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"Quagliarella è il passato"
Per il patron del Napoli il futuro sono Yebda e Sosa: "Sto costruendo un Napoli Maradoniano"

30 Agosto 2010 -- «Quagliarella ormai è il passato. Ma su questa questione qualcuno nelle prossime settimane dirà la sua». Aurelio De Laurentiis torna sulla cessione dell'attaccante alla Juventus, che ormai da tre giorni sta facendo discutere i tifosi del Napoli. E, pur non commentandole direttamente, fa capire che presto qualcuno (che potrebbe essere Walter Mazzarri) risponderà alle dure parole che il giocatore di Castellamare di Stabia ha pronunciato dopo il suo passaggio in bianconero («Con il Napoli non c'è mai stato feeling» ha dichiarato fra l'altro Quagliarella). Il produttore cinematografico è intervenuto all'undicesimo appuntamento del "Memorial Franca e Moreno Vannucci" che si è svolto questo pomeriggio a Piuvica (Pistoia). A margine dell'evento, De Laurentiis si è detto anche convinto che il Napoli potrà farsi strada nel campionato italiano e nelle competizioni europee. Al Memorial Vannucchi sono stati premiati anche Demetrio Albertini, vicepresidente della Federcalcio; Gian Paolo Montali, dirigente della Roma; Renzo Ulivieri, presidente di Assoallenatori; Stefano Pioli, allenatore del Chievo; e Gianluca Rocchi, arbitro internazionale.

«Io penso sempre al futuro, mai al passato - afferma il presidente azzurro ai microfoni di Sky Sport 24 - e Quagliarella ormai è il passato. Gli faccio tanti auguri. Come ci siamo lasciati? Ci siamo lasciati che è andato alla Juve. Le sue parole? Io penso che il feeling o scatta subito o non scatta mai. Qualcuno ha detto che nelle prossime settimane dirà la sua sulla questione. Io, da buon uomo di cinema, non voglio rovinare la sorpresa». Chi sia questo "qualcuno" evocato da De Laurentiis non è dato sapere, ma l'impressione è che si tratti proprio di Mazzarri.

Il presidente del Napoli è comunque convinto che la sua squadra in avanti sia attrezzata per fare bene: «Sono sempre stato convinto della forza di Cavani - prosegue -. Borriello? È un bravissimo attaccante, ma noi credo che di attaccanti ne abbiamo tanti, sennò si rischia di lasciarli in panchina e di creare scontentezza nel nostro spogliatoio. Tutti devono sentirsi parte della causa. Più di 21-22 giocatori non si possono avere. Quando ho preso la squadra in serie C io volevo un Napoli tutto di napoletani, poi mi sono dovuto ricredere e ho fatto un Napoli "maradoniano", con molti sudamericani. Ma noi dobbiamo stare attenti a crescere senza creare problemi di organico nel senso che noi abbiamo 21-22 giocatori che devono crescere. Sta all'allenatore fare in modo che ciascuno di questi si senta parte del gruppo».

De Laurentiis, infine, commenta la convocazione in nazionale di Cigarini (complice l'infortunio di Marchisio) da parte di Cesare Prandelli: «La convocazione di Cigarini? Sono molto contento - afferma -. È un ragazzo su cui l'anno scorso io ho puntato moltissimo, ma che poi non ha trovato spazio nel sistema di Mazzarri. È un bravo ragazzo, molto educato e forte calcisticamente. Per questo ho pensato di non deprezzarlo e anzi di valorizzarlo dandolo in prestito a una grande squadra. Sono felice per lui ma anche per noi»

Fonte: Cds