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Napoli la mia città. Vincerò con questa maglia
Lo slovacco carica la squadra a pochi giorni dalla sfida contro il Chelsea: "Il Chelsea dovrà attaccare, le nostre ripartenze devono essere micidiali".

08 Marzo 2012 -- ROMA - Marek Hamsik carica il Napoli nel momento più importante della stagione. Ai microfoni di Marte Sport Live lo slovacco ha risposto a moltissime domande: «Stiamo vivendo un momento speciale. Abbiamo collezionato quattro vittorie consecutive in campionato e abbiamo sconfitto il Chelsea anche se non è finita, serve una grande prestazione a Stamford Bridge».

Il Napoli ha recuperato terreno in campionato
«C'è grande equilibrio, la classifica è corta, è tutto aperto per entrare in Champions ed in Europe League. Sono bastate quattro partite per cambiare la storia, ora dobbiamo continuare così. Venerdì ci aspetta il Cagliari».

Hamsik non teme un contraccolpo in vista della Champions?
«Ogni partita va affrontata al massimo a prescindere dall'avversario. Speriamo di non soffrire venerdì come è successo con il Parma. In Italia non esistono partite scontate».

Ha cambiato leggermente ruolo: è più vicino ai centrocampisti.
«Va bene così. Contro le squadre che giocano con la difesa a tre, a me tocca uno dei centrocampisti avversari per poi ripartire. Segno di meno? Posso migliorare, guardo le statistiche: negli ultimi cinque anni, la media è sui 10. Ora sono ad otto considerando la Champions, ma va bene così. Ho migliorato gli assist, ne ho fatti sette. Sinceramente, m'interessa la squadra, adesso sta facendo bene il Pocho Lavezzi e sono contento per lui».

Il Napoli è nel cuore della stagione
«Affrontiamo una partita alla volta, quindi ora c'è il Cagliari, poi tutti aspettano il Chelsea, il Milan ha sofferto tantissimo a Londra e noi non dobbiamo lasciare nulla d'intentato. Dobbiamo fare quello che non ha fatto il Milan nel primo tempo, dove ha sofferto tanto. Serve la massima concentrazione. Ieri il Chelsea ha vinto in Fa Cup con Di Matteo in panchina. Il nuovo allenatore porta sempre una scossa e cambia atteggiamento. Questo va a nostro svantaggio, ma non deve modificare il nostro approccio. Il Chelsea dovrà attaccare, le nostre ripartenze devono essere micidiali. Cavani e Lavezzi sono dei fenomeni in tal senso. Pensiamo soltanto a noi e seguiamo le indicazioni di Mazzarri che è bravissimo a preparare le partite. Non ho visto la partita del Milan, ero al compleanno di Gianluca Grava. Poi ci aspetta l'Udinese, fondamentale per il terzo posto, e il Siena. Vogliamo la finale di Coppa Italia».

Hamsik, lei è uno dei pezzi pregiati del Napoli: è ambito dai grandi club.
«È un riconoscimento per tutta la società, per il presidente De Laurentiis, e per la città. Questo progetto - però - continua e noi siamo pronti. Vogliamo fare bene con questa maglia e portare Napoli in alto».

Lei ha segnato molti gol
«Ricordo il primo in serie A con la Sampdoria, quello con il Milan da 70 metri, quello contro lo Steaua Bucarest in Romania. Mi piacciono quelli che fanno vincere la squadra. Mi piacerebbe farne uno a Stamford Bridge. Il mio sogno? Vorrei vincere qualcosa con il Napoli, per adesso sono ottimista sulla Coppa Italia. Dobbiamo passare per forza con il Siena e poi potremmo giocarci il trofeo. Ma non ce l'abbiamo fatta ancora. Sarà tosta».

La Champions ha un fascino incredibile
«Vorrei riportare la magica atmosfera al San Paolo. Il mio rapporto con la città? Adesso i tifosi sono molto contenti ma vogliono continuare e noi proveremo a dare tante soddisfazioni».

Hamsik è coccolato da Mazzarri e De Laurentiis
«Questi cinque anni sono stati bellissimi, Napoli è casa mia»

Domenica, intanto, c'è stato l'incrocio con Fabiano Santacroce
«Siamo grandi amici, mi ha detto che mi avrebbe menato. Ci è riuscito solo una volta e mi ha spaccato la scarpa. Lavezzi? Sta decidendo le partite, è molto concentrato. Adesso sta pressando in fase difensiva, sta benissimo e lo dimostra. Ha la tranquillità giusta e le cose vengono da soli».

Cavani e Lavezzi rappresentano una delle coppie più prolifiche
«Tutti i club europei li cercano, sarà dura trattenerli, ma il presidente non li venderà. Noi giochiamo per vincere».

El Sharaawy considera Hamsik il suo punto di riferimento
«Mi fa piacere, gli auguro una grande carriera».

Il Napoli è uno dei vessilli della città
«Siamo consapevoli di rappresentarla in giro, altri sport non sono così seguiti come il calcio. Vogliamo essere la forza di questa città».

Ma quali sono le sue caratteristiche?
«C'è il movimento senza palla. E' uno dei miei punti di forza».

Nello spogliatoio Lavezzi è uno dei punti di riferimento
«Scherza sempre e ci mette di buonumore. Il più carismatico? Dico il capitano, Paolo Cannavaro, questo gruppo è davvero ottimo».

Lei proviene da una famiglia di sportivi
«Mia madre giocava a pallamano, mia moglie e mia sorella pure. In Slovacchia è uno sport molto praticato soprattutto dalle ragazze».

Marek ha una passione per il tennis
«Sono grande tifoso di Rafa Nadal, ho sfidato sempre il nostro addetto stampa, Guido Baldari, che non mi ha mai battuto. Preferisco Nadal a Federer per la sua grinta. Prima vinceva solo sulla terra rossa, ora è completo».

Hamsik è il capitano della sua nazionale
«La qualificazione agli ottavi ai Mondiali è stato un traguardo storico, adesso è cambiato tutto. Siamo senza allenatore, Weiss è andato via, c'è tempo fino a maggio. A settembre cominciano le qualificazioni».

E il tempo libero?
«Io e Martina stiamo crescendo i nostri figli. Il secondo Lucas è una peste, Christian gioca già a calcio».(FONTE:CorrieredelloSport)