico che si esprima sull'illeggittimità della decisione della Caf relativa alla gara Catania-Siena per la grave violazione dei diritti processuali e contrattuali". Inoltre viene richiesto "l'accertamento, la dichiarazione e la conferma della classifica del campionato di serie B 2002/2003 conseguita sul campo" e la "non effettuazione dello spareggio retrocessione con il Venezia e la conseguente permanenza del Napoli in serie B". La società partenopea richiede anche "la condanna della Figc per tutti i danni subiti, comprese le spese di funzionamento della Camera e di difesa".

La Figc, da parte sua, in seguito all'istanza trasmessa dal Napoli ha comunicato alla Camera di Conciliazione, allo stesso Napoli e a Venezia, Catania e Siena, di aderire alla stessa istanza e di ritenere necessaria la nomina di un collegio arbitrale a cura del presidente della Camera (a norma dell'art. 11 comma 2 del Regolamento). La Figc ha richiesto, inoltre, che venga adottata la procedura d'urgenza e che il Collegio arbitrale deliberi subito il dispositivo del nodo arbitrale, depositando successivamente le motivazioni (a norma dell'art. 20 comma 4 del regolamento). La stessa Figc si è riservata di depositare una memoria e le contro deduzioni.

La socità partenopea che ha parlato sulla vicenda per mezzo del direttore sportivo Giorgio Perinetti si è detta "Moralmente inattaccabile". Il ds ha sottolineato che "le leggi sono tutte da rispettare: quella dello sport e quella etica che dice che chi conquista sul campo una salvezza non può vederla minimamente compromessa da qualsiasi tipo di decisione esterna".

Secondo Perinetti "è importante che lo sport trovi nel suo ambito tutte le giuste risposte a qualsiasi tipo di problematica senza uscire dall'ordinamento sportivo. Questa è sempre stata la nostra linea e a questa - ribadisce il direttore sportivo del Napoli - vogliamo attenerci. E' importante attendere - spiega Perinetti - per capire la linea di comportamento che ne emergerà. Così si potrà avere una più precisa idea e una linea di comportamento generale su una vicenda che stiamo seguendo con i nostri legali e le altre società che sono interessate".

Nel frattempo le altre società retrocesse, hanno fatto sapere che se il Catania verrà riammesso alla serie B, anche loro ricorreranno alla giustizia ordinaria: "Visto che è inimmaginabile uno spareggio tra Napoli e Venezia in questa fase - ha detto Giuseppe Mazzotta, presidente del Cosenza Calcio - l' unica soluzione per evitare macroscopiche ingiustizie è quella di bloccare le retrocessioni. Cosa faremo adesso? Per il momento stiamo a guardare, in attesa di una decisione definitiva. Certamente non accetteremo soluzioni diverse da quella della serie B a 20 o a 24 squadre. Se così non fosse, visto che la giustizia ordinaria è già stata chiamata in causa più volte, muoveremmo anche noi i nostri passi".