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Calciopoli: depone Ancelotti
I giudici di Napoli hanno acoltato l'ex allenatore del Milan

11 Maggio 2010 -- E' vero che Moggi conosceva in anticipo, già il giovedì, le designazioni degli arbitri? E' vero che si disse che "era pronta una torta per far vincere la Juve"? Sono alcune delle domande principali che il pm Giuseppe Narducci ha rivolto all'allenatore del Chelsea, Carlo Ancelotti, che ha deposto oggi in qualità di testimone al processo di Calciopoli. Il magistrato ha fatto riferimento a quanto emergeva da una telefonata tra il dirigente milanista Leonardo Meani e l'arbitro Pierluigi Collina durante la quale Meani riportava alcune confidenze che gli avrebbe fatto l'allenatore che all'epoca era alla guida del Milan. "Non lo posso dire - ha risposto Ancelotti - percepivo circostanze strane".

Ancelotti ha accennato "rapporti confidenziali tra Moggi e De Santis" pur sottolineando di non essere a conoscenza di episodi specifici. "Non so se Moggi era in grado di stabilire gli arbitri. Penso che avesse rapporti privilegiati con De Santis ma posso dire che era una sensazione che io avevo". Poco dopo il tecnico ha tuttavia precisato che l'arbitro De Santis "era portato ad avere rapporti confidenziali con allenatori e giocatori. Caratterialmente - ha aggiunto - era portato a manifestare confidenza". Ancelotti ha poi risposto alle domande di un difensore a proposito di alcuni giudizi pacati che lui aveva espresso dopo un Juve-Milan del 2004 quando fu annullato un gol ai rossoneri. "Un conto è quello che dico alla stampa - ha risposto sorridendo - un conto quello che penso. Sono solito usare toni pacati ma quello che pensavo era diverso".