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Il Napoli si ribella: "Una sentenza ingiusta"
Il legale del club Grassani: "Pronti a chiedere i danni: una decisione che ci fa subire danni patrimoniali, d'immagine e anche tecnico-sportivi."

18 Dicembre 2012 -- L'ipotesi di una richiesta danni da parte del Napoli per la sentenza che ha tolto 2 punti e squalificato per 6 mesi i calciatori Grava e Cannavaro "non č assolutamente da escludere e, anzi, credo che verrā proprio presa in considerazione". Cosė l'avvocato Mattia Grassani, legale del Napoli, intervenuto ai microfoni di 'Tutti convocati' su Radio 24 ha aperto a una possibile azione legale del club. "Il Napoli ha subito danni patrimoniali, d'immagine e anche tecnico-sportivi e sono tutte ragioni di risarcimento che potranno essere prese in considerazione una volta esauriti i gradi di giustizia - ha aggiunto Grassani -. Per quanto accertato dalla commissione disciplinare non c'č alcuna responsabilitā nč di culpa in vigilando nč di omesso controllo da parte della societā, che paga il comportamento di un ex-tesserato come Matteo Gianello, in scadenza di contratto, che nella stagione 2009-2010 non giocō nemmeno un minuto". La sentenza della Disciplinare č stata accolta con "grande disappunto, disagio e protesta: č una sentenza ingiusta e assolutamente inadeguata ai tempi rispetto all'istituto della responsabilitā oggettiva".
(FONTE:CorrieredelloSport)

Comunicato della SSC Napoli su Sentenza Commissione Disciplinare Nazionale

Il Presidente Aurelio De Laurentiis, l'allenatore Walter Mazzarri e tutta la squadra sono sereni, certi che nessuna violazione possa essere addebitabile alla SSC Napoli spa.

Pur non entrando nel merito dell'obsoleto e superato principio della responsabilita' oggettiva, e riservandosi ogni commento giuridico e ogni azione nelle opportune sedi, la SSC Napoli non condivide le decisioni della Commissione Disciplinare Nazionale, ritenendo, inoltre, che non si possano alterare irrimediabilmente i campionati in corso di svolgimento.

Ogni eventuale decisione va presa prima che inizi un torneo o al termine dello stesso. Dalla stagione 2009/2010, di tempo ce n'e' stato per valutare e decidere.

Siamo fiduciosi che nei due gradi successivi di giudizio si possa applicare una vera giustizia che si fondi sul diritto e sull'equita' e non sul giustizialismo. Benigni docet.