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Pesante sconfitta
Azzurri spenti e sottotono. Rigore generoso concesso da Rocchi.

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28 Febbraio 2011 -- PROLOGO - Dopo 25 anni Milan-Napoli torna a rievocare sogni di scudetto. Per lo scontro d'alta classifica, Mazzarri sostituisce lo squalificato Lavezzi con Mascara, la formazione è dunque quella tipo con De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena, Hamsik, Mascara e Cavani. Sul fronte avversario Allegri tiene in panchina Cassano preferendogli Pato al fianco di Ibrahimovic e Robinho, tra i pali Abbiati, poi in difesa gli ex Abate e Jankuloski, preferito all'altro ex ODdo, quindi al centro della difesa Nesta e Thiago Silva, a centrocampo Gattuso, Van Bommel e Flamini. Il tutto in uno stadio che fa registrare il pienone grazie anche ai circa 10mila tifosi del Napoli giunti da ogni parte d'Italia. Occhi puntati sul direttore di gara, Gianluca Rocchi di Firenze e sui suoi assistenti Maggiani, Di Liberatore e Tagliavento (quarto uomo).

PRIMO TEMPO - Al 6' Campagnaro anticipa su fallo laterale Ibrahimovic servendo la palla al limite dell'area del Milan per Cavani il cui tiro è debole e fuori misura. Al 9' Ibrahimovic imbeccato in area sulla destra, un po' largo, calcia al volo mandando alto sulla traversa. Al 12' ci prova Hamsik con un tiro dalla distanza che però termina a lato. Due minuti più tardi Cavani lanciato da solo verso la porta di Abbiati viene fermato in posizione millimetrica di fuorigioco dall'assistente Di Liberatore. Al 17' Ibrahimovic cade in area di rigore azzurra senza che Cannavaro lo tocchi, affera il pallone con le mani, l'arbitro Rocchi fischia la punizione per il Napoli tra le proteste del pubblico di casa. Al 19' primo angolo della gara, guadagnato dal Napoli sulla destra. Dalla bandierina MAscara serve per Gargano che restituisce prontamente a Mascara, ma incredibilmente l'assistente dell'arbitro segnala la posizione di fuorigioco inesistente perchè al centro area c'era un difensore del Milan che teneva abbontantemente in gioco il centrocampista azzurro. Al 21' ci prova Gattuso con un tiro dal limite, ma la palla termina di qualche metro sopra la traversa. Al 23' Pato fermato in netta posizione di fuorigioco dall'assistente Maggiani. Al 25' salvataggio di Pazienza che interviene in scivolata mandando in angolo il passaggio di Ibra per Robinho che era tutto solo e pronto a calciare in rete. Al 31' diagonale di Ibrahimovic murato in scivolata da Pazienza. Al 33' Van Bommel imbeaccato in area dopo un rimpallo fortunoso su tiro dal limite di Robinho, calcia a botta sicura, ma Aronica si immola in scivolata e salva la porta difesa da De Sanctis. Al 35' galoppata di Jankulovski che serve per Robinho il cui tiro è murato da Cannavaro, la palla torna a Jankulovski che calcia dal limite mandando alto. Intanto Mazzarri sta invitando i suoi uomini ad usare la testa e a ragionare. Al 38' traversone dalla sinsitra di Pato che attraversa pericolosamente tutta l'area del Napoli, la palla arriva sulla sinsitra, Robinho lasciato solo si incunea in area, ma per fortuna il suo tiro-cross termina direttamente sul fondo. Al 40' De Sanctis esce tra i piedi di Flamini anticipandolo, ma la palla gli sufgge il tiro debole di Pato, viene respinto sulla linea di porta da Aronica.

SECONDO TEMPO - Al 2' De Sanctis smanaccia su tiro di Van Bommel da calcio d'angolo. Al 3' Rocchi assegna un calcio di rigore per il Milan per un fallo di mano di Aronica sulla linea di fondo. Il giocatore del Napoli viene anche ammonito e così sempre al 3' Ibrahimovic, con un tiro potente e preciso dagli 11 metri porta in vantaggio il Milan con De Sanctis che intuisce la traiettoria, ma non riesce ad intercettarla.Ibrahimovic che è precisa e potente. Al 9' c'è un destro dal limite di Pato, De Sanctis si stende e devia in angolo sulla sinistra: Napoli completamente in bambola. Al 14' su traversone basso di Pato, ancora bravissimo De Sanctis a bloccare con una mano in due tempi. Allegri effettua il primo cambio inserendo Boateng per Robinho. Al 19' non ce la fa Mascara che lascia il campo infortunato per fare spazio a Zuniga. Al 21' tiro da ottima posizione di Flamini che svirgola la palla, per fortuna del Napoli, e la manda alta sulla traversa. Al 31' Pato va via sulla sinistra, aspetta l'arrivo al centro di Boateng perso da Aronica, che senza problemi in velocità mette alle spalle di De Sanctis per il due a zero. Mazzarri inserisce Sosa per Maggio, ma al 33' Pato, scattato in contropiede sfodera un eurogol dalla lunga distanza e trafigge De Sanctis di destro.

CONCLUSIONI - Il Napoli esce ancora una volta sconfitto da San Siro. La squadra di Mazzarri ha giocato bene solo il primo quarto d'ora, poi lentamente si è spento ed il Milan ha cominciato ad essere sempre più pericoloso. Nella ripresa, poi, il tracollo iniziato con un calcio di rigore molto generoso concesso da Rocchi per un tocco di braccio di Aronica da posizione molto angolata e proprio sulla linea di fondo. La rete dal dischetto di IBrahimovic ha disunito il Napoli e galvanizzato il Milan che, approfittando degli spazi lasciati dagli azzurri, con due azioni di contropiede ha prima raddoppiato e poi chiuso la gara con Pato.

Nel Napoli si salvano solo De Sanctis, Campagnaro e Cannavaro autori di una gara grintosa che ha evitato un passivo peggiore. Peccato per Aronica che nel primo tempo era stato uno dei migliori, ma poi nella ripresa è venuto fuori il solito Aronica dai gomiti larghi.

Il Napoli ha pagato dazio per tanti motivi: il primo è che con la testa non è stato in grado di reggere l'impatto della sfida valida per il vertice. Non a caso tutte le volte che gli uomini di Mazzarri si sono trovati a dover fare il salto per volare in testa alla classifica, alla fine hanno perso. E' capitato già nella gara persa con la Lazio ed in quella col Chievo, segno questo di una maturità non ancora del tutto acquisita. Altro dato da tenere presente, oltre all'assenza di Lavezzi, il campo di gioco pesante e scivoloso che ha favorito sicuramente il Milan una squadra più fisica rispetto al Napoli. Inoltre i rossoneri avevano giocato martedì e quindi avuto due giorni in più per riposarsi e per preparare al meglio la gara.

Evanescente l'attacco azzurro, con Cavani, Hamsik e Mascara mai in partita e mai pericolosi, spenti e poco reattivi Maggio e Dossena sulle fasce, tante palle perse da Gargano, mentre Pazienza tranne qualche salvataggio nel primo tempo, non ha mai dettato i tempi per far salire la squadra. Unica nota positiva, dunque, restano i risultati di ieri che tengono il Napoli ancora al terzo posto con un buon vantaggio sulla quinta e quindi ancora in lotta per un posto nel calcio che conta.

A cura di M. Spampanato