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Sconfitta umiliante!
Finisce in malo modo l'avventura del Napoli in Europa League. Azzurri molli e impacciati.

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21 Febbraio 2013 -- PRIMO TEMPO - Ci si aspetta un Napoli arrembante ma sono i padroni di casa a rendersi pericolosi al 3' con un traversone basso dalla destra di Rajtoral che sfugge in area a Donadel, per fortuna non c'è nessuno dei suoi pronto a raccogliere. Al 6' ci prova Insigne con un destro dal limite che viene ribattuto coi pugni da Kozacik. Al 9' ci prova anche Calaiò, ma il suo sinsitro è debole e centrale anche se Kozacik riesce a bloccare in due tempi con un po' di difficoltà. All'11' Insigne crossa in area dalla sinistra a cercare Calaiò che non ci arriva per un soffio. Al 21' un sinistro di Dzemaili da appena dentro l'area viene ribattuto col corpo da un difensore del Plzen. Al 23' Calaiò lancia per Dzemaili che si invola tutto solo verso la porta difesa da Kozacik, ma l'assistente dell'arbitro chiama un fuorigioco che al replay non sembra esserci. Al 27' rischia il Napoli su cross in area di Horvath che vede il tocco ravvicinato di Bakos termina fuori di poco fuori. Al 37' ci riprova Insigne con un tiro dal limite sul primo palo con la palla che termina abbondantemente a lato. Questa l'unica azione degna di nota prima della fine del primo tempo.

SECONDO TEMPO - Mazzarri effettua subito un doppio cambio inserendo Inler e Cavani al posto di Beherami e Donadel. Sono però i padroni di casa a rendersi pericolosi proprio al 1' con il colpo di testa di Bakos in anticipo su Rolando che termina alto sulla traversa. Risponde il Napoli con un tiro dal limite di Inler che viene deviato in angolo. La squadra di Mazzarri è tutta sbilanciata in attacco con un 4-2-4 e rischia sui contropiedi del Viktoria Plzen come al 5' di gioco della ripesa quando, su appoggio sbagliato di Inler, il diagonale di Horvath viene bloccato a terra da De Sanctis. Però passa solo un minuto ed all 6' i padroni di casa si portano in vantaggio con Kovarik: cross dalla destra di Rajtoral, Rolando non riesce ad intervenire di testa, la palla giunge sulla sinistra per Kovarik che tutto solo trafigge De Sancits che tocca ma non tanto per deviare o bloccare il tiro potente del giocatore ceco. Al 9' un destro dal limite di Pandev, dopo uno scambio con Dzemaili, termina abbondantemente a lato. All'11' un tiro dal limite di Cavani termina di poco fuori sul primo palo. Al 14' il diagonale di Tecl lasciato solo, viene respinto da De Sanctis, ma il gioco era fermo per una posizione di fuorigioco del giocatore del Viktoria Plzen. Mazzarri effettua l'ultimo cambio inserendo Cannavaro per Gamberini. Il Napoli non ci crede più e molla anche psicologicamente subendo così, al 28' il raddoppio di Tecl su contropiede del Plzen quattro contro tre partito da una palla persa da Inler a centrocampo. Rischia ancora il Napoli. Al 33' il tiro dalla lunga distanza di Horvath viene deviato in angolo da De Sanctis. Al 36' si rivede il Napoli con un diagonale di Calaiò che termina di poco a lato. Al 37' rispondono i padroni di casa con Reznik che colpisce la traversa. Nel finale anche il Plzen allenta la morsa sui giocatori del Napoli che così hanno la possibilità di farsi ancora vedere con qualche tiro dal limite di Insigne, di Pandev e di Cavani. La gara si chiude dopo quasi due minuti di recupero con i padroni di casa che festeggiano il passaggio del turno e con i giocatori del Napoli che a testa china, dopo aver salutato i 400tifosi al seguito, rientrano negli spogliatoi.

CONCLUSIONI - Finsice qui l'avventura del Napoli in Europa League e finisce in malo modo con una sconfitta per due a zero che con i tre gol dell'andata fanno un passivo totale di cinque reti subite in 180minuti: una sconfitta davvero ummiliante! Il Napoli esce meritatamente perchè la squadra di Mazzarri ha dimostrato una netta inferiorità fisica ma anche di organizzazione di gioco, senza mai rendersi veramente pericolosi. La squadra non esce a testa alta, è difficile spiegare come sia potuto accadere un risultato del genere, ma le cause vanno ricercate nelle gambe, nella testa, nel gioco lento e prevedibile ed in diversi uomini non all'altezza e non in forma, come ad esempio Donadel, Dzemaili, Pandev, Zuniga ma anche Calaiò, Insigne e lo stesso Cavani. Questa sconfitta lascia seri dubbi per il proseguo del campionato, in quanto il dato che più preoccupa in questo momento è la condizione fisica che non sembra brillante. Speriamo gli uomini di Mazzarri sappiano smentirci già da lunedì prossimo contro l'Udinese.