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San Paolo vecchio e con mille problemi
Il patron del Napoli parla di Quagliarella, dello stadio e della prossima gara con la Lazio.

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11 Novembre 2009 -- Grandi consensi, stamani nella sala della Giunta Comunale per la presentazione del cortometraggio "Latte e caffè" prodotto da Aurelio e Luigi De Laurentiis e diretto da Antonello Matarazzo in collaborazione con Bruno Di Marino. Il documentario, protagonista al Festival Internazionale del Film di Roma, racconta del grande artista Riccardo Dalisi che realizza le sue opere d'arte sfruttando materiali di riciclo possibili, affrontando così il tema dei rapporti tra forme artistiche ed ambiente.

Al margine dell'evento il patron del Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti: "Le emozioni il Napoli me le fa vivere da cinque anni, noi andremo avanti in maniera altamente e qualitativamente spettacolare e mi auguro di rappresentare anche quello che pensano i tifosi e la città. Di Napoli si conoscono gli elementi più folcloristici e scontati, mentre Napoli è tutta da scoprire, c'è una vivacità ed una forza dalla quale attingere che potrebbe essere un grande motore in Italia e nel mondo. Quagliarella? E' umano - ha detto De Laurentiis in merito alla reazione del giocatore al momento della sostituzione col Catania - tutti quanti siamo deboli e forti, quindi, si borbotta, si sorride, si fanno degli affondi, poi si misurano le parole, si riflette, si recupera e noi siamo dei grandi recuperatori".

"Mi dispiace deludervi - ha detto il patron a chi gli chiedeva di un vertice col tecnico e col ds per fare un primo punto sul mercato - ma non incontrerò oggi Mazzarri e Bigon perchè ho già altri appuntamenti, poi Mazzarri oggi deve sostenere due allenamenti altrettano importanti. Mentre nel passato recepivo le decisioni da altri e mi limitava a farle attuare, adesso che in sella ci sono io, le decisioni saranno molto più ragionate e lente". Il presidente del Napoli si è poi soffermato sulla prossima gara: "Andiamo ad affrontare una Lazio importante e molto motivata e per noi è una partita importantissima. La sosta? Penso che farà bene perchè crea una pausa di riflessione, crea del recupero per chi sta fuori, l'unico problema è Gargano che è andato via con una botta al ginocchio e spero che in Uruguay abbiano non vogliano rischiarlo. Reja alla Lazio? Sta già allenando una squadra e non credo e non vedo per quale motivo dovrebbe abbandonare una squadra se in quell'ambiente si trova bene, a meno che non ci siano dei dissapori con il club e la proprietà, altrimenti non vedo ragione per mollare l'Haiduk per andare in un'altra squadra".

In merito ad un eventuale acquisto dello stadio San Paolo (che a gennaio avrà finalmente i tabelloni luminosi, ndr) ha poi affermato: "Comprare il San Paolo? Forse mi dovrebbero pagare per compralo perchè è uno stadio costruito negli anni che furono, senza un criterio di modernità e con mille problemi, ma non solo, nel recente '90 questi problemi si sono aumentati con la costruzione della copertura, del sottopasso e quindi a falla si è aggiunta falla, questo solo per citare alcuni problemi. Mettetevi intesta che, se il San Paolo deve restare dove è, deve avere una operazione di ricostruzione che sarà forse ancora più difficile che se invece dovesse essere costruito in altra sede. Il discorso della proprietà degli impianti non è solo un problema del Napoli, ma un problema di tutte le squadre italiane e ci vorrebbe un intervento legislativo per chiarire la cosa".

In merito alla ricostruzione dello stadio, l'assessore allo sport del Comune di Napoli, Alfredo Ponticelli, aveva annunciato in precedenza: "Lo stadio subirà un restyling grazie alla sinergia tra Comune e Calcio Napoli". Il progetto prevede l'abbattimento del terzo anello e l'abolizione della pista di atletica per sessantamila posti complessivi a sedere.