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Pesaola 'Cittadino di Napoli'
L'ex calciatore partenopeo insignito del titolo onorario su delibera comunale.

18 Dicembre 2009 -- Con una semplice cerimonia tenuta nella sua casa di Napoli, Bruno Pesaola e' stato insignito della Medaglia d'oro e della cittadinanza onoraria della citta' di Napoli. Presenti per l'occasione anche alcuni suoi illustri colleghi quali Antonio Juliano, Enzo Montefusco, Sandro Abbondanza e Fausto Canč.

Bruno Pesaola raccontato su www.Wikipedia.it

"Giornalista: Lei ci ha preso in giro, lei č venuto a Bergamo pensando che siamo stupidi, spieghi perché allora il Bologna ha giocato in difesa, al contrario di quello che lei aveva detto!

Pesaola: E se vede che l'Atalanta ci ha rubato la idea."

(Intervista dopo la partita Atalanta-Bologna[1])

Bruno Pesaola (Buenos Aires, 28 luglio 1925) č un ex calciatore e allenatore di calcio argentino naturalizzato italiano, che ha legato il suo nome soprattutto alla storia del Napoli, del quale č stato a lungo giocatore e poi allenatore. Per tutti nel mondo del calcio era noto come "petisso" (piccoletto).

Biografia
Figlio di un calzolaio marchigiano e di una donna portoghese emigrati in Argentina, Pesaola si trasferisce alla Roma nella seconda metā degli anni '40, distinguendosi come attaccante per la velocitā e le finte - favorito dalla piccola statura - e i molti goal segnati. A causa della rottura di tibia e perone durante una partita contro il Palermo, Pesaola č costretto a lasciare Roma.

Passa dunque al Novara Calcio con cui disputa due stagioni, e infine si accasa al Napoli, divenendo uno dei giocatori simbolo della cittā in cui soggiorna per otto anni.

Ha disputato anche come oriundo una gara nella Nazionale maggiore e sei nella Nazionale B.

Come allenatore ha conquistato uno scudetto alla guida della Fiorentina nel 1969, una Coppa Italia con il Bologna FC 1909 nel 1974 e anche un'insperata salvezza con il Napoli nel 1983 con al fianco Gennaro Rambone. Nel corso di quella stagione resta famosa l'immagine di Pesaola che abbraccia il rosario prima di un rigore decisivo calciato da Moreno Ferrario. Nel 1970 gli č stato assegnato il premio Seminatore d'Oro.

Eccelso nell'interpretazione delle gare, che affrontava con grande sagacia tattica, confessō che in alcune partite, mentre con una mano faceva visibilmente segno alla squadra di avanzare, con l'altra ordinava di retrocedere.

Terminata la carriera da allenatore, č diventato opinionista per diverse trasmissioni televisive locali e nazionali.

Il 20 novembre 2009, la giunta comunale partenopea gli conferisce la cittadinanza onoraria di Napoli.

Curiositā
Pare sia un inguaribile appassionato del gioco del poker.
Č famoso anche per le innumerevoli sigarette che fumava durante ogni partita e per l'immancabile cappotto di cammello portafortuna.

a cura www.CalcioNapoliNews.it