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Il Napoli soffre ma vince
Grande gara di Quagliarella autore di una doppietta ed assist-man. Il Bari termina in nove.

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06 Dicembre 2009 -- Grande cornice di pubblico nei cinquant'anni del San Paolo nella gara valida per la quindicesima giornata d'andata del campionato di serie A 2009/2001 che vede il Napoli opposto al Bari dell'ex Ventura. Mazzarri costretto a fare a meno di Rinaudo e Contini squalificati, oltre a Datolo e a Santacroce ormai infortunato storico (anche se è prossimo al recupero completo), recupera in extremis De Sanctis e Campagnaro e non rischia Lavezzi che parte dalla panchina. Dunque formazione obbligata per il tecnico azzurro che schiera De Sanctis tra i pali, poi nella difesa a tre, da destra a sinistra, Campagnaro, Cananvaro e Grava, poi Maggio, Gargano, Pazienza e Aronica a centrocampo, quindi Hamsik, Quagliarella e Denis in attacco. Sul fronte avversario Ventura schiera un 4-4-2 con Gillet tra i pali poi Masiello, Ranocchia, Bonucci e Parisi in difesa, Alvarez, Donati, Almiron e Koman a centrocampo, in attacco Meggiorini e Barreto.

PRIMO TEMPO - Parte subito forte il Napoli guadagnando subito un paio di corner col Bari costretto a difendersi. Comunque la prima azione degna di nota arriva al 12' quando Quagliarella servito in area prova il diagonale in girata, la palla termina di poco a lato con Denis che perde l'attimo per fiondarsi sul tiro-cross del compagno. Al 14' occasione gol sprecata da Maggio che imbeccato da un passaggio di Gargano in area, da solo, stoppa la palla col petto e tira al volo di destro, ma il diagonale è debole ed il portiere del Bari blocca a terra senza problemi. Il possesso palla del Napoli è sterile e così dopo un attacco veemente, il Bari comincia a guadagnare metri e gestice la gara nel tentativo di congelarla. Così la gara scivola via senza grosse emozioni fino al 42' quando gli azzurri sprecano un'altra grandissima palla gol: Hamsik ruba palla al limite dell'area di rigore avversaria, serve in area per Quagliarella che, tutto solo ed a porta sguarnita, calcia prorpio sui piedi di Ranocchia che si era appostato sulla linea di porta e così il risultato resta ancora sullo zero a zero.

SECONDO TEMPO - Il tempo di cominciare senza cambi da ambo le parti che il Bari al primo tiro in porta passa in vantaggio, infatti è il 3' quando con un lancio di 50 metri di Bonucci imbecca Barreto che scatta sul filo del fuorigioco, entra in area e con un pallonetto supera De Sanctis in uscita. Passano pochi minuti ed il Napoli pareggia con Quagliarella che torna al gol dopo quasi due mesi: sul cross dalla destra di Gargano, il colpo di testa del bomber azzurro batte Gillet riportando la gara in parità. Mazzarri decide di tentare il tutto per tutto per vincere la gara ed inserisce Lavezzi al posto di Pazienza, lasciando come punta centrale Denis e spostando Quagliarella a sinistra, mentre Hamsik arretra nel posto di Gargano che a sua volta scala nel ruolo di Pazienza. Questo, come vedremo risulterà uno degli elementi decisivo per le sorti della gara. Il nuovo entrato Lavezzi, al 10' taglia in diagonale in area per Quagliarella il cui tiro termina sull'esterno della rete, colpendo forse anche il palo e dando l'illusione del gol. Il Napoli appare sbilanciato con qualche uomo anche un po' a corto di fiato e così la gara si infiamma col Bari che provare a riportarsi in vantaggio, cosa che avviene al 17' quando su cross dalla destra di Alvarez, Barreto colpisce di testa, De Sanctis, in collaborazione con Grava, fa un primo miracolo respingendo sulla linea di porta, ma la palla torna a Ranocchia che di testa mette dentro la palla del due a uno per i pugliesi.

Al 19' l'altro episodio che risulterà decisivo per il risultato finale, ovvero l'espulsione di Parisi per doppia ammonizione per aver fermato in maniera irregolare Maggio che si stava involando sulla destra su suggerimento di Lavezzi. Dunque il Bari resta in dieci, il Napoli si riversa in attacco. Ventura si copre togliendo Barreto per Stellini, Mazzarri inserisce Cigarini per Gargano per aver un uomo dal maggiore senso tattico presumendo che il Bari si chiuderà per difendere il vantaggio. Successivamente Mazzarri rafforza il centrocampo inserendo Bogliacino per Campagnaro passando ad un 3-4-3 puro. Al 26' arriva il pareggio grazie ad una bella azione di Quagliarella sulla sinistra che dopo aver messo a sedere un avversario serve con un pallonetto una palla al bacio per Maggio che di testa riporta le squadre in parità. Al 30' ancora un tiro di Maggio che termina di poco fuori. Nonostante l'inferiorità numerica il Bari, a dispetto del primo tempo, non disdegna di continuare ad attaccare senza fare grosse barricate. Ventura effettua l'ultimo cambio inserendo Antonelli per Koman. Al 41' un destro dal limite di Hamsik fa la barba al palo con Gillet che guarda immobile la sfera terminare di un soffio fuori. Il Napoli fa fatica a difendersi perchè sbilanciato e stanco e per poco al 42' non finisce di nuovo sotto, ma per fortuna sua, il tiro di Alvarez, stanchissimo, termina proprio tra le braccia di De Sanctis. Passa un minuto ed al 43' il Napoli passa in vantaggio: su suggerimento di Lavezzi, Quagliarella entra in area e di sinistro, con un bel diagonale batte Gillet, poi si toglie la maglia e va ad esultare sotto la curva e così al rientro in campo viene ammonito. Al 45' Lavezzi va via in velocità sulla sinistra, Ranocchia entra in scivolata con un fallo non molto duro, ma comunque da ultimo uomo e Romeo lo espelle e così il Bari finisce adirittura in nove. E' questa l'ultima nota di una gara che termina dopo sei minuti di recupero.

CONCLUSIONI - Il Napoli torna al successo dopo tre pareggi consecutivi e lo fa ancora una volta in rimonta dimostrando di avere carattere e di aver recepito il messaggio base di Mazzarri, ovvero giocare fino alla morte e fino al 95°. Gli azzurri hanno meritato la vittoria, ma quanta sofferenza per un Bari al quale va l'onore delle armi perchè nonostante l'inforiorità numerica ha messo in difficoltà gli azzurri, apparsi in realtà anche un po' stanchi dopo l'ottimo primo tempo nel quale, però si è stati poco incisivi e lucidi sotto rete. La schiacciante supremazia territoriale descritta attraverso il possesso palla che parla di un 61% del Napoli contro il 39% del Bari in realtà non si è tradotta in tantissime palle gol, ma per fortuna alla fine, dopo gli errori del primo tempo, la squadra ha ritrovato la mira e ha saputo ribaltare un risultato negativo nato sulle poche disattenzioni della squadra che come sempre vengono puniti in maniera troppo severa. Sulla vittoria c'è il marchio del ritrovato Quagliarella, autore della doppietta, del gol vittoria e dell'assist per Maggio per la rete del due a due. Indubbiamente una svolta l'ha data l'ingresso di Lavezzi, altro assist man ed ovviamente hanno influito anche le due espulsioni per il Bari anche se la seconda è arrivata in pieno recupero.

Buona anche la prestazione di Grava impiegato come centrale di sinistra al posto degli squalificati Rinaudo e Contini. Continua così la serie positiva di Mazzarri con otto risultati utili consecutivi, nove se si conta anche la coppa Italia, che eguaglia il record di Lippi nel lontano campionato '93/94. La squadra è, in attesa del posticipo tra Roma e Lazio, all'ottavo posto con 23 punti, ha scavalcato il Bari ed il Cagliari prossimo avversario (sabato 12 dicembre alle ore 18) e a solo una lunghezza dalla zona Uefa, dunque bene così, ma speriamo che in futuro non si debba soffrire in questo modo e soprattutto che ci sia maggiore incisività sotto porta onde evitare di sprecare tanto per poi ritrovarsi sotto al primo tiro e mezzo in porta da parte degli avversari.

A cura di M. Spampanato
Redazione CalcioNapoliNews.it