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Napoli-Bologna: commenti a caldo
Maggio, Mihajlovic, Pier Paolo Marino, Contini e Reja.

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14 Febbraio 2009 -- Maggio- “ Ci tenevamo a fare bene e portare a casa i tre punti, mi dispiace, ho tanta amarezza . Sappiamo che questo è un momento difficile, dobbiamo guardare avanti per venirne fuori”.

Mihajlovic- “ Oggi abbiamo disputato una buona gara ma abbiamo raccolto poco, ci manca quel salto di qualità che permette di vincere qualche partita. Comunque sono contento per la prestazione dei ragazzi. Hanno sofferto, sono stati sempre chiusi in campo. Noi sapevamo che sarebbe stato una partita difficile perché il Napoli con questo pubblico meraviglioso che li spinge e con i giocatori che ha ci avrebbe messo in difficoltà. Siamo stati bravi nelle ripartenze e abbiamo avuto parecchie occasioni, spero che continueremo a fare così”.

Pier Paolo Marino - “Voglio ringraziare lo stadio per aver tifato fino all’ultimo e spero che lo faccia anche domenica, perché a noi serve una vittoria per sbloccarci. Dopo quello che abbiamo visto dai vari giocatori che fino ad ora erano sugli altari e ora sono andati nella polvere lo rivedremo. Io credo che le crisi siano fatte: all’inizio come è successo al Napoli qualche tempo fa, da una certa superficialità che subentra ad una squadra non abituata a vincere, immatura, che tanti punti e tante vittorie. Non dimentichiamo che non è tanto lontano il momento che abbiamo realizzato trentatre punti nel girone di andata, un rendimento da alta Champions League. Quindi quando subentra la superficialità, gli avversari ti saltano addosso e ti fanno conoscere il virus della sconfitta. Poi questo virus si insinua, ti fa ammalare e incominciano i cali fisici e psicologici. Infatti oggi questa squadra ha molta paura, ecco perché va aiutata. I giocatori vogliono andare in ritiro, hanno un atto di coscienza di quello che è in questo momento e questa coscienza che loro hanno è causata da una paura che loro hanno. Lo hanno dimostrato questa sera, la partita l’avevano incominciato bene, poi si sono ingarbugliati nelle loro ansie, nelle loro paure. Poi si aggiunge la sfortuna che l’arbitro non vede il fallo di mano, a Navarro gli scappa il pallone dalle mani, tutto va a favore dell’avversario. Ci dobbiamo scusare con la gente, perché non li abbiamo abituati a vedere questi spettacoli negli ultimi due anni”. Cannavaro è stato fischiato, Cannavaro è l’esempio della napoletanità, secondo me è uno di quei giocatori che negli ultimi anni ha dato tanto. Questi fischi che ha avuto alla sostituzione, vanno interpretati come un atto di amore della gente e quindi uno stimolo per lui. E’ un napoletano e sono convinto che alzerà la testa”.

Contini-“ Non riusciamo più a vincere un po’ per merito degli avversari e anche per certe nostre disattenzioni, la voglia di vincere nella squadra ci sta. Oggi abbiamo trovato una squadra organizzata, impostata molto bene. Secondo me questo pareggio ce lo dobbiamo tenere stretto perché nel secondo tempo abbiamo rischiato anche di perdere. E’ un periodo che per tanti fattori, magari la condizione fisica e la fortuna che non è dalla nostra parte, che non ci sta girando nei migliori dei modi. L’arbitro non ha visto la presa di mano, se avesse visto quel fallo, forse il gol non lo prendevamo. E’ un periodo che ci manca un po’ di tranquillità perché da un po’ non riusciamo a portare a casa i tre punti e allora è logico che dentro di noi un po’ di paura può entrare in noi. Voglio ringraziare le curve che oggi ci sono state vicini fino all’ultimo. Capisco la loro amarezza, da quei fischi dobbiamo prendere lo stimolo per cercare di migliorare. La squadra per preparare la partita con il Genoa ha deciso di partire per il ritiro per affrontare la partita di domenica tutti uniti. Sappiamo che la situazione non è una delle migliori e vogliamo uscirne il prima possibile”.

Edy Reja- “ Oggi lo spirito di squadra c’è stato, hanno cercato fino alla fine di raggiungere l’obbiettivo. E’ chiaro che nelle condizioni che siamo noi dal punto di vista psicologico, vai in vantaggio dovresti avere più serenità, più tranquillità, invece prendi un gol di questo genere. C’è stato il fallo di mano seguito da una conseguenza di errori, sono episodi che non ci girano bene. Anche con l’Udinese eravamo in vantaggio con due a zero e poi abbiamo subito la rimonta. Nel secondo tempo abbiamo avuto delle buone occasioni. Attualmente la squadra non ha la tranquillità, la serenità. Quando entra in possesso palla vuole velocizzare l’azione il più presto possibile, non ha la sicurezza che aveva qualche tempo fa. Abbiamo bisogno di vincere una gara per ritrovare lo spirito giusto. Questa è una squadra ‘garibaldina’, è una squadra che si divertiva quando scendeva in campo. Adesso è arrivata un po’ di preoccupazione perché non riusciamo a fare risultato, è la sesta partita che non vinciamo. Io non conosco altra ‘medicina’: lavorare tutta la settimana con serenità, con convinzione e fiducia dei nostri mezzi. Domenica con il Genoa dobbiamo cercare di fare una partita gagliarda e vincere almeno una gara. Io sono convinto che questa squadra se raggiunge l’obbiettivo di una vittoria, ritorna quella del girone di andata. Non possiamo restare quelli di adesso, una squadra non può dimenticare di giocare in una certa maniera. I ragazzi hanno chiesto di andare in ritiro da martedì perché vogliono preparare al meglio la gara contro il Genoa. Questa è la dimostrazione che vogliono fare bene”.