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Contratto fino al 2014 per Hamsik
Stipendio più alto, il club blinderà lo slovacco

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05 Maggio 2009 -- Il Napoli è pronto a prolungare il contratto di Hamsik, ma è stato rinviato di una decina di giorni l’incontro tra Marino e Venglos, il procuratore di Marek. I due avrebbero dovuto vedersi in questa settimana. Il tutto è slittato alla metà di maggio, a prima di Napoli-Torino in quanto le parti non vedono la necessità di un vertice urgente nonostante lo slovacco stia attraversando un periodo di involuzione non indifferente. Dove è finito l’Hamsik che aveva incantato tutti, da Mourinho al Chelsea, dal Manchester City alla Juventus? Dove è finito quell’Hamsik che per le sue qualità a febbraio scorso era entrato a far parte della classifica stilata dal Times dei migliori 50 under 23 di tutto il mondo, occupando la dodicesima posizione? Comunque, Marino ribadirà a Venglos che il Napoli non ha intenzione di privarsi del suo calciatore, che è pronto a prolungare il suo contratto al 2014, a rivedere l’entità dell’ingaggio che al momento è di ottocentomila euro.

De Laurentiis e Marino hanno più volte detto che «Hamsik e Lavezzi sono i gioielli di famiglia e che non sono in vendita». A meno che non arrivi «una proposta indecente», per riprendere il titolo di un film, una proposta importantissima alla quale la società non direbbe di no. Ma cosa sta facendo Hamsik per far sì che i suoi estimatori (tanti e non solo italiani durante il girone di andata) restino tali? In verità, poco o nulla. A tratti, sembra quasi sparire dal gioco, porta tutti a pensare «vuoi vedere che Hamsik è stato sostituito e non me ne sono accorto?». Difficile stabilire se si tratti di una crisi prettamente fisica (la preparazione incominciata nei primissimi giorni di luglio; le tantissime partite con il Napoli tra amichevoli, Intertoto, preliminari di coppa Uefa, coppa Italia, campionato; i viaggi e gli impegni con la Slovacchia) o debbano essere presi in considerazione anche aspetti psicologici. È una crisi di difficile interpretazione anche perché lui, capocannoniere del Napoli con 9 gol e ottimo professionista, si chiude a riccio.

Lui è un ragazzo perbene, riservato, un po’ schivo dai palcoscenici, dalla ribalta. Non ama rendere pubblica la sua vita privata. Non parla con nessuno di suoi eventuali problemi, del suo futuro, della crisi che sta vivendo. Dunque, non si sa se è sempre contento di restare a Napoli, di restare in un Napoli fuori del giro europeo, se è rimasto turbato dopo l’episodio di violenza subìto: minaccia a mano armata a Fuorigrotta per portargli via soldi, cellulare e orologio. Lui non parla, il Napoli non gli consente di parlare. Intanto, il suo rendimento è nettamente calato. Marino, che a Napoli lo conosce meglio di tanti altri, non fa un dramma per l’involuzione del centrocampista: «Hamsik, come Lavezzi, resterà nel Napoli. Se in questo periodo non sta rendendo secondo le sue indubbie possibilità, è solo un caso. Nell’arco di una stagione logorante ci può stare, ci sta. È comprensibile che accada. Capita ai fuoriclasse, può capitare ad Hamsik che fuoriclasse lo diventerà. A Napoli, nel Napoli».
Vittorio Raio
Il Mattino