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Naldi non teme i conti
Il presidente dovrà sborsare ancora tanti soldi per salvare il Napoli, ma rassicura tutti: "Manterrò gli impegni".
Audio dichiarazioni di Naldi

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06 Febbraio 2003 -- "Mi conoscete sono intervenuto sempre al momento opportuno ed è ciò che farò anche prossimamente, quindi è inutile fare le cifre perchè quello che dovrò fare io lo farò".
Alla vigilia di un importante appuntamento societario, Salvatore Naldi smentisce nuovamente le voci che lo vogliono in difficoltà economica e si dice pronto ad operare per garantire un futuro stabile alla Società sportiva Calcio Napoli.

A margine della presentazione del "Progetto scuola" (un'iniziativa promossa dal Napoli in collaborazione con le istituzioni per dare un contributo alla crescita dei giovani), avvenuta questo pomeriggio all'Hotel Mediterraneo, Salvatore Naldi stimolato dalle domande dei giornalisti ha avuto parole rassicuranti sul futuro societario, ribadendo il suo impegno "personale" per far fronte a tutte le esigenze economiche.

Naldi, stuzzicato sulla presunta trattativa con il presidente del Como Preziosi, ha poi detto che non passerà la mano, ma resterà saldamente al timone del Napoli e soltanto quando la squadra raggiungerà la serie A aprirà ad una partecipazione alle quote di minoranza per chi vorrà entrare nella società.
Anche perchè "la serie A bisogna farla in maniera adeguata ed io in questo non ho la forza per dare ai tifosi la squadra che meritano. Per ora andiamo avanti così, le difficolta che ci sono ora le metteremo a posto".

Anche se Naldi non ha parlato di cifre, sui quotidiani vengono fatti calcoli sulle necessità del Napoli che se confermati tracciano uno scenario particolarmente oneroso. Per la ricapitalizzazione, si parla di una cifra che si aggira intorno ai 10 milioni di euro, ma Naldi dovrà versarne molti di più.

Anzittuto sarà necessario sborsare 2,7 milioni di euro per coprire i sette decimi della ricapitalizzazzione effettuata il 15 luglio scorso.
Inoltre, il 10 febbraio scade l'ultima rata di 6,5 milioni di euro per liquidare Ferlaino, un pagamento già coperto con una fideiussione bancaria, mentre il 15 marzo la famiglia Gallo aspetta i 4 milioni e 400 mila euro, dovuti dal Napoli per vecchie anticipazioni.

Poi ci sono da pagare gli stipendi ai calciatori, in particolare l'altra metà della mensilità di settembre scorso per evitare la messa in mora e poi i 7,5 milioni di euro da versare a Corbelli a giungo prossimo ed in fine c'è il debito con lo Sporting Lisbona per l'affare Vidigal-Saber. Tutto questo, senza tener conto delle spese correnti.

Insomma per Naldi l'impegno economico è molto oneroso, ma l'imprenditore posillipino che a "dispetto dei santi" si è avventurato nel salvataggio del Calcio Napoli non molla:
"Non ho problemi ad intervenire per fronteggiare le incombenze societarie con queste cifre". Il concetto è stato ribadito più volte da Naldi nel corso della conferenza stampa e poi uno sfogo: "La dobbiamo smettere - ha ammonito - di credere che il sottoscritto non ha le possibilità per affronare queste situazioni".

Al contrario Naldi crede sempre di più nelle proprie possibilità: "Mi sono appassionato al progetto. Adesso vogliamo consolidarci rapidamente in B e l'anno prossimo tentare la scalata alla Serie A".