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"Inizia una nuova era"
Michel Platini parla del fairplay finanziario.

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25 Gennaio 2011 -- "Purtroppo il calcio vive sopra le regole della normalità, adesso inizia una nuova era con il fairplay finanziario". Sono le parole del presidente dell'Uefa, Michel Platini, a Coverciano per il Seminario 2011 organizzato da Figc e Ussi. "Non possiamo avere un miliardo e duecento milioni di euro di debiti tutti gli anni. Fairplay finanziario significa semplicemente non spendere più di ciò che abbiamo", spiega il dirigente francese che dice di aver "convinto i proprietari di club, stufi di pagare un sacco di soldi. Tutti d'accordo in Italia, più complicato in Gran Bretagna".
Per il futuro Platini ha ancora molte cose da fare. "Ci sono ancora molte cose da fare, per questo mi ripresento", ha detto il presidente dell'Uefa che si ricandida per il prossimo quadriennio. Platini è molto attento su un tema in particolare. "Stiamo provando a combattere i problemi, il più fastidioso è legato alle scommesse". A Coverciano era presente anche Gianni Infantino, segretario generale dell'Uefa. "Dobbiamo garantire la sostenibilità a lungo termine del futuro dei club europei, Dobbiamo creare un sistema economico sano. I club devono diversificare gli introiti, l'impegno non deve esser rivolto solo ai diritti televisivi. Penso agli stadi, al ricavato e alla presenza di pubblico alle partite. Il fairplay finanziario tende a premiare le infrastrutture ed i settori giovanili, non tenuti in considerazione nel discorso del pareggio bilancio. Incidono anche gli stipendi: la media europea è il 64%, in Italia siamo al 70. Il fairplay finanziario entrerà in vigore nel 2013/2014 interessando i bilanci di fine 2012".

Ma cosa è questo 'fairplay finanziario'? In pratica i club non devranno spendere più di quanto ricavato; nessun debito arretrato durante la stagione, verso i club, i dipendenti e/o autorità sociali e fiscali oltre ad una maggiore trasparenza finanziaria da parte delle società. Anche se potrebbe essere ammesso un rosso di 3 milioni l'anno da valutare caso per caso.

Gli step essenziali dovrebbero essere i seguenti (dovrebbero perchè ci sono alcune squadre importanti, ad esempio l'Inter, che vorrebbero far slittare tali termini...leggi qui): nel bienno 2010- 2012 non dovrebbe esserci alcuna applicazione delle limitazioni; solo una supervisione dell'Uefa che, ne caso di una gestione eccessivamente "allegra", potrà sfociare in un avviso preventivo.

Il fairplay finanziario partirà a pieno regime nel 2018-2019, un target al quale si arriverà gradatamente. Nel triennio 2012-2015 le perdite non potranno superare il valore complessivo di 45 milioni, con una media di 15 milioni all'anno. Se, però, nel primo anno la società avrà un rosso di 45 milioni, nelle successive due stagioni non potrà spendere più nulla. Questo meccanismo, tuttavia, sarà applicabile solamente nel caso in cui si proceda ad un aumento di capitale che ripiani la perdita stessa, altrimenti, il limite massimo è di 5 milioni. Nel trienno 2015-2019 il tetto massimo complessivo delle perdite sarà di 30 milioni. Anche qui, però, vale solo nell'ipotesi di aumento di capitale, altrimenti nelle successive stagioni la società non potrà spendere più nulla. Ulteriori informazioni sono reperibili anche qui.