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Caso Catania: sospesa ordinaza Tar
Il CS si pronuncerà sul ricorso della FIGC contro l'ordinanza del Tar per la riammissione del Catania in B, il Napoli presente all'udienza

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17 Giugno 2003 -- Sembra ormai giungere a termine l'interminabile querelle giudiziaria innescata dal Catania, a seguito della presunta irregolarità della posizione del calciatore Martinelli nella partita Catania-Siena, finita per la cronaca 1 a 1.
E' giunta infatti la notiza che, Mario Egidio Schinaia, presidente della sesta sessione, ha deciso di sospendere l'esecutività della decisione del tribunale amministrativo siciliano.

Il termine di tre giorni entro il quale il commissario ad acta Urbani doveva fare eseguire la riammissione del Catania in B era oramai in scadenza, quando ecco che è subentrato questo "evento" a cambiare la decisione del Consiglio di stato, che cinque giorni fa aveva respinto l'impugnazione della federcalcio: quando i legali di via Allegri hanno fatto presente a Schinaia, depositando l'atto di nomina del ministro come commissario, che la decisione del Tar imponeva entro oggi la revisione dei campionati, il presidente ha cambiato idea e ha preferito evitare la commistione tra giustizia amministrativa e giustizia ordinaria, sospendendo la sentenza del Tar, in attesa della decisione della sua sessione, che si riunirà oggi in seduta plenaria.

Il Catania dando prova di grande sicurezza ha deciso di rinunciare all'esecuzione del decreto di nomina di un commissario ad acta emesso il 12 giugno dal Tar della Sicilia. Questo perchè ritiene che il suo buon diritto "sia così evidente che sarà riconosciuto dagli stessi rappresentanti dello sport calcistico nazionale".
Il Consiglio, oggi, è dunque chiamato a decidere se è valido o meno l'atto del Tar siciliano: e se dunque il Catania dovrà giocare in C1 come da merito sportivo, o in B come da decisione amministrativa.
Il presidente del Catania, Riccardo Gaucci, si è detto "amareggiato e disinnamorato" per la sospensione, ha parlato di "sport che sta perdendo credibilità", e preannuncia in caso di sconfitta la volontà di andare avanti, verso chi o che cosa, questo ancora non è chiaro.

La Federcalcio non commenta, anche se il decreto odierno sembra segnare un punto a favore dell'autonomia sportiva. Il presidente dell'Atalanta e vicepresidente di Lega, Ivan Ruggeri, è tornato a parlare di "blocco delle retrocessioni", con una A a 20 squadre e una B a 22: una soluzione che taglierebbe la testa al toro, lasciando il Catania in B (così come l'Atalanta in A). Ma Carraro ha già espresso chiaramente il suo no, e le possibilità che attorno all'argomento si riaccenda una battaglia politica tra Lega e Figc sono scarse.

L'appuntamento dunque è per stamane: Catania e Figc saranno rappresentati dai rispettivi legali (professor Lorenzo Acquarone e avvocato Andrea Scuderi per il club etneo, avvocato Mario Gallavotti per la federazione), ma a sorpresa potrebbe presentarsi anche Riccardo Gaucci.

Di sicuro ci saranno anche i legali del Napoli Calcio, gli avvocati Giuseppe ed Orazio Abbamonte: la società campana, infatti, ieri ha presentato una memoria di costituzione come parte interessata nel procedimento. In via teorica, con la concessione di due punti al Catania, il Napoli sarebbe quart' ultimo nella classifica finale della B a pari merito con il Venezia e dunque dovrebbe disputare uno spareggio con i lagunari per giocarsi la permanenza nella serie cadetta.