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La classifica non si tocca
Conclusa la riunione di lega, la struttura dei campionati rimane inalterata, il Catania può sperare nella B

24 Giugno 2003 -- La Lega Calcio non ha risolto ancora la questione Catania, anzi ha ribadito la sua decisione di non modificare i campionati di A e di B, ma la società siciliana può ancora sperare di restare in serie B, perchè se i 38 presidenti hanno bocciato il blocco delle retrocessioni, ciò non significa che non siano disposti ad accettare un campionato cadetto con 21 squadre, qualora siano costretti a farlo dai tribunali.

Erano tutti presenti, oggi a Milano, all'assemblea di Lega che si preannunciava infuocata e che invece ha visto i dirigenti di A e B compattarsi sulla decisione già presa nella riunione dello scorso 2 aprile: serie A a 18 squadre e B a 20 fino al 2005. Inutilmente Cosenza, Genoa e Salernitana hanno proposto un blocco delle retrocessioni che avrebbe portato la serie cadetta fino a 32 squadre nel 2005. Nessuno ha voluto cambiare in corsa, anche per non dare un aiuto al presidente federale Franco Carraro per risolvere una questione - quella relativa al Catania - che sta facendo il giro dei tribunali: "Se qualcuno sperava di trovare una ciambella di salvataggio, si è sbagliato di grosso", ha detto Antonio Matarrese, come sempre il più accanito avversario di Carraro.

E se Adriano Galliani nel suo ruolo di presidente di Lega ha cercato frasi diplomatiche per spiegare la posizione dell'organismo milanese in questa vicenda, Matarrese ha accusato Carraro di "averne combinate di tutti i colori" in un guazzabuglio giudiziario che non ha ancora dato un volto definitivo alla serie B.
"Per la Lega, questa vicenda non è chiusa, ma strachiusa", ha spiegato Galliani, che ha ribadito la volontà di non modificare il format dei campionati, chiudendo così un discorso di cui "non si parlerà più per un pezzo". I documenti spediti dalla Figc a Milano, e illustrati da Galliani prima in Consiglio e poi in assemblea, dicono chiaramente che per la Federazione il campionato è finito con 4 retrocessioni.

"Gli altri sono argomenti che non ci interessano" ha aggiunto il presidente di Lega, che ha evitato di fare qualsiasi previsione sull'iter giudiziario della vicenda Catania. "Nessuno dei presenti ha parlato di Carraro" si è limitato a dire Galliani. Ma Matarrese ha tenuto a precisare: "Adire alla Corte Federale è stata una forzatura che ha creato confusione e si poteva evitare". "Sapete che sono in disaccordo con il mio vicepresidente vicario - ha replicato Galliani - perchè non è stato Carraro, ma otto società a fare ricorso alla corte Federale".

Matarrese non è d'accordo con Carraro, ma Galliani non è d'accordo con Matarrese. Risultato: "il Catania - ha affermato Matarrese - ha un piede e mezzo in B" e "si arriverà a una B a 21 squadre" perchè "piaccia o non piaccia, c'e' una sentenza della Caf che va rispettata". In questo quadro, Luciano Gaucci continua a chiedere uno spareggio tra Napoli e Venezia, ipotesi decisamente improbabile anche nel caso in cui il Catania vincesse su tutti i fronti la sua partita giudiziaria. E'questa la notizia che riguarada da vicino i tifosi del Napoli, a cui poco interessa chi abbia torto o ragione, infatti ai tifosi azzurri preoccupa solo la permanenza in B della squadra e ,forse, dimeticare quanto prima ciò che è accaduto e risalire in fretta verso la serie A, con un progetto chiaro, serio ed ambizioso.

Potrebbe, invece, avere risvolti importanti la decisione della Disciplinare che il 10 luglio esaminerà la posizione di Franco Dal Cin e Maurizio Zamparini, i due dirigenti coinvolti nella passaggio di proprietà del Venezia nell'estate scorsa. Se verranno riscontrati illeciti amministrativi tali da portare alla penalizzazione della società veneta, il Catania sarebbe salvo e la serie B rimarrebbe a 20 squadre. A prescindere da tutte le sentenze e da tutte le decisioni della Lega Calcio.