CalcioNapoliNews.it
Cerca tra gli articoli
gif
link Homepage    link Email    linkForum     link Chi siamo    link Links     Maradona DayMaradona Day
   linkFile Audio Gol    Area Jolly- Foto, ScreenSaver, Desktop, ...Area Jolly    La Rosa La Rosa     Archivio StoricoArchivio Storico
Genoa-Napoli, una sfida da 120 milioni
Maxi-investimenti di Preziosi e De Laurentiis, tanti campioni: a Marassi show da tutto esaurito

10 Settembre 2009 -- Tutto esaurito per il grande show. Domenica sera le luci di Marassi illumineranno la sfida tra Genoa e Napoli, squadre che hanno avuto in questi anni un percorso comune e aspirano a raggiungere una posizione di vertice, alle spalle delle big Inter e Juve. Gasperini è già lassù: sei punti e i primi applausi, ancor più graditi perché c’erano dubbi dopo le cessioni di Milito e Thiago Motta, diventati subito protagonisti nell’Inter. Donadoni ha sfiorato il colpo a Palermo, fallito per errori arbitrali e ingenuità, e ha piegato il Livorno, mostrando la qualità dei suoi attaccanti. Le ambizioni del Napoli e del Genoa, che insieme hanno vissuto le sofferenze della C1 e la gioia del ritorno in A (che festa il 10 giugno 2006 a Genova, lo 0-0 che riportò due gloriosi club nel calcio vero), sono dichiarate dagli investimenti di De Laurentiis e Preziosi, il produttore cinematografico e il re dei giocattoli che hanno avuto differenti approcci con il calcio.

Quasi 120 milioni. Ne ha investiti 52 il Napoli, il club che ha speso di più perché poco è arrivato da prestiti e cessioni. Il Genoa ne ha messi sul tavolo 65, acquistando giocatori che erano stati nel mirino del dg napoletano Marino, come gli attaccanti Floccari e Acquafresca, prestato all’Atalanta, e il portiere Amelia. Ma i rossoblù hanno incassato tanto, soprattutto attraverso le due illustri cessioni all’Inter: Moratti ha speso 40 milioni per Milito e Thiago Motta. A Marassi sarà una notte di passione. «Una grande festa con due squadre forti e due tifoserie gemellate», ricorda Preziosi, imprenditore avellinese che ha gestito Saronno e Como prima di diventare il patron rossoblù nel 2003.

Ieri a Napoli sono stati polverizzati in poche ore i duemila biglietti messi a disposizione dal Genoa: l’entusiasmo per la sfida, la voglia di viaggiare dietro al sogno azzurro dopo aver vissuto la scorsa stagione senza trasferte. Gasperini, che per la prima volta non troverà sulla panchina avversaria il maestro Reja, potrebbe lanciare Floccari. Donadoni attende il rientro dei nazionali con ansia. Il medico sociale De Nicola deve verificare le condizioni di Quagliarella, che ieri sera Lippi ha fatto accomodare in tribuna a Torino per un problema muscolare. E poi c’è chi come Gargano accusa più di altri il fuso orario: per lui potrebbe esservi una staffetta. Cinque reti nella partita del 2008, vinta per 3-2 dal Genoa: il Napoli cadde per la stanchezza della partita a Lisbona contro il Benfica e per gli errori di Dondarini, uscito dai quadri arbitrali al termine della scorsa stagione.

Gli azzurri vorrebbero cancellare la macchia delle partite esterne: in trasferta non vincono da quasi undici mesi, l’autorete di Siviglia sul campo della Lazio alimentò i sogni di Reja e della sua squadra. Sembrava concreta la possibilità dell’ingresso in zona Uefa, invece il Napoli franò, mentre il Genoa ha mantenuto costante il passo con un allenatore che diverte e sa far crescere i talenti: gli ultimi sono due difensori napoletani, Bocchetti e Criscito, entrati nel gruppo di Lippi. Genova sogna con le sue squadre, da dieci giorni al comando della classifica. Napoli lancia la sfida: non si sentirà inferiore nella notte delle stelle.
Francesco De Luca
Il Mattino