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Operazione aggancio riuscita!
Il san Paolo spinge Colomba e i suoi uomini ad una vittoria importantissima: oggi il Napoli sarebbe salvo

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31 Marzo 2003 --
  • La cronaca della gara
  • Video di gol e azioni
  • Le pagelle

    Spinto dalla forza commovente dei settantamila del san Paolo il Napoli è riuscito a conquistare i tre punti, regalando la prima vittoria al San Paolo a Franco Colomba, e soprattutto ad agguantare Genoa e Catania al quart'ultimo posto.

    La vittoria è giunta grazie ad un penalty conquistato da Vidigal e trasformato impeccabilmente da Davide Dionigi a tredici minuti dal termine: significativamente, l'attaccante dopo la rete è corso in panchina ad abbracciare e baciare il tecnico Franco Colomba, a testimoniare apertamente l'unità di intenti nella corsa verso la salvezza che vige nello spogliatoio azzurro.

    La gara è stata sofferta, contro un avversario ostico, ma alla fine si può affermare che gli azzurri hanno meritato la vittoria.

    La parita, infatti, era cominciata bene per il Napoli, con un Vicenza chiaramente intimidito dalla bolgia del san Paolo, mentre gli azzurri erano trascinati dall'entusiasmo degli spalti gremiti.

    Le cose si erano immediatamente messe bene per gli uomini in bianco-azzurro, grazie ad uno spettacolare gol realizzato da Montezine: il brasiliano - spalle alla porta - trasformava in rete una torre di Vidigal con una bellissima giravolta.

    Purtoppo per il Napoli, una brutta disattenzione difensiva, consentiva dopo pochi minuti al Vicenza di trovare il pari: su uno spiovente, Margiotta da pochi passi evitava D'Angelo e di testa infilava da pochi passi alle spalle di Mancini.

    Con il pari, il Vicenza trovava maggiore coraggio e sembrava subire meno anche l'impatto del San Paolo, mentre il Napoli scemava nella foga e si cominciava a spegnere progressivamente, nonostante la 'verve' di Montezine, vero trascinatore della squadra.
    Gli azzurri, nella prima frazione di gioco hanno subito la scarsa vena di Pasino che non è mai riuscito a supportare l'azione offensiva.

    L'ulteriore svolta tattica si è avuta al 32' quando l'arbitro ha espulsio Marcolin per il Napoli e Bordin per il Vicenza al termine di un parapiglia in area di rigore: i veneti avevano scatenato una gazzarra contro Pasino colpevole di aver proseguito un'azione offensiva mentre un biancorosso era rimasto a terra infortunato.
    Nell'occasione, tra l'altro, il Napoli aveva collezionato la seconda ed unica palla-gol del primo tempo con un tiro di Dionigi a porta vuota respinto da un difensore sulla linea.

    Con l'espulsione di Marcolin, Colomba è stato costretto a cambiare la posizione di Montezine, il brasiliano inizialmente schierato nella posizione di esterno destro offensivo, era stata la vera spina nel fianco della difesa veneta.
    Con l'uomo in meno, il brasiliano è arretrato a coprire la zona centrale del campo ed in tal modo la formazione azzurra ha perso indubitabilmente spunto nella zona offensiva. Il brasiliano, però, anche nella zona nevralgica del campo ha continuato nella sua sontuosa prestazione assicurando un contributo determinante, sia in fase di copertura che in fase di impostazione.

    Anche grazie allo spostamento di Montervino sulla fascia destra che ha dato maggiore compattezza al reparto centrale, nella ripresa gli azzurri hanno cambiato atteggiamento tattico, lasciando il possesso palla agli avversari ed affidandosi alle ripartenze dalla trequarti ispirate dal solito Montezine.
    In aiuto del Napoli, è venuto anche Mandorlini che nell'intervallo ha tolto un attaccante (Margiotta) per inserire un centrocampista con propensioni difensive come Tamburrini.

    A fronte di un possesso palla alla fine sterile del Vicenza, è stato il Napoli a collezionare occasioni da gol legittimando la vittoria con il penalty di Dionigi.

    Infatti, prima del gol-vittoria, per ben due volte, infatti, il legno aveva salvato la porta di Abramov prima su una conclusione di Montezine (4') e poi su un colpo di testa di Dionigi (29'). Sul taccuino si sono registrate due pericolose conclusioni di Martinez finite di poco al lato.

    Sull'altro fronte, invece, tranne qualche temibile progressione di Schwoch, Mancini ha vissuto solo un paio di spaventi su un paio di conclusioni ravvicinate.

    Dopo il vantaggio, Mandorlini ha inserito il brasiliano Jeda, ma il Napoli si è difeso con i denti, fino al termine della gara con l'aiuto di un san Paolo scatenato che ha subissato di fischi gli avversari, trascinando il Napoli ad una vittoria che può rappresentare una svolta nella corsa verso la salvezza: se il campionato fosse finito oggi, il Napoli - in virtù del vantaggio negli scontri diretti col Catania - sarebbe salvo.

    Nella bellissima serata di Fuorigrotta, infine, c'è da registrare un ulteriore episodio che non può che fare piacere: davanti ai 70mila del san Paolo ha fatto il suo esordio in squadra, Vincenzo Platone, uno dei giovani promettenti del vivaio azzurro.
    La speranza è che il suo esordio sia il segno di una rinascita per i gloriosi colori azzurri.