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Tra Napoli e Liverpool vince la noia
Gara brutta e con poche emozioni. Azzurri secondi con l'Utrecht. Mazzarri: "Siamo ancora in corsa".

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21 Ottobre 2010 -- PROLOGO - La sera del match di Europa League tra Napoli e Liverpool, macchiata degli scontri tra pseudo-tifosi, non perde però la magia della grande sfida. Il Napoli dei 'titolarissimi' di Mazzarri affronta il Liverpool di Hodgson che invece effettua un ampio turnover lasciando a casa Gerrard e Torres, due delle stelle più importanti dei Reds e tenendo inizialmente in panchina altri giocatori importanti come Cole, Maxi Rodriguez e Fabio Aurelio.

PRIMO TEMPO - Si gioca prevalentemente a centrocampo col Liverpool che fa capire subito di voler puntare soprattutto a non perdere. Gli ospiti si muovono al piccolo trotto gestendo palla anche con retropassaggi. Il Napoli, timoroso, lo aspetta e non si sbilancia, così ne esce una gara dai ritmi lenti e la prima azione degna di nota arriva solo su angolo al 18' quando su mischia in area dei Reds prima Maggio, poi Cavani ed Hamsik non trovano lo specchio della porta. Si passa quindi al 26' quando Cavani vede Reina fuori posizione e prova un pallonetto da centrocampo, ma la mira è imprecisa e la palla termina sul fondo. L'azione più importante arriva solo al 46' ed è ancora del Napoli con Cavani che entra in area dalla sinistra, poi serve al centro per Hamsik il cui tiro viene salvato proprio sulla linea di porta.

SECONDO TEMPO - Ad inizio ripresa Hodgson inserisce Kyrgiakos al posto del capitano Carragher, ma la gara continua a svolgersi sulla falsa riga del primo tempo. Dopo 9' su buona apertura di Gargano, Cavani, sul filo del fuorigioco, calcia in diagonale, ma debole e poco angolato e così Reina blocca in presa plastica ma senza difficoltà. Al 14' c'è finalmente un buon traversone teso di Maggio dalla destra in area per il colpo di testa di Cavani che esce di poco a lato. Nei Reds entra Fabio Aurelio al posto di Konchesky e solo al 23' gli ospiti si rendono per la prima volta pericolosi con Babel che trova la difesa del Napoli fuori posizione, ma ci pensa De Sanctis a salvare con la punta del piede sul tiro ravvicinato. Due minuti più tardi, al 25' Cavani viene fermato in posizione di fuorigioco millimetrica che al replay sembra non esserci. Mazzarri allora inserisce Zuniga per Maggio, ma la mossa non sortisce effetti, anzi il Napoli sembra perdere qualcosa in spinta sulla destra. Hodgson si gioca l'ultimo cambio inserendo Cole ed esce Babel ad un quarto d'ora dalla fine. Al 35' Ngog si libera di Cannavaro e calcia in porta, Aronica salva col corpo in angolo sulla destra. A meno di dieci minuti dalla fine Mazzarri inserisce Yebda per Gargano che esce visibilmente contrariato, si toglie la maglietta e la butta nella panchina, non sappiamo se perchè infortunato (prima che uscisse il dottore De Nicola lo stava visitando, ndr) o perchè non voleva essere sostituito. Poi entra anche Sosa per Hamsik. Con l'ingresso del Principito il Napoli guadagna qualcosa in precisioni di lanci e passaggi, ma ormai è tardi e non resta che appuntare, prima del triplice fischio finale, il tiro al 46' dal limite del Pocho Lavezzi che termina abbondantemente a lato.

MAZZARRI - A fine gara il tecnico azzurro ha dichiarato: "Bisogna riconoscere il valore delle altre squadre, stavamo giocando contro il Liverpool che ha puntato su due risultati su tre, si è mosso bene, ci ha aspettato senza concederci niente, comunque abbiamo avuto due, tre palle gol che non siamo stati bravi a sfruttare al meglio. Siamo ancora in corsa, ma adesso dobbiamo pensare già alla gara di lunedì col Milan".

CONCLUSIONI - Fischi da parte del pubblico del San Paolo per un Napoli che non ha brillato e che non ha divertito. La gara è stata brutta ed alla fine il risultato è stato tutto sommato giusto visto che di vere palle gol ce ne sono state solo due: una per il Napoli allo scadere del primo tempo col tiro di Hamsik salvato sulla linea e l'altra su tiro di Babel nella ripresa salvato miracolosamente da De Sanctis. Agli ospiti stava bene il pareggio e lo si è capito subito dall'atteggiamento attendistico e quasi rinunciatario della prima frazione di gioco. Nella formazione di Hodgson c'erano tante assenze, ma i sostituti si sono comportati bene con una squadra compatta e accorta nelle distanze ed andando sempre in raddoppio di marcatura non hanno concesso nulla. Gli azzurri forse intimoriti dall'avversario sono stati troppo statici e privi di mordente, poco e mal servito Cavani, sotto tono Hamsik e Maggio, ha provato a fare qualcosa Lavezzi, ma con poca lucidità e mira. Sotto tono anche l'ex Dossena, che poi si è ripreso nel secondo tempo. Bene a centrocampo Pazienza in difesa ottima partita di Aronica, forse si poteva osare un po' di più con l'innesto di Sosa almeno un 5-10 minuti prima.

CLASSIFICA GIRONE K DOPO 3 TURNI

Liverpool 5 pt
Napoli 3 pt
Utrecht 3 pt
Steaua 2 pt

Prossimo turno 4 novembre 2011: Liverpool-Napoli; Steaua-Utrecht.

A cura di Michele Spampanato