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"Puntiamo in alto"
Le dichiarazioni del nuovo tecnico del Napoli, Roberto Donadoni e del patron De Laurentiis.

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11 Marzo 2009 -- Questa mattina al centro di Castelvolturno è arrivato il nuovo allenatore del Napoli, Roberto Donadoni. Presente Pier Paolo Marino, la presentazione è stata fatta dal presidente De Laurentiis.

De Laurentiis - “Ho visto la partita ( la sconfitta contro la Lazio ) alle cinque del mattino, alle nove avevo già la valigia pronta e avendo l’aereo alla sera, ho avuto tempo per riflettere ed ho pensato a questo meccanismo che si era interrotto. C’era bisogno di dare una sterzata affinché la squadra ritornasse quella di prima. In questi cinque anni, ho avuto stima e fiducia di Reja e non l’ho mai messa in dubbio, tanto che gli ho detto: “Eddy mi dispiace che si sia arrivati a questa cosa, ma per il bene che ti voglio non posso danneggiarti. E’ meglio che lasci adesso: oggi tu ne esci alla grande, mentre se arrivi alla fine del campionato senza risultati faresti dimenticare quanto di buono hai fatto in questi anni. Visto che lo spogliatoio non ti segue più, ho bisogno di dare una sferzata a questa squadra. Questa casa sarà sempre aperta per te, ci sono i reparti giovanili che hanno bisogno della tua esperienza”. Quindi si è chiusa una parentesi del Napoli, adesso apriamo un’altra parentesi con Donadoni. Io l’ho conosciuto, nei momenti difficili lo ho chiamato dicendogli: “Forse ti dovresti tenere pronto”. Io non ho avuto dubbi nel momento in cui dovevo prendere una decisione, chiedere se era disponibile. Ci siamo visti ieri, c’era anche Marino e c’è stata la stesura del contratto senza alcuna difficoltà. Con Marino c'è stata convergenza immediata e quando abbiamo pensato a Donadoni non abbiamo pensato a lui come un traghettatore per finre questo campionato, ma abbiamo pensato a lui per portare avanti il nostro progetto".

Donadoni- “Affronto questa avventura per me molto importante, stimolante, che ho voluto fortemente. Essere in una piazza come Napoli è un motivo molto stimolante, è il quarto bacino di utenza in Italia a livello di tifoseria, questo avere tanti tifosi significa gente che ti capisce e spero che avrò la collaborazione di tutti. Io sono qui per lavorare e cercare di far sì che il Napoli con il supporto della società, del presidente, possa arrivare il più alto possibile, ma c’è il bisogno di tutti. Ognuno nel proprio ambito deve dare un supporto positivo. Adesso c’è subito una partita domenica, che bisogna approntare nei modi migliori. In questi pochi giorni cercherò di conoscere i ragazzi e cercheremo di dare un segnale positivo. La gara contro la Reggina va preparata per bene perché è una gara difficile, tosta. Cominceremo subito a lavorare. E’ chiaro che finché non avrò il polso della situazione diventa difficile, comunque da oggi avrò il contatto con i giocatori e potrò subito fare ciò che si deve fare. Il Napoli ha avuto momenti magnifici e momenti difficili. I tifosi sanno quanto è difficile quando si attraversano momenti meno felici. Nelle ambizioni di ognuno di noi, c’è quella di puntare il più alto possibile. Questo non vuol dire voler arrivare in vetta o in Champions League, ma lavorare il più possibile senza trascurare niente, cercando di ottenere il massimo".

Nuovo Modulo? “Io ho le mie idee, ma prima debbo rendermi conto del materiale che ho a disposizione. Io ho iniziato a fare l’allenatore pensando di adottare il sistema tattico più congeniale a quello che io preferivo da calciatore. Invece mi sono trovato con del materiale umano che non mi permetteva di fare quel modulo ed ho cambiato. Il secondo anno da allenatore, pensavo di adottare lo stesso modulo perché mi aveva dato dei risultati positivi. Avendo cambiato società, mi sono trovato con altri ragazzi con altre caratteristiche, ed ho cambiato di nuovo. L’importante è rendersi conto di quello che si ha a disposizione. Questo ti dà la possibilità di fare gli accorgimenti giusti. Non penso che adesso sia intelligente stravolgere tutto. Anche se il Napoli sta attraversando un momento brutto, non si può stravolgere le cose, si creerebbero altre difficoltà. Adesso affrontiamo una gara dopo l’altra, cercando di fare bene e ottenere il massimo che si può. Poi strada facendo vedremo cosa ci dirà il nostro cammino. Con Reja ho scambiato poche parole in auto, è un’ottima persona, penso che bisogna riconoscergli i meriti di quanto il Napoli ha ottenuto in questi anni”.

Marino: "Per me è un giorno molto triste. Nessuno poteva prevedere questa crisi, che anche se è stata molto simile a quella attraversata l'anno scorso di questo periodo, poi si è prolungata oltre e come sempre accade in queste situazioni, quelle che sono delle ferite che subito si rimarginano quando c'è un risultato, in questi ultimi tempi, continuavano a sanguinare. Con questa crisi, la mancanza di risultati e l'atmosfera che si era creata devo ammettere che qualche cosa si era rotto. Donadoni ci darà una sferzata e con lui potremo guardare al futuro per il proseguo del nostro progetto. Comunque ci sono ancora undici partite da giocare e noi non possiamo continuare con questo trend, quindi in queste prime fasi, Donadoni dovrà invertire questo andamento, poi quando le cose saranno per il verso giusto, allora e solo allora si programmerà per il futuro".