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Scoglio: Qui nessuno è titolare
Il professore alla ripresa degli allenamenti ribadisce la volontà di utilizzare la sosta per perfezionare l'atteggiamento tattico della squadra.

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14 Febbraio 2003 -- Alla ripresa degli allenamenti Franco Scoglio si è trattenuto in una lunga conferenza stampa nel corso della quale si è soffermato sull'argomento già affrontato all'indomani dell'ultima partita vittoriosa contro il Cagliari.
In sostanza, il professore ha ribadito la propria convinzione sull'utilità della sosta del campionato, per consentire all'organico rivoluzionato da sette nuovi innesti nel calciomercato di gennaio, di conoscersi ed amalgamarsi meglio e trovare quella che il tecnico del Napoli definisce "identità di squadra".

Archiviata le prime sei partite del 2003 (il professore continua a disconoscere la prima gara giocata col Venezia, quando gli fu impossibile finanche sedere in panchina, per la mancata autorizzazione della federazione libica), il tecnico del Napoli ha ribadito la propria convinzione che la sosta dovrà servire anche per "revisionare" l'atteggiamento tattico della squadra.
Per Scoglio, infatti, il Napoli può permettersi di giocare con due attaccanti ed un trequartista solo se la squadra riesce a giocare con un pressing alto, in cui gli attaccanti siano i primi difensori della squadra, sui portatori di palla avversari.
Qualora, invece, il Napoli non riesca ad alzare il proprio baricentro, quello di tre attaccanti è un lusso che la squadra non può sopportare, sicchè è necessario l'inserimento di un centrocampista in più.

Questa riflessione era già stata riportata all'inizio della settimana, subito dopo la gara col Cagliari da più parti si era prefigurata l'ipotesi di una esclusione di Stellone (l'attaccante che in questo momento rende di meno).
In realtà, sul punto il professore non ha fornito chiarimenti, ma ha piuttosto fatto capire che la sosta servirà a comprendere meglio le potenzialità della squadra, chiarite le quali, però, le sue scelte non si fermeranno davanti a nessun nome importante.
Il concetto che l'allenatore del Napoli ha voluto chiarire è che nessuno per lui è "titolare fisso", che tutti i componenti della rosa sono potenziali titolari, ma che la formazione sarà stilata con un unico obiettivo, quello della salvezza.

Più in generale, infatti, Scoglio ha affermato di ritenere che il campionato si deciderà nelle ultime giornate sia nella lotta per la promozione che per la permanenza in categoria. A fronte di tutto questo, il Napoli è chiamato a realizzare nelle 16 partite che mancano alla fine del campionato una media-promozione per riuscire a raggiungere la quota-salvezza, che il professore fissa a 48 punti.