04 Marzo 2003 --

Audio interviste dopo Napoli-Bari

NB: Per ascoltare serve Real Player Franco Scoglio Giorgio Perinetti Davide Dionigi Franco Mancini Roberto Stellone Antonio Floro Flores Rubens Pasino Francesco Baldini

Recriminazione, amarezza, ma anche volontà di non drammatizzare eccessivamente. Questi i sentimenti che dominano lo spogliatoio del san Paolo nelle fila azzurre al termine della gara con il Bari.

La maggior parte dei calciatori azzurri si sofferma sulle occasioni mancate e cerca di farsi coraggio pensando che mancano ancora 14 giornate alla fine del campionato, in cui saranno recuperabilissimi i tre punti che distaccano il Napoli dalla salvezza.

Dal canto suo Franco Scoglio parla di "prestazione complessivamente positiva", da parte della poca squadra e di un Napoli "che ha poco da rimproverarsi", anche se il risultato penalizza. Il 'professore' preferisce parlare di "classifica non destabilizzante", e ribadisce la propria convizione che la salvezza arriverà solo a giugno. "Ci si salva solo nelle ultime due domeniche e si salva chi ha più pazienza in situazioni come questa" ha sottolineato il tecnico per il quale "i 47-48 punti che servono per restare in B sono alla portata della propria squadra".

Di tenore analogo anche le dichiarazioni di Giorgio Perinetti che ha apprezzato l'impegno della squadra cui "non si può rimproverare nulla", sottolineando come il Bari abbia "capitalizzato il massimo con il minimo sforzo".
Dal direttore sportivo azzurro, però un richiamo alla calma ed al realismo: "La salvezza del Napoli passa per tanta sofferenza - ha detto - ma non dobbiamo perdere la fiducia".
Di fronte alla difficile situazione di classifica, il DS del Napoli usa parole altisonanti come "impresa" e "miracolo". "Quando sono venuto a Napoli sapevo che bosognava realizzare un'impresa e penso che ci riusciremo, ma il campionato di serie B è questo, si deve giocare giornata per giornata fino all'ultima partita, questa è la nostra realtà e con questa bisogna convivere senza farsi illusioni di trovare vita facile".
Quindi un invito al pubblico che comincia a dare segni di insofferenza: "Bisogna lottare tutti insieme, se si fischia un giocatore dopo cinque minuti, ci facciamo male da soli. Solo insieme si riuscirà a conquistare la salvezza, anche se sarà difficile".