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Caso Zalayeta
Il giocatore non si presenta agli allenamenti: è rottura. Donadoni: "Con me non gioca più". Squadra a rapporto.

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06 Maggio 2009 -- A Napoli scoppia il caso Zalayeta. L'attaccante infatti non si è presentato nel pomeriggio a Castelvolturno, dove era in programma la ripresa degli allenamenti. La società ha fatto sapere che il giocatore è stato "assente ingiustificato", visto anche che non ha avvisato nessuno della sua assenza o di eventuali problemi. Donadoni tra il rammaricato e l'arrabbiato ha sbottato: "Mi ha deluso, con me non giocherà più".

L'allenatore partenopeo arringa la squadra in una lunga riunione che ha preceduto l'allenamento. Differenziato per Denis. Dottor Roberto Donadoni vuole vederci chiaro. Il tecnico bergamasco, per formulare una diagnosi definitiva del "malato" (immaginario, suggerirebbe la sfolgorante prestazione sfoderata appena due domeniche fa contro l'Inter) partenopeo, ha tenuto tutti a rapporto oggi a Castelvolturno. Il Napoli pare un degente afflitto da cronica sindrome da schizofrenia, un vero e proprio Dottor Jekyll e mister Hyde capace di alternare nell'arco di pochi giorni prove gladiatorie e sconcertanti black out contro avversari di levatura uguale o differente. Così, alla ripresa degli allenamenti, l'allenatore ha presieduto una lunga riunione che si è tenuta nelle viscere del centro sportivo di Castelvolturno. Donadoni ha parlato con i giocatori per circa un'ora negli spogliatoi prima dell'allenamento. Poi, la sessione vere e propria è constatata di una seduta fisica e tecnico-tattica, in vista della bollente trasferta di Lecce. Si è rivisto in campo anche Lavezzi: il Pocho ha cominciato a correre leggermente, dopo una settimana trascorsa interamente in terapia per smaltire lo stiramento al bicipite femorale della coscia sinistra rimediato contro l'Inter. Differenziato anche per Gargano, Pià, Denis e Rinaudo.