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Calcio scommesse, 16 arresti tra cui Beppe Signori.
Nuovo scandalo nel mondo del pallone: «Organizzazione criminale condizionava i risultati delle partite di serie B e della Lega Pro»

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01 Giugno 2011 -- C'è anche l'ex capitano della Lazio e attaccante della Nazionale, Beppe Signori, tra le 16 persone arrestate dalla polizia nell'ambito di un'inchiesta sul calcio scommesse nei confronti di un'organizzazione che avrebbe condizionato il risultato di alcune partite di calcio serie B e di Lega Pro. Per Signori sono stati disposti gli arresti domiciliari. Gli indagati sarebbero complessivamente una trentina.

Tra gli arrestati ex giocatori di serie A, calciatori di serie minori ancora in attività, dirigenti di società, titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti. Dall'inchiesta, condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo, è emerso che le persone coinvolte arrestati avrebbero fortemente condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. Nei loro confronti la magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari.

«Organizzazione criminale». I calciatori e gli ex giocatori professionisti arrestati dalla polizia erano parte integrante di una vera e propria «organizzazione criminale» nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati, secondo l'indagine, sarebbero anche riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario. Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove «importanti ed inconfutabili».

L'indagine, partita sei mesi fa, avrebbe consentito inoltre di individuare la responsabilità dell'organizzazione in un grave evento avvenuto in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno proprio a Cremona. Quanto avvenuto in occasione di quell'incontro ha permesso ai poliziotti di allargare l'indagine a diversi soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, grazie ai contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all'estero.

Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della polizia a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Nel corso dell'operazione sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, in alcune ricevitorie e presso uno studio di commercialisti che avrebbero consentito di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini. (ilMattino)