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L'incubo comincia a svanire
Un buon Napoli batte l'Ascoli e si porta al sest'ultimo posto. La salvezza è più vicina, ma sabato c'è il Venezia

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17 Maggio 2003 --
  • La cronaca della gara
  • Video di gol e azioni
  • Le pagelle
  • Le dichiarazioni a caldo

    Ed alla fine il meraviglioso scenario del san Paolo è culminato in uno spettacolo pirotecnico per festeggiare una vittoria che senza alcun dubbio costituisce una tappa importante nel cammino verso la salvezza.
    Guardando la classifica infatti, gli azzurri si scoprono sest'ultimi con un punto di vantaggio sul Catania (con la prospettiva che in settimana possano diventare tre, se la Corte federale annullerà la sentenza della Caf) e due sul Venezia.
    Anche se il percorso verso la salvezza è ancora irto di insidie (a partire dalla gara di sabato prossimo a Venezia) resta il fatto che la gara odierna ha indubbiamente costituito un passaggio decisivo.

    Il Napoli non doveva fallire e non ha fallito: le due gare in casa dovevano portare sei punti e così è stato.

    A differenza di sabato scorso, però, gli uomini di Colomba hanno giocato molto meglio la gara, con un primo tempo di buon livello in cui sono riusciti a mettere più volte in difficoltà gli avversari che avevano cercato di imbrigliare gli azzurri nella zona mediana del campo.
    Infatti, nei primi quarantacinque minuti il Napoli ha un pò sofferto nella zona di Marcolin ma è riuscito a mettere in crisi gli avversari sulle corsie esterne grazie alla buona lena di Martinez a destra e della coppia Montervino-Pasino sulla sinistra.
    Dopo aver pressato per tutta la prima parte della gara, racimolando una buona serie di occasioni (tra cui un palo di Montervino ed alcune conclusioni aeree di Dionigi), il Napoli è passato in vantaggio su un calcio di rigore: una incursione di Vidigal in area di rigore è stata frenata da un intervento di Aronica che ha fatto cadere il portoghese.
    Il signor Dattilo non ha avuto esitazioni a fischiare il penalty e Dionigi dagli undici metri si è dimostrato nuovamente implacabile.
    Dopo aver sfiorato il raddoppio nel finale di tempo, il Napoli è andato al riposo meritatamente in vantaggio: per i marchigiani sul tabellino solo qualche sporadica conclusione senza pretese ed un pericoloso cross dalla destra sul quale Bonfiglio non è arrivato.

    Nella ripresa il Napoli ha cominciato con maggiore prudenza lasciando più metri di campo all'Ascoli: i marchigiani hanno provato a riversarsi in avanti, ma senza eccessivi risultati. Dopo un quarto d'ora lasciato quasi completamente agli avversari il Napoli ha poi cercato di rialzare il baricentro del proprio gioco per scrollarsi di dosso quei tremori che rischiavano di mettere in difficoltà la squadra.
    A spazzare via le ansie ci ha pensato ancora una volta Davide Dionigi, raccogliendo una bella sponda di Stellone che lo ha piazzato di fronte al portiere: da distanza ravvicinata il bomber azzurro non ha fallito insaccando alle spalle di Cejas.
    Con il raddoppio sono state fugate anche le ultime paure ed il Napoli ha condotto comodamente in porto la gara, permettendosi il lusso anche di fare qualche minuto di "torello" con gli avversari, regalando al san Paolo qualche barlume di emozione dimenticata da anni.
    Nel finale c'è stato tempo per una parata di Manitta su un tiro ravvicinato di Brienza e per l'unica nota negativa della serata: sull'ennesimo recupero Francesco Montervino si è infortunato ed ha dovuto abbandonare il campo. Il suo infortunio sembra abbastanza serio e rischia di privare il Napoli del suo contributo nel finale di campionato.

    Al triplice fischio finale, il san Paolo ha potuto finalmente applaudire: l'incubo comincia davvero a svanire, ma la salvezza passa ancora per tre difficili battaglie.