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L'addio di Bucci
Il portiere arrivato a febbraio lascia il calcio: "Non sono più giovane, anche se la voglia di giocare è tanta".

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09 Giugno 2009 -- Oggi pomeriggio, Luca Bucci, portiere 40enne giunto a Napoli a febbraio in seguito agli infortuni di Gianello e Iezzo, è intervenuto a Radio Marte Sport Live rilasciando una lunga intervista nella quale ha parlato anche dei problemi della squadra di De Laurentiis: "Mi ritengo una persona fortunata - ha esordito - il mio sogno era di giocare fino a 40 anni, adesso è meglio non abusare della fortuna, ma ringraziare e cominciare a pensare a cosa fare, non fra un anno o sei mesi, ma da qui in poi. Mi sento ancora in forma e la voglia di giocare c'è ancora, però è giusto cominciare a pensare più a lungo perchè non sono più giovane. Il portiere è un ruolo difficile e complicato soprattutto sotto l'aspetto psicologico, Gianello e Iezzo sono già affermati e di valore, Navarro è giovane ed in prospettiva può dare tanto, però è da poco in Italia e c'ha un suo stile. Da ragazzi, i portieri di una volta, venivano mandati a 'fare le ossa' e non venivano buttati dentro all'improvviso, questa potrebbe essere una soluzione per Navarro."

"Non sono un carattere estroverso - ha proseguito Bucci - non sono mai stato un compagnone, ma evidentemente se mi indicavano come uomo spogliatoio forse era dovuto alla mia serietà. Ho cercato di far capire ai ragazzi più giovani l'importanza di vivere professionalmente nel modo più giusto la nostra carriera, perchè alla fine fare delle rinunce nell'alimentazione, nelle serate, nel divertimento, vuol dire allenarsi meglio e far rendere meglio la nostra macchina che è il nostro corpo. C'è anche da dire che il calcio non è una scienza esatta ed a volte anche se ti preprari bene non riesci a rendere al meglio, a volte ci sono degli imprevisti che ti fanno vincere una partita che non meriti di vincere o che ti fanno perdere una gara che non meriti di perdere".

"Sono arrivato a Napoli il 6 febbraio dopo la partita di Coppa Italia contro la Juve persa ai rigori - ha detto Bucci parlando del brutto girone di ritorno fatto dagli azzurri - C'era già una fase calante, io penso che è stato dato troppo dal punto di vista emotivo ed emozionale in quest'anno e mezzo e non si è riuscito ad equilibrare questo aspetto, quindi la squadra ha perso certezza, ha perso equilibrio mentale e piano piano, non arrivando i risultati, è venuta meno anche la sicureza nei propri mezzi, poi il pubblico comincia a sostenterti di meno e diventa difficile anche sotto l'aspetto psicologico tenere i nervi saldi sotto la pressione dei tifosi e dei media. Il problema è dovuto tutto ad una serie di componenti, tra cui anche un po' di fortuna".

"Se Lavezzi torna? Non lo so, però voglio dare solo un consiglio - ha concluso Bucci - non voglio fare il professore, però mi auguro che Napoli e l'ambiente dimentichi presto quello che è successo, perchè se si comincerà il prossimo campionato pensando sempre a quello che è passato ed a quello che è successo ci saranno subito problemi e la situazione può divenire pericolosa".

A cura di CalcioNapoliNews.it