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"Il miglior ritiro"
Il tecnico azzurro soddisfatto della prima parte di preparazione.

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24 Luglio 2012 -- "Il miglior ritiro della mia carriera". Walter Mazzarri è più che soddisfatto del precampionato a Dimaro e lo manifesta chiaramente. Nell'ultima conferenza nella Val di Sole il tecnico azzurro manda messaggi lusinghieri al gruppo e all'ambiente...

Mister, quale bilancio ha tratto dal ritiro?

"La prima indicazione che mi aspetto da una preparazione è che il lavoro fisico sia stato svolto al meglio e che i calciatori assorbano bene i carichi di lavoro. Sotto questo profilo questo è stato il miglior ritiro della mia carriera perchè tutti i ragazzi hanno risposto benissimo e nessuno ha avuto problemi. Poi ho visto grande attenzione e disponibilità a recepire un modulo diverso dallo scorso anno ed anche chi è arrivato dopo ha percepito il messaggio tattico. Ringrazio anche Dimaro per l'organizzazione. Sono stati tutti eccezionali con noi e ci hanno permesso di lavorare nelle migliori condizioni"

Che sensazioni ha sul valore della squadra dopo la preparazione?

"Il calcio non è una scienza esatta ma ha parametri comunque riscontrabili. Questo gruppo negli anni ha sempre tenuto testa a chiunque e abbiamo un anno in più di esperienza. Io non faccio mai proclami perchè soprattutto all'inizio in ogni parte d'Italia si sente dire: vinceremo lo scudetto. E' anche legittimo questo ma io non amo parlare, io voglio vedere la risposta del campo. Di certo ci sono dei valori di partenza da rispettare però poi c'è anche il fattore del gruppo e della squadra che può fare la differenza"

Si è notata una notevole crescita di Inler, sarà lui il fulcro su cui si svilupperà la manovra?

"Inler sta bene, è un po' appesantito dai carichi di lavoro ma conosco il giocatore, è una garanzia per me, ha qualità ed è affidabile. E credo che quest'anno, secondo alcuni meccanismi che ci siamo riproposti nel modulo, possa orbitare maggiormente davanti alla difesa per proteggere ed impostare"

Oggi è il compleanno di Gargano, vuole mandargli un messaggio?

"Gargano è uno dei giocatori più impiegati da me in questi anni e questo significa che se l'è meritato. Io non guardo in faccia a nessuno, ciò che penso di Gargano lo dice il campo, se l'ho scelto quasi sempre ci sarà un motivo. Poi chi meriterà giocherà"

In avanti Pandev è quello che ha già avuto un'investitura importante...

"Pandev è un giocatore di classe internazionale. Da quando è arrivato al Napoli ha anche ritrovato gli stimoli dopo due anni non eccezionali all'Inter. Gli stimoli sono fondamentali e da quando è qui ha dimostrato di averne. Deve lavorare con sacrificio e poi dimostrerà il suo valore. Se continuerà così per me è una assoluta garanzia in attacco"

Cosa cambia col nuovo modulo?

"La mia idea sarà sempre quella di un calcio propositivo. Anche il nuovo modulo ci darà tante soluzioni offensive. Io credo che questo è il tipo di gioco che alla fine porta ad ottenere risultati. La squadra in questi anni ha fatto benissimo ma è anche stata studiata nei dettagli dagli avversari. Se bloccano gli esterni dobbiamo trovare sbocchi diversi, abbiamo varie mezzale che possono inserirsi e che possano anche favorire gli attaccanti. Dobbiamo poterci muovere su più soluzioni"

Che tipo di giocatore manca ancora al Napoli tatticamente?

"Credo che potrebbe servire un esterno, magari ambidestro ma preferibilmente di fascia destra perché a sinistra mi sento coperto con Dossena e Zuniga"

In attacco arriverà qualcuno?

"Non credo. La rosa numericamente è giusta. Gli attaccanti sono validi e complementari, non c'è bisogno di un altro elemento anche perchè altrimenti saremmo costretti a svilire qualche giocatore importante"

Sarà l'anno del rilancio di Britos?

"Britos l'anno scorso ha avuto vari problemi. Ma se quest'anno non gli succede nulla, come tutti ci auguriamo, partirà titolare. Faccio molto affidamento su di lui sin dall'inizio"

E' un Napoli che legittima i sogni dei tifosi...

"Ben vengano gli stimoli ed i sogni. Io sono il primo a voler vincere. L'entusiasmo fa bene, poi però bisogna vedere questi sogni come si traducono in campo..."

Infine una profezia beneaugurante su un giovane della rosa...

"Fornito l'ho visto crescere, ha personalità ed un carattere forte che a me piace molto. E' un calciatore di avvenire certo, in certi tratti mi ricorda il primo Hamsik"

FONTE: SSCNAPOLI