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Accordo per il San Paolo
Approvata dal Comune la convenzione ponte per lo stadio: durerà due anni. Ecco cosa cambia.

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24 Ottobre 2015 -- Tra tutte le forze politiche si è finalmente trovata la convergenza per dare tranquillità al Napoli di poter giocare questo e i prossimi campionati al San Paolo grazie ad un accordo ponte. Resterà poi da giocare la partita per la convenzione per i prossimi 99 anni.

La convenzione approvata durerà due anni, il canone aumenta da 650 mila a 780 mila euro, mentre la tariffa per gli introiti pubblicitari sale a 3500 euro. Sempre la società si farà carico nelle partite in notturna di garantire i mezzi pubblici con una quota di ulteriori 5000 euro a partita, oltre che della pulizia dell’impianto e dei servizi idrici. Nel documento sono previste iniziative per la lotta al razzismo e alcuni biglietti da destinare alle scuole e alle classi meno abbienti. Sfilata dalla delibera, invece, la questione dei 160 tagliandi concessi ai consiglieri comunali.

Gino Zavanella, architetto incaricato dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis per il nuovo stadio San Paolo, parlando a Radio Kiss Kiss Napoli ha definito qeusta convenzione ponte "una pietra importantissima per il nuovo San Paolo". Zavanella, parlando dei 20milioni di euro previsti da De Laurentiis e dichiarati un po' pochi dal sindaco De Magistris, ha chiarito: "Il Sindaco, i Consiglieri ed il presidente De Laurentiis in primis sanno bene che questa cifra stanziata dal presidente serve soltanto in prima battuta per mettere a norma l'impianto e per permettere al club di giocare serenamente in Europa. Questa è un'occasione unica per Napoli e per il Napoli. Sappiamo bene che si tratta solo di un primo passo, che ci sono mille cose da fare per rendere lo stadio degno della città di Napoli e per portarlo agli standard europei. Il presidente non sarà solo, al suo fianco ci saranno altri imprenditori che vorrano utilizzare il San Paolo ed il Napoli come immagine o come prestigio. De Laurentiis si impegnerà notevolmente per terminare l'opera che non resterà incompiuta".