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"La A anche alle 12.30"
Il presidente della Lega calcio, Maurizio Beretta, annuncia novità e innovazioni

22 Marzo 2010 -- La serie A dilata i propri confini. Dall'anticipo del venerdì, alle gare alle 12.30 la domenica. Confermati dunque gli esperimenti provati in passato. A ribadirlo ci ha pensato il presidente della Lega calcio, Maurizio Beretta, ai microfoni di 'Radio anch'io lo sport'. "Si giocherà anche la domenica alle 12.30 e l'anticipo del venerdì sarà a disposizione delle squadre impegnate la settimana successiva nelle Coppe europee. Il lunedì, invece, per ora è appannaggio della serie B".

ORARIO FRAMMENTATO - L'Italia, quindi, si adatta all'Europa. "Ci saranno delle finestre, come quella del venerdì che non sarà fissa ma prevista quelle volte che servirà alle squadre italiane impegnate in competizioni europee . spiega Beretta -. Questo penso sia un elemento che da un lato cerca di togliere l'handicap delle italiane nelle competizioni europee. Anche quest'anno è capitato di scontrarci con squadre che hanno avuto un calendario più agevole, quindi è un servizio in più al telespettatore che ha una articolazione migliore del prodotto. Confermo la partita della domenica alle 12.30, mentre il lunedì per il momento è dedicato alle serie inferiori".

DIRITTI TV - "Si guarda al mercato asiatico? Assolutamente sì - conferma Beretta -, oggi e soprattutto se guardiamo al futuro. Quest'anno abbiamo venduto bene i diritti del campionato all'estero e soprattutto lì si deve fare molto di più perché il prodotto è molto appetibile grazie alla popolarità delle nostre squadre. In questo senso, abbiamo chiuso il contratto con i cinesi per andare a giocare le prossime tre stagioni di Supercoppa proprio lì. L'Europa League ha poca visibilità in tv? Non è nelle mani delle singole Leghe la vendita dei diritti. Non è un'offerta che passa dalle nostre mani. Se faremo crescere l'interesse delle squadre italiane per questa competizione, anche dal punto di vista mediatico avrà una maggiore visibilità".

QUESTIONE ARBITRI - Diritti tv a parte la riforma interna del sistema prevede anche la divisione delle Can di serie A e di serie B. Si parla di un gruppo di 20 arbitri per la massima serie. Beretta precisa: "Quanti saranno gli arbitri di serie A è presto per dirlo, è un lavoro che faremo con l'Aia, con Nicchi e con il designatore per realizzare un progetto che tenga conto di tanti elementi, prevedendo anche la possibilità di prestare arbitri alla serie B per incontri delicati. Non sarà un gruppo chiuso, il ricambio ci sarà e il gruppo verrà integrato ogni anno con uscite e promozioni. E' un progetto complesso ma pensiamo di allinearlo alla fine di questa primavera".

CAMPIONATO COMPETITIVO - Infine una battuta su questo finale di stagione avvincente sia per la corsa scudetto, sia per gli ultimi posto utili per le singole competizioni europee. "E' un campionato molto equilibrato, che rischia di essere indeterminato fino all'ultimo. Un prodotto con molto appeal e i risultati lo confermano, sia in termini di ascolti ma anche di aumento seppure modesto di frequenza agli stadi - continua il numero uno della Lega -. Credibile e fortemente competitivo. Stiamo dando questa immagine del campionato italiano che riscatta le recenti disavventure in campo internazionale, anche se possiamo giocarci con ottime chance la Champions. E' ovvio che tutti dobbiamo fare qualcosa di più, ma questo è anche il risultato di una competizione che non è stata ad armi pari: penso ai vantaggi fiscali del calcio spagnolo e anche alla questione stadi che rappresenta una differenza determinante nella capacità di introiti delle società".

Articolo tratto da www.repubblica.it