04 Febbraio 2003 -- Giorgio Perinetti, 'padre' del nuovo Napoli rifondato a gennaio interviene sul delicato momento della squadra azzurra, dopo la sconfitta di Ancona che rischia di gettare nuovamente nello sconforto un ambiente che sembrava essersi rilanciato con le prime gare della gestione-Scoglio.

Il ds del Napoli non drammatizza la sconfitta nelle Marche, ma allo stesso tempo fa capire che si era sbagliato chi pensava che la salvezza del Napoli potesse essere una passeggiata: "Abbiamo concorrenti molto difficili e Genova e Verona lo hanno dimostrato andando a vincere fuori casa".

Comunque, per il Napoli restare in serie B rappresenta "un fatto decisivo ed importantissimo per il futuro della società".

Perinetti è però convinto che il nuovo Napoli disegnato a gennaio abbia tutte le qualità per mettersi in salvo: "La vera protagonista di questo calcio mercato è stata la società, che si è impegnata per cercare di realizzare le volontà di allenatore e squadra. Naldi, tenendo a Napoli Stellone e Floro Flores e acquistando altri giocatori, ha fatto un sacrificio".
"Ora il resto - sottolinea però il ds - lo devono fare la voglia, la passione e la sinergia tra ambiente, squadra e tutte le altre componenti".

Il dirigente azzurro si rivolge anzitutto ai tifosi, con i quali "non si puo' bleffare". Serve - rileva - "grande attenzione, tensione, voglia e impegno massimo. E da qui in avanti ritengo che possiamo assicurare ai tifosi tutto questo".

Niente voli pindarici, ma niente angoscie: "La salvezza deve essere centrata realisticamente con i piedi per terra e nel modo più tranquillo possibile".

Il fatto, però è che il Napoli dovrà soffrire per conquistare la permanenza in B: "Conoscendo il campionato di serie B e vedendo le avversarie con cui dovremo confrontarci, so che fino all'ultima giornata dovremo lottare".