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Maradona: "Napoli-Juve? Non so"
Il Pibe de Oro: "Dicono che la giustizia non esiste, voglio credere che con me esista perché io voglio ritornare in Italia, voglio venire con mio nipote a vedere il Napoli e veda qui quello che ha fatto il nonno"

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26 Febbraio 2013 -- Diego Armando Maradona ha lasciato in auto l'albergo sul lungomare di Napoli. L'ex fuoriclasse argentino, salutato dai cori delle decine di tifosi assiepati all'esterno dell'hotel, è partito alla volta di Roma, da dove prenderà un volo per Dubai. Prima di prendere l'autostrada verso Roma, Diego Armando Maradona è passato da Scampia. Lo riferisce il suo avvocato Angelo Pisani, che è anche presidente della Municipalità che comprende il quartiere-simbolo del disagio della periferia partenopea. Maradona ha visto la zona delle Vele e il campo di calcio dove gioca il Napoli Nord. L'ex asso argentino avrebbe dovuto passare da Scampia ieri al suo arrivo a Napoli, ma l'affettuoso assedio dei tifosi glielo aveva impedito, E l'auto con a bordo Maradona aveva così deviato direttamente verso il lungomare.

INCONTRO CON GIORDANO - Un abbraccio con l'ex compagno di squadra Bruno Giordano, incontrato per caso all'aeroporto di Fiumicino prima della partenza questa sera per Dubai e, per souvenir, una scatola di mozzarelle di bufala. Diego Armando Maradona, si prepara a lasciare così l'Italia dopo il suo breve soggiorno che lo ha visto tornare a Napoli. Giunto intorno alle 19 al Leonardo da Vinci e accompagnato dal suo legale Angelo Pisani, il "pibe de oro", un piumino nero con cappuccio, una felpa grigia, un paio di pantaloni anch'essi neri con scarpe da ginnastica dello stesso colore, appena è sceso dall'auto che si è fermata di fronte ad una delle porte di ingresso del terminal 3, ha trovato ad accoglierlo l'ex centravanti di Lazio e Napoli, Bruno Giordano. Dopo uno scambio di battute tra i due, Maradona, scortato da agenti della Polizia di Frontiera e militari della Guardia di Finanza, è quindi transitato nello scalo dove, riconosciuto da passeggeri e operatori aeroportuali presenti, si è lasciato fotografare ed ha risposto con un ampio sorriso ai saluti della gente.

SU NAPOLI-JUVE - «Napoli-Juve? Non so se tornerò». Così Diego Armando Maradona ha risposto a chi gli chiedeva se venerdì tornerà a Napoli. Prima di raggiungere il gate del volo EK096 delle 20.35 della Emirates diretto a Dubai, Maradona ha trascorso circa mezz'ora all'interno di una sala Vip presidiata all'ingresso dalle forze dell'ordine. Poco prima qualche momento di caos quando ha temuto di aver perso il cellulare. «Ho perso il cellulare. Ho perso il cellulare», diceva dopo essersi accorto, frugandosi nelle tasche del piumino di non avere più con sè il telefonino. Ad andare in suo 'soccorso', un assistente del 'pibe de oro' che è tornato indietro e ha recuperato il cellulare smarrito nel bagno. Il transito di Maradona non è passato, ovviamente inosservato. A scattare foto con telefoni cellulari e I-Pad, anche alcuni mormoni. All'ex numero 10 di Napoli e Argentina, è stata riservata perfino un'intera navetta che collega il corpo centrale dello scalo al Satellite.

DIEGO ARMANDO MARADONA ALLENATORE DEL NAPOLI DOPO MAZZARRI: TI PIACEREBBE? VOTA!

CONFERENZA STAMPA DI MARADONA - Diego Armando Maradona ha parlato in conferenza stampa a Napoli. Il Pibe de Oro ha spiegato la sua posizione in merito alla questione Fisco. Ecco le sue parole più significative.

VIDEO: GUARDA LA CONFERENZA STAMPA DI MARADONA

PARLA MARADONA - «Buongiorno a tutti. Volevo dire a tutti quanti che ho di nuovo respirato l'aria di Napoli ed è in tutto il mio corpo. Era tanto tempo che volevo essere in questa città per vederla di nuovo. C'è qualcuno che non vuole questo e io non lo capisco. Tutti quanti in questa vicenda hanno fatto il mio contratto io mi occupavo solo ad andare in campo la domenica. Quando sono andato a Milano sono entrati in camera mia e mi hanno levato gli orecchini. Per questo non li porto. La gente deve dire la verità. Io andavo inc ampo per fare felici i napoletani. Perché devo pagare io per tutti mentre tutti gli altri possono andare in giro tranquillamente per Napoli. Io mi sono giocato la vita per questa squadra. Io alla giustizia italiana dico che sono uno che sta pagando senza sapere come era il contratto. Questa cosa la sanno Ferlaino, Coppola e Gallo. Sono una vittima perché sono l'unico a cui stanno dietro. Io non ho ammazzato nessuno. Io mi allenavo e davo tutto per il Napoli mentre gli altri firmavano contratti. Per questo non capisco perché la giustizia italiana mi chede 40 milioni di euro. Se io avessi quei soldi...Ferlaino lui ce li ha. Io ringrazio la gente che da Roma a Napoli mi ha trattato come uno che qualche volta l'ha fatto sorridere come ad esempio il gol a Tacconi. Io vengo a chiedere veramente giustizia. Dicono che la giustizia non esiste, io voglio credere che con me esista perché io voglio ritornare in Italia, voglio venire con mio nipote a vedere il Napoli e veda qui quello che ha fatto il nonno e questo per la giustizia italiana sarà facile perchè rivedendo tutto quello che abbiamo visto con il mio avvocato io non ho fatto niente. Se se la devono prendere con qualcuno se la devono prendere con chi firmava i contratti. Io non c'entro niente. Ringrazio i napoletani che vedo che me lo dimostrano che l'affetto e l'amore non è cambiato in questi anni. Napoli c'ha memoria, quella memoria che forse qualcuno non ha. Lasciatemi camminare per l'Italia serenamente. Un argentino non può risolvere i problemi degli italiani. Noi abbiamo tanti problemi nel nostro Paese. Questa che sta avvenendo è un'ingiustizia e spero che come me tutta la gente che è stata coinvolta in questo problema trovi una soluzione. Sono venuto a chiarire il mio problema con il Fisco non sono venuto a mangiare a casa di De Laurentiis e del sindaco De Magistriis. Da De Laurentiis non ho ricevuto mai, mai, mai un invito per vedere una partita del Napoli. Il sindaco invece deve risolvere più i problemi della città che parlare con Diego. Ci sono tanti ricordi belli del Napoli, soprattutto il San Paolo pieno che non ho visto mai più. Quella era una squadra di uomini. E in pochi lo riconoscono. Incontro con Napolitano? Io vorrei parlare con tutti per spiegare la mia situazione però io non posso forzare nessuno a parlare della mia fgaccenda. C'è della gente vicino a me che ci può parlare, ma oggi non so chi è il presidente italiano. E non lo sapete nemmeno voi se è Grillo o Berlusconi. L'affetto che ho visto in questi giorni? Voglio essere un duro ma ho pianto quando ho sentito che i ragazzi mi cantavano che io ero la rappresentanza di questa città. Mi sono commosso molto e ho pianto perché ripeto non ho ammazzato nessuno. La Juve vince lo scudetto? Io non credo che a 12 giornate dalla fine si possa dire che uno ha vinto il campionato. Perché dobbiamo regalare lo scudetto alla Juve? Il Napoli deve dare la caccia alla Juve perché non ti credere che la Juve è più del Napoli. Solo che loro sono pratici. Arrivano due volte e fanno due gol. Il Napoli ieri lo abbiamo visto. Il Napoli non deve mollare per niente perché venerdì c'è lo scontro diretto e sappiamo che loro in trasferta non sono la stessa squadra di Torino. Per questo chiedo ai giocatori di non avere paura di vincere per questo il campionato è ancora aperto. Messaggio per i giovani? Devono fare lo sport e allontanarsi dalla droga. Ho vissuto dei momenti bruttissimi e le mie due figlie mi hanno tirato fuori. Nessuno stava lì quando io ero in coma profondo. Per quello i bambini e i ragazzi napoletani devono pensare che la vita è lunga e non è fatta solo di un giorno. Dobbiamo ringraziare di stare meglio ogni giorno come posso dire io oggi. Il calcio è lo sport più bello del mondo. Incarico nel Napoli? Non sono venuto a Napoli per De Laurentiis e il sindaco. Sono venuto a mettere la faccia e dire che sono innocente. Avrò tempo per parlare con il presidente ed il sindaco. Ma non sto pensando neanche alla panchina del Napoli perché sarebbe mancare di rispetto a Mazzarri. Io ho sempre rispettato i codici del calcio e per questo non penso che De Laurentiis possa offrirmi un incarico perché quello che voglio io è già occupato. Io vorrei allenare il Napoli. Però non sono venuto per la panchina di Mazzarri perché lui qui sta facendo un grandissimo lavoro. Sono qui per dire che sono innocente e per dire a quelli che pensano che io possa pagare 40 milioni di euro "no". Al Fisco italiano non devo né una lira, né un euro. Chiedere scusa? Io non so a chi chiedere scusa. Mi piacerebbe giocare dietro a Cavani per fargli segnare tanti gol come facevo con Careca. Però lo dovete lasciare tranquillo perché così può fare un gol alla Juve. Hamsik è un giocatore fantastico che deve chiudere tutte le giocate che fa in gol. Se fa questo può essere che lo vuole il Barcellona. Vedo un Napoli ben messo in campo che forse oggi deve essere più attento e costante nel gioco, più aggressivo perché ha giocatori più adatti all'attacco che alla difesa. Per questo dietro si soffre un po' perché il Napoli di Mazzarri va meglio in avanti che in difesa. Mazzarri in scadenza? Io non prendo il posto di nessuno. Messi o Maradona? Mia madre mi diceva "perché ti paragonano con Pelè?". A quelli che dicono Pelè non li perdono perché lui dice stupidaggini. Oggi c'è il paragone con Messi ma l'Argentina deve vincere il Mondiale. Se pensiamo a Milan-Barcellona i rossoneri hanno vinto 2-0 con merito senza fargli toccare la palla a Messi, Xavi e Iniesta. Ognuno ha il suo tempo e come persona Messi è un grandissimo ragazzo però io sempre credo di essere stato il migliore. Venire a vivere a Napoli? L'ho vista cambiata, più bella ma dopo che sei perseguitato da tanto tempo ti viene la paura. Prima devo risolvere il mio problema e poi posso pensare se venire a vivere a Napoli. Cosa dico ai napoletani? Riempite il San Paolo perché è il ricordo più bello che ho. L'orecchino l'ha comprato Miccoli? Lo ringrazio perché è un gesto bellissimo che lui lo abbia preso. Se me lo restituisce gliene regalo un altro. Il mio sogno? Spero che o Roma o Inter prendano Mazzarri...a me come a tanti allenatori ci piacerebbe essere su quella panchina ma ora dobbiamo rispettare e lasciare lavorare Mazzarri perché ha fatto un grandissimo lavoro. Quando Mazzarri andrà via, lì...(e alza la mano, ndr). L'Italia come la vedo? Come Spagna, Portogallo, Grecia. Hanno un problema grandissimo, che la globalizzazione ha creato un problema che avevano gli americani e che ora dovete risolvere voi. Io sono contro gli americani. La Germania? Loro sono furbi».

PARLA L'AVVOCATO - Prende la parola il suo avvocato Pisani: «Diego è a Napoli per respirare l'aria della città. Qualche malalingua in questi mesi ha detto che Maradona non poteva venire in Italia. Non è vero niente. Non può essere considerato un evasore fiscale perché la sua evasione è stata dichiarata nulla dai giudici per Careca, Alemao, per il Napoli e quindi vale anche per Diego. Lui non ha mai ricevuto notifiche, non si è mai potuto difendere e quindi non è mai stato condannabile. In questo momento non c'è nessuna guerra in atto, c'è solo il fatto che Diego ama lo sport e la giustizia. Oggi gli faremo firmare l'atto di autotutela che noi consegneremo in tribunale. Poi ripartirà per impegni suoi personali e quando vorrà tornerà a trovarci ancora».

CONFERENZA STAMPA ALLE 12 - La conferenza stampa di Diego Armando Maradona dedicata ai temi del fisco e del calcio è stata rinviata alle ore 12 "per motivi di ordine pubblico", a causa della foltissima presenza di tifosi davanti alla sede della conferenza, nella sala Masaniello al corso Umberto di Napoli, e dell'albergo Royal dove alloggia Maradona. Lo rende noto l'avvocato Angelo Pisani che è in auto con il pibe de oro con il quale sta facendo un giro della città "per poter raggiungere con maggiore sicurezza il luogo della conferenza".

STRADE BLOCCATE - I tifosi non lo mollano neanche per un minuto: "assedio" davanti all'hotel Royal e 'assediò davanti all'ingresso della sala Masaniello dove a breve si terrà una conferenza stampa. È così che Napoli 'abbraccià in queste ore Diego Armando Maradona. Sono già tanti i sostenitori del "pibe de oro" che stanno cantando cori in onore di Diego lungo un tratto di Corso Umberto, tra le arterie più trafficate della città. Sono così tanti che lungo un tratto di strada non è neanche possibile il transito delle automobili. Intanto, tifo a parte, c'è attesa per quanto Maradona dirà in conferenza stampa. Insieme al suo legale, Angelo Pisani, Diego Armando spiegherà il suo complicato rapporto con il Fisco e ribadirà, come già fatto nei giorni scorsi, che lui non è un evasore e che ha desiderio di incontrare il capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

LE PAROLE SUL NAPOLI - Intanto ieri sera sono arrivate le prime parole dell'ex fantasista azzurro che ha commentato la partita degli uomini di Mazzarri: "Ho visto la gara del Napoli, è stato un peccato perchè gli azzurri potevano vincere". Lo ha detto Diego Armando Maradona a Napoli commentando il pareggio della squadra di Mazzarri sul campo dell'Udinese. Maradona ha guardato la partita in albergo e poi è andato a cena nel ristorante dell'ex bandiera del suo Napoli, Giuseppe Bruscolotti, a Posillipo. "È un peccato - ha detto Maradona - perché con questo pareggio la Juventus si è allontanata in classifica". "Sono molto contento di essere tornato a Napoli", ha poi aggiunto Maradona che è giunto ieri in città ed è stato acclamato per tutto il pomeriggio da centinaia di tifosi in festa sotto il balcone dell'albergo sul lungomare dove alloggia.

FONTE: CorrieredelloSport