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Aronica al Palermo
Il nuovo difensore del Palermo: "Grazie Napoli ma mio ciclo era chiuso". Lo Monaco: "Raggiunta intesa con Dossena".

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02 Gennaio 2013 -- «Ho lasciato una grande piazza con dei grandi tifosi ma non sono rammaricato: era giusto cambiare perché il mio ciclo era finito». Lo ha detto Salvatore Aronica, nuovo difensore del Palermo. L'ex giocatore del Napoli ha parlato del club azzurro: «Ringrazio tutti i tifosi - le parole di Aronica a Sky Sport -, Mazzarri e De Laurentiis. Ma ora sono a Palermo e posso ripartire da casa. Il numero maglia? Il 6 era occupato e ho scelto il numero 3 perché ho iniziato con questo numero che mi ha portato fortuna nella mia carriera».

NUOVA SFIDA - Aronica è concentrato sul Palermo e affronta questa nuova sfida con grande entusiasmo: «La situazione di classifica è deficitaria ma la società sta lavorando sul mercato. Io cercherò di dare il mio contributo, di mettere la mia esperienza al servizio dei giovani: c'è grande voglia di fare bene. Dossena? Sì l'ho sentito per gli auguri, se dovesse lasciare Napoli potrebbe darci una grande mano».

Intervistato da Sky, l'a.d. del Palermo Pietro Lo Monaco fa il punto sul mercato e fa capire che, dopo Aronica, dal Napoli è in arrivo un altro giocatore, l'esterno sinistro che nella squadra di Mazzarri dovrebbe essere sostituito da Armero, in procinto di lasciare l'Udinese: "C'è l'intesa con Dossena, nelle prossime ore speriamo di raggiungere quella con Il Napoli, perchè noi abbiamo la necessità di migliorare l'organico per competere fino in fondo per restare in Serie A". Sui possibili di Marquinho dalla Roma e Calaiò dal Siena, l'.a.d. dei rosanero dice che "a volte si anticipano anche i reali movimenti. Con la Roma abbiamo parlato, aspettiamo che rientrino in Italia per vedere se ci sono i presupposti per un trasferimento, così come per l'attaccante del Siena: vogliamo coprire quel ruolo alla luce dell'infortunio di Hernandez. Abbiamo un accordo sulla parola per Immobile con Preziosi, poi gli eventi mutano e stiamo alla finestra. Ma vogliamo una punta, questo è chiaro".