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Maradona e "Radio-autogol"
El pibe non parla e la radio s'infuria. Un'inutile manfrina a poche ore da una sfida decisiva per le sorti del sodalizio azzurro

16 Maggio 2003 -- Si sa, Diego Armando Maradona fa sempre notizia, ovunque vada e qualsiasi cosa faccia. Stavolta è stato trasformato in un "caso" perfino un suo silenzio.
El pibe, infatti, in vacanza a Fiuggi si è rifiutato di intervenire in una trasmissione radiofonica napoletana (in onda su Kiss kiss Napoli) e così, Walter De Maggio, il conduttore della trasmissione è andato su tutte le furie dedicando quasi interamente la puntata allo sgarbo che Maradona avrebbe fatto ai napoletani, negando loro "un saluto".

In realtà, molto più semplicemente - come ha rivelato lo stesso De Maggio - tra l'emittente napoletana e l'entourage dell'ex calciatore argentino vi è stata una trattativa per un'intervista non andata a buon fine.

Del resto, per un ex calciatore come Maradona, l'immagine è l'unica risorsa che gli può consentire di fare dei ricavi in termini di "vil pecunia".
Sicchè l'immagine (il volto, la voce, il nome stesso) di Maradona è gestita da manager che organizzano le presenze mediatiche del campione, contrattando i compensi per ciascuna intervista o apparizione su qualsiasi organo di informazione.

Con questa premessa, è chiaro che Maradona è obbligato ad intervenire in trasmissioni solo dietro compenso: è una pura e semplice legge di mercato e di comunicazione.

La questione, però, è che dopo il fallimento della trattativa, l'emittente radiofonica ha furbamente cercato di aggirare l'ostacolo.
Con la populistica richiesta di ottenere "solo un saluto" alla città di Napoli in diretta , gli emissari della radio napoletana hanno cercato comunque di far sentire la voce di Maradona in diretta sulle proprie frequenze.

Il colpo, però, non è riuscito e da qui è stato un diluvio di demagogia e populismo, fino a tirare in ballo perfino il figlio che Maradona ha lasciato a Napoli.

Insomma, uno "scoop" mancato ha trasformato la trasmissione in un "tiro al piccione" contro Maradona, inducendo molti tifosi a rivolgere parole pesanti contro il loro indimenticato beniamino.

Soprattutto, però, ciò che va sottolineato è che - a poche ore da una gara decisiva per il futuro di quella maglia che è stata indossata dal più grande calciatore di tutti i tempi - si sia preferito sollevare un "caso" stupido ed inutile per quelle che appaiono mere ragioni di "audience".

Legittimo la ricerca del "colpo" con la voce di Maradona in diretta radiofonica, meno sportiva invece è stata la reazione al fallimento de tentativo. Meglio avrebbe fatto, la trasmissione ad accettare il rifiuto con stile ed a soprassedere sulla polemica.
Meglio, soprattutto, avrebbe fatto a concentrarsi sulla prossima gara, invitando il popolo del tifo a stringersi intorno alla squadra per affrontare una ulteriore difficile tappa del cammino verso la salvezza.

Insomma, in questa puntata, si è trattato di "Radio-autogol". Può capitare anche ad una trasmissione che riteniamo quasi sempre utile ed interessante (spesso, però, forse un pò sopra le righe).