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Un rigore ed è complotto pro-Napoli
Al Processo di Biscardi tragicomica ricostruzione della gara di sabato. Preziosi: "Carraro vuole salvare il Napoli"

13 Maggio 2003 -- Da tempo avevamo smesso di seguire le performances televisive del Processo biscardiano, ma - forse perchè dotati di una sorta di premonizione - ieri (lunedi) sera, facendo zapping siamo capitati sulla parte conclusiva della trasmissione più urlata della storia della tv.

A sorpresa, abbiamo scoperto che protagonista della puntata era il Napoli. Un tale evento (!) non capitava forse dai tempi in cui il Napoli era tornato in serie A e il presenzialista Corbelli non perdeva occasione per presentarsi in televisione, anche dal Biscardi nazionale.

A chiamare in causa il Napoli era Enrico Preziosi, che - in qualità di presidente in pectore del Genoa - si mostrava imbufalito per la vittoria azzurra contro la Triestina che ha inguaiato il grifone.

Secondo Preziosi i fatti del san Paolo dimostrano che "c'è una strategia per salvare il Napoli dalla retrocessione".
"Tutto dipende - ha chiarito - dal fatto che Carraro, presidente della Federazione è anche un alto dirigente della Mediocredito, che vanta una importantissima esposizione bancaria nei confronti dell'ex patron del Napoli, Giorgio Corbelli".

Le accuse di Preziosi sono poi state riprese anche da altri giornalisti che hanno ricordato delle dichiarazioni rilasciate da Carraro pochi giorni prima della gara di sabato scorso in cui il presidente federale parlava "del grande debito che il caloroso pubblico napoletano ha con il calcio".

La "bomba" (termmine caro alla fraseologia biscardiana) è stata però rappresentata dal Supermoviolone, nel quale sono state mostrate le azioni sulle quali Nucini ha fischiato i rigori a favore del Napoli.

La ricostruzione con le immagini rallentate ha letteralmente rasentato il tragicomico: sul primo rigore le immagini hanno mostrato rapidamente l'azione in campo largo, per poi soffermarsi su un primo piano che mostra Pasino e un difensore della Triestina che salatano insieme.
Peccato che il fallo (peraltro netto) fischiato da Nuncini riguardasse l'atterramento in area di Dionigi e non l'intervento su Pasino.

La moviola è poi proseguita sul secondo penalty assegnato da Nucini: in questo caso è stata mostrata una immagine in campo largo senza nemmeno cercare di individuare cosa accadesse nel mucchio in area di rigore con una inquadratura in primo piano nella zona calda.

A quel punto tutto lo studio è scoppiato in una imprecazione sullo "scandalo" dei due rigori fasulli assegnati al Napoli, con il patron del Palermo, Maurizio Zamparini (fino a quel momento impegnato in una furibonda polemica con Preziosi) lesto ad affermare che al posto del Genoa si sarebbe infuriato "cento volte di più".
A completare il quadretto è stata letta una email di un supporter azzurro che dichiarava il proprio dispiacere per una vittoria conquistata con un rigore inesistente.

Insomma, un vero e proprio "tiro al piccione" contro il Napoli.

Per parte nostra abbiamo sin dalla conclusione della partita affermato che l'arbitraggio di Nucini ha indubitabilmente favorito il Napoli (soprattutto in una visione complessiva della gestione della gara, molto casalinga da parte dell'arbitro bergamasco), ma quanto accaduto nella trasmissione televisiva è per certi versi preoccupante.

Infatti, se per onore di cronaca è giusto affermare che la direzione arbitrale è stata favorevole per i colori azzurri, trasformare quanto accaduto al san Paolo nella prova che il Napoli sia divenuta una sorta di "Juventus della serie B", è davvero fuori da ogni logica.