CalcioNapoliNews.it
Cerca tra gli articoli
gif
link Homepage    link Email    linkForum     link Chi siamo    link Links     Maradona DayMaradona Day
   linkFile Audio Gol    Area Jolly- Foto, ScreenSaver, Desktop, ...Area Jolly    La Rosa La Rosa     Archivio StoricoArchivio Storico
Quagliarella, Napoli sfida la Juve
L’offerta all’Udinese: tredici milioni e la metà di Domizzi. Ma da Torino non mollano

27 Maggio 2009 -- Giovane è giovane: 26 anni a gennaio scorso. Forte è forte, anzi, è fortissimo: ventiquattro reti nel biennio con l’Udinese, tredici nella stagione con la Sampdoria. E poi è anche indigeno. Cosa chiedere di più al mercato, se non un napoletano? L’idea primordiale di Aurelio De Laurentiis è lì nell’offerta in busta aperta, tredici milioni di euro sull’unghia e l’altra metà di Maurizio Domizzi, per concedersi Fabio Quagliarella, per prendersi l’uomo dei sogni e portarselo al san Paolo, scatenando un effetto magia, gettando nell’arena un bomber senza limiti (rete da centrocampo con la Samp, ricordate? e quelli in rovesciata? e la girata da venticinque metri nell’ultimo Napoli- Udinese?) e senza paura, soprattutto senza macchia e senza alcun tipo di riflessione da affrontare, avendo dall’età della culla un solo desiderio: lo stadio di Diego.

Quagliarella dopo Cigarini, Quagliarella con Cigarini, Quagliarella innanzitutto, dando fondo a un bel po’ di energie economiche, riempiendo il pacco con un bel po’ di soldi e poi tuffandosi nel mischione per fare a spallate con chiunque, anche una Vecchia ma arzilla Signora, disposta ad arrivare al braccio di ferro. Napoli-Juventus è la madre di tutte le partite persino a palla ferma e l’asta che s’annuncia finirà per scaldare ulteriormente il mercato e condirlo di pathos: Quagliarella per ricominciare, per dar continuità e anche spessore al progetto, già arricchito del talento di Cigarini, per avere fisicità ma anche cinismo in quella prima linea che quest’anno s’è arenata. Quagliarella s'è ritrovato appollaiato in cima alla lista dei pensieri di De Laurentiis, Marino e Donadoni e a Udine hanno concesso ampi margini di sviluppo a una trattativa che può ritenersi avviata dopo la presentazione dell’offerta e che ha però bisogno di tempi fisiologici per svilupparsi.


Madame ha fatto avvertire la propria presenza, annunciandosi alla famiglia Pozzo, che a questo punto aspetterà. Napoli e Juventus si giocano quindi Quagliarella, il centravanti moderno incoronato a Mourinho ( «è bravo, attacca come pochi la profondità » ) e quindi special bomber per elezione diretta, a prescindere. Ma poi c’è una carriera che parla, c’è quella sua tendenza a segnare sempre e dovunque, con il Chieti, con il Torino, con la Sampdoria e con l’Udinese, ma pure con la Nazionale; e per gradire c’è quella smania che l’accompagna da bambino di riuscire a vestirsi d’azzurro- Napoli, la fede della giovinezza, ma anche di questa fase d’una carriera che non si priva di sentimenti. Il Napoli va all’attacco e ci va in tutti i sensi, dando un’occhiata al suo organico, avendo ben chiaro che andrà rifondata la prima linea, sapendo di perdere Zalayeta e di rinunciare a Russotto: quindi, Quagliarella, ma non solo lui, perché nel parco c’è bisogno di cannonieri.

Lavezzi è corteggiato da mezza Europa, Alejandro Mazzoni è in Italia, lunedì ha pranzato in via Caracciolo, dove tornerà a mezzodì, aspetta di incontrare Marino; German Denis rientra nella lista degli incedibili e Pià s’è guadagnata la riconferma, resta ancora da colmare una casella, fatta apposta per Sergio Pellissier, trent’anni, tredici reti (pure) quest’anno, prima punta capace di giocare anche da seconda punta, una vecchia soluzione di Pierpaolo Marino, non certo un ripiego per uno che ha superato quota 100 in carriera. Pellissier, come De Ceglie, il mancino della Juventus osservato speciale, è di Aosta: Nord-Est, Nord-Ovest, Friuli, Valle d’Aosta, con deviazioni su Napoli.
A.Giordano
C.d.S: