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Pari amaro
Napoli-Bari: 1-1, azzurri di nuovo lontani dalla salvezza
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    03 Marzo 2003 -- Il Napoli torna a staccarsi dalla zona salvezza. Il pari interno con il Bari, infatti, inchioda gli azzurri a tre punti dalla zona salvezza al termine di una gara che non è differita molto dalle esibizioni vincenti precedentemente offerte al san Paolo contro Messina, Catania e Cagliari.

    La squadra azzurra ha profuso grande impegno, ma il gioco ha continuato ad essere poco brillante, pur avendo collezionato un discreto numero di palle gol. In realtà, come nelle precedenti vittoriose gare al san Paoli gli azzurri erano riusciti con una buona dose di fortuna a portarsi in vantaggio, ma questa volta non è bastato.

    La gara era iniziata con presagi non positivi: dalla curva uno striscione contro Naldi ("Se non hai i soldi per comprare, con i tuoi cavalli torna a giocare"), poi dopo il calcio d'inizio tre corner consecutivi per il Bari proprio come a Cosenza.
    Dopo 10 minuti di palese imbarazzo, il Napoli ha progressivamente cominciato a spingere, anche se senza riuscire ad impensierire più di tanto la retroguardia barese che - lasciato il solo Godeas in avanti - si difendeva in 10 uomini nella propria metà campo.

    Una buona occasione per Stellone (21') ed una bella invenzione di Dionigi (27') sono state le uniche due palle gol del primo tempo, in cui gli azzurri hanno cercato di aprire qualche varco con estrema difficoltà: Martinez e Montervino (a sorpresa preferito a Bocchetti come esterno sinistro) hanno messo tanta corsa in campo, ma pochissima precisione, mentre Pasino non ha mai trovato il guizzo gusto.

    Gli azzurri, dunque, sono stati tenuti in piedi da Marcolin e Vidigal, di gran lunga i migliori tra le proprie fila. Nonostante l'inferiorità numerica nella zona di competenza e l'incapacità di conferire velocità alla circolazione della palla, solo attraverso i due centrali del centrocampo azzurro talvolta il Napoli è riuscito a creare qualche situazione di gioco favorevole.

    Quasi a conferma di ciò, gli azzurri sono passati in vantaggio grazie ad un'azione su calcio da fermo confezionata dai due centrali: è stato infatti, un bel colpo di testa di Vidigal su un corner battuto da Marcolin a sbloccare il risultato proprio al 45'.

    Gli azzurri sono dunque rientrati negli spogliatoi con un gol di vantaggio che poteva costituire un ottimo viatico per una vittoria importante.
    Purtroppo, però, a differenza delle altre gare il Napoli non è riuscito a difendere a lungo il 'golletto', perchè dopo cinque minuti della ripresa, Pizzinat ha trovato un eurogol con un missile dai 20 metri che si è infilato imparabilmente nell'angolino basso alla destra di Mancini (un gol su un'azione fotocopia di quella che portò alla segnatura dall'anconetano Maini al San Paolo).

    A quel punto la gara si è messa di nuovo in salita per gli azzurri che nonostante la spinta l'impegno e la buona volontà non sono riusciti a riportarsi in vantaggi0, nonostante almeno tre ghiottissime palle-gol, con Stellone al 13', Pasino al 26' e a Floro Flores al 45'.

    La porta del Bari, invece, è rimasta inviolata e gli azzurri sono rientrati negli spogliatoi con il volto della delusione e sotto i fischi del san Paolo.

    In realtà, il Napoli non ha giocato peggio delle altre partite casalinghe che pure avevano suscitato l'entusiasmo del pubblico: purtroppo, però, questa volta la fortuna non ha aiutato gli azzurri ed i tre punti non sono arrivati.
    Il guaio, però, è che la classifica toglie davvero il sonno a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della gloriosa squadra azzurra.