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Dal 2012 tetto alle spese dei club
Platini: i club non debbono spendere più di quanto ricavano. Pronti cinque arbitri per gara.

16 Settembre 2009 -- L'introduzione del fair-play finanziario, la creazione di una società controllata dall'Uefa per le attività commerciali, la nomina di un nuovo segretario generale, l'italiano Gianni Infantino, o ancora il sistema di qualificazione all'Europeo 2012 e l'arbitraggio a cinque: il comitato esecutivo dell'Uefa, svoltosi ieri ed oggi a Nyon (Svizzera), è stato denso e ricco di decisioni significative. Il passo più importante riguarda l'adozione all'unanimità della norma sul fair-play finanziario, che entrerà in vigore dalla stagione 2012-13.

Platini: tetto alle spese. «L'idea è semplice - ha detto il presidente dell'Uefa Michel Platini -: i club non debbono spendere più di quanto ricavano. Agendo così andiamo incontro alla volontà di tutte le componenti del calcio ed in particolare dei proprietari dei club, che ci hanno chiesto una regolamentazione di un sistema sempre più difficile da sopportare». Gianni Infantino, segretario generale aggiunto (e futuro segretario generale) ha dichiarato: «attualmente il 50 per cento dei club europei spendono più di quanto ricavano ogni anno e questa cifra è in costante ascesa. Bisognava agire».

Il progetto entrerà in vigore gradualmente, tenendo conto delle normative di ogni Paese, come ha ricordato il presidente della Figc e membro del comitato esecutivo Uefa Giancarlo Abete: «vi sarà un periodo di accompagnamento e comunque un certo indebitamento sarà ammesso per quanto riguarda le spese per le infrastrutture ed i settori giovanili». I club dispongono quindi di un periodo di tre anni per mettere a posto i conti, altrimenti rischiano di non poter partecipare alle coppe europee. «Questa regola - ha precisato Abete - vale solo per le competizioni continentali mentre all'interno continuerà a prevalere la titolarità delle singole federazioni. Ma è ovvio che vi sarà comunque un'incidenza anche a livello domestico, in quanto spesso i club maggiormente indebitati partecipano alle coppe europee».

L'Uefa ha creato un organismo di controllo indipendente, il «club financial control panel» , che sarà presieduto dall'ex-primo ministro belga (dal 1992 al 1999) ed attuale parlamentare europeo Jean-Luc Dehaene. «L'obiettivo non è di punire i club ma di autarli», ha riassunto Platini. Il presidente ha anche annunciato una ristrutturazione in seno all'Uefa. Verrà creata una società, totalmente controllata dalla confederazione europea, incaricata di gestire tutte le attività commerciali. Sarà diretta dall'attuale segretario generale dell'Uefa David Taylor.

In conseguenza, dal primo ottobre, l'italo-svizzero Gianni Infantino, ora segretario generale aggiunto, sarà promosso segretario generale. Infantino, 39 anni, giurista di formazione, lavora all'Uefa dal 2000 ed ha in passato svolto vari incarichi presso le leghe italiana, spagnola e svizzera. «Vogliamo chiaramente separare l'aspetto sportivo da quello commerciale», ha affermato Platini, commentando il nuovo assetto della confederazione calcistica europea.

L'Uefa ha peraltro definito il sistema di qualificazione per l'Europeo 2012 in Polonia ed Ucraina. Verranno formati sei gruppi da sei squadre e tre da cinque. Passano le nove prime e la migliore seconda mentre vi saranno spareggi fra le altre otto seconde. Il sorteggio si svolgerà il 7 gennaio 2010 a Varsavia e le nazionali saranno divise in sei fasce di merito, secondo il coefficiente Uefa calcolato dopo la fine delle qualificazioni al Mondiale. Riguardo all'Europeo in generale, Platini ha notato miglioramenti sensibili, specialmente in Ucraina. «Il semaforo è passato dal rosso all'arancione», ha assicurato. La ripartizione degli stadi fra i due paesi verrà decisa dal prossimo comitato esecutivo Uefa, i 10 e 11 dicembre a Funchal in Portogallo.

In campo 5 arbitri. A margine della riunione, Michel Platini ha auspicato una generalizzazione dell'arbitraggio a cinque. «Adesso nel basket vi sono tre arbitri, una decina nel tennis per superfici molto più piccole. Anche se non si potranno cancellare tutti gli errori, questa riforma mi sembra necessaria.» Da giovedì, tutte le gare di girone dell'Europa League (ossia 144 partite) verranno dirette da cinque arbitri: uno principale, due assistenti e due posizionati presso le due aree di rigore, dietro la zona del portiere. «Se l'International Board (ndr: l'ente garante delle regole del gioco) approva il cambiamento alla sua prossima riunione del marzo 2010, lo introdurremo in Champions League dalla prossima stagione ed all'Europeo 2012», ha concluso il presidente dell'Uefa.