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Marino ed il mercato del Napoli
Si allontana l'operazione Pandev, per De Ceglie solo un accordo verbale in caso di cessione, Mannini verso la Samp.

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23 Giugno 2009 -- «Siamo contenti del mercato, ma qualcosa faremo ancora». Il nuovo Napoli non è ancora fatto. Pierpaolo Marino, direttore generale dei partenopei, ai microfoni di Radio Marte ha parlato delle operazioni possibili.

«Pandev? Credo che sia difficile se non impossibile. Conoscendo il presidente De Laurentiis, per come si è espresso, Pandev è un affare complicato». Poi tutti gli altri: «Zuniga? Se esce Mannini - e io so che l'accordo tra l'esterno e la Sampdoria è molto vicino - almeno un altro esterno destro lo cerchiamo, perché su Maggio, che sono certo che starà bene sin dal primo giorno di ritiro, non si può scommettere che riprenda subito. Bisogna avere un'alternativa per quel ruolo. Per Cigarini abbiamo raccolto il consenso di Atalanta e Parma che sono società comproprietarie, non abbiamo invece ancora raggiunto alcun accordo con lui, né ha fatto le visite mediche, ma perché è impegnato agli Europei. Anche se virtualmente sono affari conclusi non si può dire che siano ufficiali. E lo stesso vale per Campagnaro. De Ceglie? C'è solo un impegno morale della Juventus a cederlo nel caso lasciasse Torino. Santacroce? La Juve non me l'ha mai richiesto, se ci dovesse essere una richiesta ragioneremo, ma sinora non ci è arrivato nulla. Denis? Per ora resta, però arrivano altri attaccanti potremmo anche rivedere la sua posizione. Cassano? Le parole del presidente dicono tutto, lui dice sempre la verità, ne ha elencato pregi e difetti, io dico che anche per Cassano non c'è la possibilità che venga a Napoli. Per quanto riguarda i portieri- ha concluso il Marino- uno lo prenderemo subito, un altro invece lo acquisteremo quando saremo riusciti a piazzare uno dei nostri. De Sanctis? Vedremo, Rubinho? Non sapevo che fosse in vendita».(ilMattino)