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Serie A: si va verso lo sciopero
Niente accordo tra Lega ed Aic. A meno di sorprese, quindi, difficile che domenica si giochi.

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24 Agosto 2011 -- La serie A corre verso lo sciopero. A meno di clamorose sorprese la prima giornata del massimo campionato non si disputerà nel prossimo week end. "L'assemblea della Lega di Serie A, con voto a larghissima maggioranza, 18 a 2, ha respinto di aderire al testo del contratto collettivo proposto dall'Assocalciatori". L'annuncio del presidente Maurizio Beretta arriva nel primo pomeriggio dopo una mattinata passata in consiglio federale in cui erano state dispensate notevoli dosi di ottimismo. "Il testo firmato dall'Assocalciatori non può essere sottoscritto se non c'è l'integrazione dei due punti sui quali già ci eravamo espressi", ha spiegato Beretta al termine dell'assemblea dei club.

NIENTE INTESA - Sono due i nodi. L'articolo 4 che riguarda il contributo di solidarietà che secondo i club deve essere totalmente a carico dei giocatori e l'articolo 7 che secondo la Lega deve prevedere l'assoluta autonomia dello staff tecnico di organizzare gli allenamenti dei giocatori. L'assemblea ha votato a larga maggioranza per il no (solo Cagliari e Siena erano favorevoli alla firma) "respingendo l'idea di aderire al testo già firmato dall'Aic considerandolo non sufficiente". I club hanno controproposto le loro modifiche ai due articoli sui quali si è bloccata di nuovo la trattativa. Sull'articolo 4.2 le società vogliono che venga così emendato: "Non è ammesso il patto contrario. Eventuali contributi straordinari, quale quello previsto dal
Dl 14 agosto 2011 o analoghi provvedimenti, saranno comunque esclusivamente a carico del calciatore". Quanto all'articolo 7.2 la correzione del testo così come vogliono i club dice: "Quanto previsto al precedente comma non impedisce allo staff tecnico della società di organizzare allenamenti differenziati per tutto il tempo ritenuto necessario a soddisfare le esigenze tecniche stimate dallo staff".

COSI' NON SI GIOCA - Una scelta, quella della Lega, bocciata da alcuni presidenti (Cellino: ''L'Assocalciatori sta dimostrando più responsabilità e molta più maturità di quanta se ne sia vista nell'assemblea di Lega di Serie A'') e che ha sorpreso Damiano Tommasi, presidente dell'assocalciatori. ''Al momento non ci sono le condizioni perché si giochi - ha detto - Sono allibito che domenica non si giochi, o che ci sia il forte rischio che non si giochi-. Le modifiche proposte per noi non erano accettabili, ma chi le ha proposte non ha lasciato la delega per la firma e ha chiuso l'assemblea. Non giocare non fa bene a nessuno, ma qualcuno ha interesse che non si cominci".

SITUAZIONE INCOMPRENSIBILE - Non riesce ad essere ottimista il presidente della Figc, Giancarlo Abete: "Il Consiglio federale di domani ha l'obiettivo di non arrendersi di fronte ad una situazione per me incomprensibile sul versante dei contenuti", ha spiegato. "Fare un ulteriore approfondimento, perché la fretta è cattiva consigliera. Se non ci sono le condizioni da stasera a domani alle 11, lascerò agli atti la posizione ufficiale della federazione. Essere ottimisti con questi chiari di luna diventa difficile, bisogna essere realisti. Mi sembra ci sia forte volontà di scontro. Mi sembra più un braccio di ferro comunicazionale che legato ai contenuti".

FONTE: Repubblica.it